I magnifici 7
Alla riscoperta dei Sacramenti
L'Ordine Sacro

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«L'Ordine è il sacramento grazie al quale la missione affidata da Cristo ai suoi Apostoli continua ad essere esercitata nella Chiesa sino alla fine dei tempi: è, dunque, il sacramento del ministero apostolico. Comporta tre gradi: l'Episcopato, il presbiterato e il diaconato» (Catechismo della Chiesa Cattolica 1536).
 
Il Concilio Vaticano II afferma la comune dignità e la fondamentale uguaglianza di tutti i membri del Popolo di Dio, insieme all'esistenza di diversi servizi e ministeri per il bene comune di tutti i battezzati. (cfr LG 9, 10, 18).
 
Tra questi servizi e ministeri ce n'è uno chiamato Ministero Ordinato, che non si situa al di fuori o al di sopra del Popolo di Dio, ma dentro e di fronte ad esso. Chi lo riceve nel Sacramento dell'Ordine partecipa all'autorità e alla missione di Cristo Sacerdote, Capo e Pastore della Chiesa, affinché possa servire tutto il Popolo di Dio (cfr. LG 18)
 
Significato del sacramento dell'ordine sacro
 
L'ordine sacerdotale simboleggia l'assoluta consacrazione della persona alla sequela di Gesù. Sia il sacerdozio che le altre forme di ordinazione religiosa esprimono l'impegno esclusivo e permanente per la fede cristiana, il servizio alla Chiesa e l'evangelizzazione.
 
Il segno materiale o visibile del sacramento è l'imposizione delle mani del vescovo sul richiedente. La preghiera pronunciata per suggellare il sacramento si chiama preghiera consacratoria. Afferma, tra l’altro: «Dona, Padre onnipotente, a questi tuoi figli la dignità del presbiterato. Rinnova in loro l'effusione del tuo spirito di santità; adempiano fedelmente, o Signore, il ministero del secondo grado sacerdotale da te ricevuto e con il loro esempio guidino tutti a un'integra condotta di vita».
 
·     Il Sacramento dell'Ordine è un'aggiunta al ministero apostolico, quindi la sua missione è in relazione con la missione di Cristo e degli Apostoli sia nei tipi di attività che svolge sia nell'apostolicità dell'ambito geografico a cui è diretto.
·   I cristiani che ricevono il sacramento dell'Ordine sono configurati per sempre a Cristo Capo, Pastore e Servo della sua Chiesa, per istruire, santificare, guidare e servire, in suo nome, il Popolo di Dio, ciascuno secondo il grado di l'ordine ricevuto.
·     Lo Spirito Santo è l'agente principale dell'ordinazione, essendo la fonte da cui scaturisce il carisma ministeriale di insegnamento, santificazione e direzione. Attraverso il gesto dell'imposizione delle mani si significa che i ministri svolgono la loro missione nello Spirito di Gesù.
·    Dio incoraggia i ministeri nella comunità e per la comunità (1 Cor 12,7: 14, 3-12; Ef 4,12): per questo, poiché i ministeri del Nuovo Testamento non possono essere concepiti senza la comunità.
·      Il ministero in tutto il Nuovo Testamento è concepito come un servizio. Prendendo come punto di appoggio (Mt 20, 20-28), la Chiesa apostolica ei Padri della Chiesa parlano dei responsabili e delle loro funzioni usando il termine "diakonia". Questa parola significa servire a tavola, azione che solitamente veniva svolta dagli schiavi. L'azione diaconale dei ministri si specifica nel servizio alla parola, nel servizio all'unità e nel servizio alle mense o alla carità.
·   Il ministero ordinato è collegiale, cioè per sacramento dell'Ordine chi lo riceve fa parte di un collegio che è formato da coloro che lo hanno ricevuto in precedenza.
·      Il segno della trasmissione dei ministeri ordinati è fin dai tempi apostolici l'imposizione delle mani unita alla preghiera consacratoria (At 6,6; 13,3; 1 Tim 4,14)
·   Come per il Battesimo e la Cresima, la partecipazione al ministero di Gesù Cristo è concessa una volta per tutte. Per questo il sacramento dell'Ordine imprime un carattere indelebile e irripetibile (cfr. LG 21)
·      Cristo, che è stato inviato dal Padre per la redenzione del mondo (Mt 20,26) e per questo lo ha dotato di ogni potere in cielo e sulla terra (Mt 28,18), chiama gli apostoli e condivide con loro la sua missione "Come il Padre ha mandato me, anch'io mando voi» (Gv 20,21). Tocca a loro essere "come servi di Cristo e amministratori dei misteri di Dio" (1 Cor 4,1).
 
La missione dei presbiteri è:
·       Predicare il Vangelo (At 6, 2-4; Rm 15,16)
·       Guidare il culto della comunità cristiana (At 6,4; 13, 1-3)
·       Offrire il sacrificio (Lc 22,19; 1 Cor 11,25)
·       Perdonare i peccati (Mt 18,18; Gv 20,22ss)
·       Comunicare lo Spirito mediante l'imposizione delle mani (At 8, 15-18; 19,6)
·       Amministrare la sacra unzione agli infermi pregando per loro (Gc 5,14)
 
Fondamenti biblici dell'ordinazione sacerdotale
 
«Tutte le prefigurazioni del sacerdozio dell'Antica Alleanza trovano il loro compimento in Cristo Gesù, «unico [...] mediatore tra Dio e gli uomini» (1 Tm 2,5). Melchisedek, «sacerdote del Dio altissimo» (Gn 14,18), è considerato dalla Tradizione cristiana come una prefigurazione del sacerdozio di Cristo, unico «sommo sacerdote alla maniera di Melchisedek» (Eb 5,10; 6,20), «santo, innocente, senza macchia» (Eb 7,26), il quale «con un'unica oblazione [...] ha reso perfetti per sempre quelli che vengono santificati» (Eb 10,14), cioè con l'unico sacrificio della sua croce» (Catechismo della Chiesa Cattolica, 1544).
 
L'ordinazione sacerdotale ha il suo fondamento nel Vangelo, in particolare nei racconti dell'Ultima Cena. Secondo questo brano, Gesù chiese ai suoi apostoli di ripetere nel suo nome il memoriale della Cena del Signore e di servire i suoi simili, ai quali diede l'esempio lavando loro i piedi (cfr Mt 26, 17-35; Mc 14, 12- 22; Giovanni 13; Gv 15; Luca 22).
 
Altri riferimenti sono: Luca 10, 16. Atti degli Apostoli 6, 6. Atti degli Apostoli 15, 2-6. Atti degli Apostoli 20, 17. Atti degli Apostoli 21, 18. Prima Lettera di Timoteo 4, 14. Lettera a Tito 1, 5.
 
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