Dilexit nos
Capitolo I
L'importanza del cuore
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LETTERA ENCICLICA
DILEXIT NOS
DEL SANTO PADRE
FRANCESCO
SULL’AMORE UMANO E DIVINO
DEL CUORE DI GESÙ CRISTO
“L'importanza del cuore”, spiega perché è necessario “ritornare al cuore” in un mondo in cui siamo tentati di “diventare consumatori insaziabili e schiavi degli ingranaggi di un mercato” (2).
Il Santo Padre Francesco lo fa analizzando ciò che intendiamo per «cuore». La Bibbia ne parla come di un nucleo «che sta dietro ogni apparenza» (4), un luogo dove «non importa ciò che si manifesta all'esterno o ciò che è nascosto, lì siamo noi stessi» (6).
Le domande che contano portano al cuore: che senso voglio che abbia la mia vita, le mie scelte o le mie azioni, chi sono io davanti a Dio (8)?
Il Papa sottolinea che l'attuale svalutazione del cuore viene dal "razionalismo greco e precristiano, dall'idealismo e dal materialismo post-cristiano", tanto che nel grande pensiero filosofico si sono preferiti concetti come "ragione, volontà o libertà". E non trovando un posto per il cuore, non si è sviluppata ampiamente «neppure l'idea di un centro personale» che possa unificare tutto, cioè l'amore (10).
D'altronde, per il Pontefice, bisogna riconoscere che «io sono il mio cuore, perché è ciò che mi distingue, mi configura nella mia identità spirituale e mi mette in comunione con gli altri» (14).
Le 31 sezioni del primo capitolo avvertono del rischio di diventare consumatori insaziabili e della necessità di recuperare l’importanza del cuore, inteso come un nucleo che sta dietro ogni apparenza... e pensieri superficiali, che di solito ci indica le vere intenzioni; e, in breve, la verità molto nuda.
Il Papa parla del cuore perché è dove si nutre la fonte e la radice delle sue convinzioni, passioni e scelte. E si lamenta delle società di consumi seriali, che mancano di cuore.
Denuncia un mondo liquido in cui priva la svalutazione del cuore, che si svaluta, agisca con il cuore.
Per questo motivo, suggerisce di mettere tutte le azioni sotto il dominio politico del cuore, in modo che l'aggressività e i desideri ossessivi siano calmati.
Egli avverte che altrimenti un legame autentico non è possibile, perché un rapporto che non si costruisce con il cuore è incapace di superare la frammentazione dell’individualismo.
Il Papa condanna anche il narcisismo e l’autoreferenziali, in cui l’altro scompare dall’orizzonte – e ci chiudiamo nel nostro, senza la capacità di relazioni sane. Pertanto, diventiamo incapaci di accogliere Dio.
Più oltre, si appella al Vangelo per riferirsi allo sguardo di Maria, che guarda con il cuore, capace di dialogare con le preziose esperienze che li soppesano. Ma, chiarisce che ciò che la Vergine ha mantenuto - non era solo la scena che ho visto, ma anche quello che non ho ancora capito.
Si rammarica anche che nuove guerre, con la complicità, la tolleranza o l’indifferenza di altri Paesi, o con semplici lotte di potere intorno a interessi parziali, stiano avvenendo. Egli sostiene che è una conseguenza del fatto che la società mondiale sta perdendo il suo cuore.
Inoltre, menziona la teologia degli esercizi spirituali di sant'Ignazio di Loyola. Il discorsivo è costruito su una volontà fondamentale - con tutta la forza del cuore - che dà potere e risorse al compito di riorganizzare la vita.
Egli sostiene che ovunque il filosofo fermi i suoi pensieri, il cuore credente ama, adora, chiede perdono e si offre di servire nel luogo che il Signore gli dà di scegliere di seguirlo.
Ripropone anche i pensieri di John Henry Newman, in particolare la logica che ha fatto per lui il luogo dell’incontro più profondo con se stesso e con il Signore in dialogo orante, da cuore a cuore, con Cristo vivo e presente... Per questo Newman ha trovato nell’Eucaristia il Cuore di Gesù Cristo vivo, capace di liberare, di dare senso ad ogni momento e di versare vera pace all’essere umano.
Poi fa notare che il Cuore di Cristo è estasi, uscita, dono e incontro, così in Lui diventiamo capaci di relazionarci in modo sano e felice... Il nostro cuore attaccato a quello di Cristo è capace di questo miracolo sociale.
Ma Papa Francesco sottolinea che non è sufficiente per noi conoscere il Vangelo o adempiere meccanicamente ciò che esso comanda. Abbiamo bisogno dell’aiuto dell’amore divino.
Il Sacro Cuore è il principio unificante della realtà, perché Cristo è il cuore del mondo; la sua Pasqua di morte e risurrezione è il centro della storia, che grazie a lui è una storia di salvezza.
Per questo Papa Francesco chiede al Signore di avere compassione di questa terra ferita... per versare i tesori della sua luce e del suo amore perché il nostro mondo, che sopravvive tra guerre, squilibri socio-economici, consumismo e uso antiumano della tecnologia, possa recuperare il più importante e necessario: il cuore.
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