San Paolo apostolo

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San Paolo, originariamente noto come Saulo, era un giovane fariseo quasi fanaticamente anticristiano. Nacque nella provincia romana di Cilicia, nella città di Tarso. Era intelligente e ben preparato. Aveva studiato nelle migliori scuole di Gerusalemme. Era un nemico della nuova religione cristiana in quanto era un fariseo molto severo. Era convinto e impegnato nella sua fede ebraica. Volevo testimoniare questo e difenderla a tutti i costi.
 
Considerava i cristiani come una minaccia alla sua religione e riteneva che dovessero essere eliminati a ogni costo. Si dedicò, così, a combattere i cristiani, che avevano motivo di temerlo.
 
I capi del Sinedrio di Gerusalemme gli commissionarono di arrestare i cristiani della città di Damasco. Partecipò addirittura alla lapidazione del protomartire Stefano (cfr. Atti 7,58).

Ma sulla strada per Damasco, Gesù gli apparve in mezzo a un grande splendore, cadde a terra e udì una voce che gli diceva: «Saulo, Saulo, perché mi perséguiti?". Rispose: "Chi sei, o Signore?". Ed egli: "Io sono Gesù, che tu perséguiti!». (Atti 9,4-5).
 
Con questa frase, Paolo comprese che Gesù era veramente il Figlio di Dio e che perseguitando i cristiani perseguitava lo stesso Cristo che viveva in ogni cristiano.
Dopo questo avvenimento, Saul si alzò da terra, e sebbene i suoi occhi fossero aperti, non vide nulla. Fu portato a Damasco e passò tre giorni senza mangiare né a bere. Lì, Anania, obbedendo a Gesù, fece riacquistare a Saul la vista. Egli si levò e si fece battezzare. Prese il cibo e si sentì forte.

Trascorse alcuni giorni con i discepoli di Damasco e poi cominciò a predicare affermando che Gesù era il Figlio di Dio. Saul cambiò il suo nome in Paolo. Si recò a Gerusalemme dove incontrò San Pietro.

La conversione di Paolo è stata totale e la Chiesa lo considera uno tra i più grandi apostoli. Fu chiamato l’Apostolo delle genti, perché portò il Vangelo a tutti gli uomini, non solo al popolo ebraico. Comprese molto bene il senso di essere apostolo e di fare apostolato in favore del messaggio di Gesù. Egli fu fedele alla chiamata che Signore gli fece sulla via di Damasco.

Ha annunciato il Vangelo in tutto il mondo mediterraneo dalla Terra Santa a Roma e alla Spagna non senza grandi e gravi difficoltà. In diverse occasioni dovette nascondersi e fuggire dal luogo in cui si trovava, perché la sua vita era in pericolo.
 
Ha compiuto quattro grandi viaggi apostolici per portare a tutti gli uomini il messaggio della salvezza, creando nuove comunità cristiane nei luoghi che ha attraversato, insegnando e sostenendo le comunità esistenti.

San Paolo stesso fu l'autore di 13 delle 21 epistole del Nuovo Testamento, qui elencate nel loro ordine canonico: Romani, 1 e 2 Corinzi, Galati, Efesini, Filippesi, Colossesi, 1 e 2, Tessalonicesi, 1 e 2, Timoteo, Tito e Filemone.

Come Pietro, fu martirizzato a Roma. Gli tagliarono la testa con una spada poiché, dal momento che era un cittadino romano, non poteva essere condannato a morire su una croce, in quanto era una morte riservata agli schiavi. Secondo la leggenda,la località delle Tre Fontane, dove ora sorge una importante Abazia èi legata al martirio dell'apostolo Paolo, avvenuto il 29 giugno del 67 d.C., presso le Acque Salvie.  La tradizione vuole che la testa di San Paolo, recisa, sia rimbalzata a terra tre volte, facendo scaturire altrettante fonti d'acqua.

Cosa insegna la vita di San Paolo?
 
1.   Insegna il valore della conversione. Paolo insegna ad ascoltare Gesù lasciando la nostra antica vita di peccato per iniziare una vita dedicata alla santità, alle opere buone e all’apostolato.
 
2.  Insegna l’importanza del lavoro apostolico dei cristiani. Tutti i cristiani devono essere apostoli, proclamando Cristo, comunicando il suo messaggio con la parola e la testimonianza di una vita cristiana coerente e credibile, ciascuno nel luogo in cui vive, e in modi tipici e personali.
 
La conversione di Paolo ha avuto un percorso tipico e seguito originale:
·    Cristo ha fatto il primo passo: Cristo ha cercato Paolo, e gli ha affidato una missione specifica.
·    Paolo accettò i doni del Signore: il più grande fu quello di lasciarsi incontrare da Cristo sulla strada di Damasco e riconoscerlo come Figlio di Dio.
·    Paolo visse l’amore che Cristo gli diede: non solo accettò questo amore, ma lo restituì offrendo la sua vita al Signore. Da persecutore, è diventato il principale e convinto evangelizzatore della fede cattolica.
·    Paolo accolse tutto l’amore che Cristo gli aveva dato: e si dedicò a portare il grande dono che aveva ricevuto agli altri. La sua vita fu un costante annuncio del Vangelo, ha fondato comunità cristiane e le ha sostenute e incoraggiate con le sue lettere.
 
Questi stessi passi sono quelli che Cristo riserva a ciascuno dei cristiani. Egli attende una risposta personale a questa chiamata.
 Proprio come fece Paolo nelle circostanze della sua vita, così ogni battezzato che voglia essere credibile è sollecitato a dare una risposta personale alla chiamata di Gesù. 



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