Il battesimo rende noi dei missionari
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✠ Dal Vangelo secondo Luca 10,1-9
In quel tempo, il Signore designò altri settantadue discepoli e li inviò a due a due avanti a sé in ogni città e luogo dove stava per recarsi. Diceva loro: «La mèsse è molta, ma gli operai sono pochi. Pregate dunque il padrone della mèsse perché mandi operai per la sua messe. Andate: ecco io vi mando come agnelli in mezzo a lupi; non portate borsa, né bisaccia, né sandali e non salutate nessuno lungo la strada. In qualunque casa entriate, prima dite: Pace a questa casa. Se vi sarà un figlio della pace, la vostra pace scenderà su di lui, altrimenti ritornerà su di voi. Restate in quella casa, mangiando e bevendo di quello che hanno, perché l'operaio è degno della sua mercede. Non passate di casa in casa. Quando entrerete in una città e vi accoglieranno, mangiate quello che vi sarà messo dinanzi, curate i malati che vi si trovano, e dite loro: Si è avvicinato a voi il regno di Dio» <<< + >>>
Il Vangelo di questa domenica è un Vangelo bello diretto a ciascuno di noi, discepoli di Gesù. Il Maestro aveva già scelto i suoi apostoli: i Vangeli li ricordano per nome; ma ha voluto scegliere altri 72 discepoli
Questo 72 è molto interessante. Nel linguaggio aramaico e biblico intende la totalità, la complessità la perfezione. 72 era il mondo allora conosciuto. E assicurare 72 discepoli voleva dire raggiungere il mondo intero. Ecco perché Gesù dice: la messe è molta gli operai sono pochi.
Tradotto: il mondo è grande, il mondo è vasto e ho bisogno di discepoli per poter arrivare a tutti, per poter raggiungere tutto il mondo.
Per garantire che cosa? Due sono le consegne che il signore fa ai 72. L’annuncio della pace e l’annuncio del Regno di Dio.
Cari amici
Noi siamo i discepoli del Signore. Il battesimo ci ha resi seguaci di Cristo, figli di Dio, fratelli di Gesù Cristo; ci ha coinvolti nel progetto del Regno e ripete oggi a ciascuno di noi; andate ecco io vi mando come agnelli in mezzo a Lupi: non prendete nulla: annunciate la pace, annunciate il Regno di Dio.
Essere cristiani significa specificatamente essere investiti di una missione di annuncio nei vari ambiti in cui si è chiamati a vivere la propria vocazione e a testimoniare, rendendolo visibile, l'amore del Padre rivolto a tutti gli uomini
È affascinante, cari amici, tutto questo. È affascinante perché ci tocca in prima persona; è affascinante perché Gesù manda me oggi; è affascinante perché sceglie me e mi invia ad annunciare il Regno di Dio
C’è un pensiero che non dobbiamo mai scordare: la Chiesa, dice il Concilio ecumenico Vaticano II, è per natura sua missionaria: è mandata, è inviata e noi, partecipi di questa Chiesa attraverso il battesimo, siamo mandati, siamo inviati, siamo resi missionari.
È dal Battesimo, infatti, che nasce l'avventura straordinaria che ci rende sacerdoti, re e profeti. Siamo tutti coinvolti in prima persona in una esperienza di vita che ci vede impegnati nell'annunzio del Regno di Dio.
Spetta a noi questa missione dell’annuncio oggi. Nessuno può tirarsi indietro, nessuno può dire questa: è roba da preti, da vescovi, da frati, da suore; no: questo tocca ciascuno di noi, riguarda ciascuno di noi, coinvolge ciascuno di noi, è per ciascuno di noi. Io sono mandato ad annunciare il Regno di Dio. Io sono inviato in missione. Io sono missionario. Nessuno può tirarsi indietro.
Mi attendo che qualcuno mi domandi: come essere missionario oggi? Non ti spaventare. Sii missionario esclusivamente nel tuo ambiente: mentre vivi la tua storia, mentre vivi la tua vita, mentre fai le cose che devi fare, mentre svolgi le tue occupazioni e il tuo lavoro.
Là sei chiamato a essere missionario nel tuo mondo, nel tuo angolo di storia tu sei chiamato, tu sei mandato, tu fai parte di quei 72 che annunciano la pace e il Regno di Dio. Attenzione: annunciare il Regno di Dio significa dire con le parole e con l’esempio che Dio è qui, che Dio è in mezzo a noi, che Dio vive con noi, che Dio fa parte della nostra storia. Questo è il Regno di Dio!
È affascinante tutto questo. Pertanto possiamo dire e diciamo che il Regno di Dio dipende anche da me, dipende da quanto mi sento missionario, da quanto sono missionario, da quanto accetto di far parte di quel numero, tra virgolette, di quei 72, per annunciare e per evangelizzare.
Non dimentichiamolo mai la Chiesa è per natura sua missionaria e ciascuno di noi è chiamato a essere Chiesa missionaria. E la Chiesa è missionaria «perché Dio vuole che tutti gli uomini siano salvati e giungano alla conoscenza della verità» (1 Tm 2,4).
Quindi: tutti missionari perché tutti i battezzati, perché tutti inviati.
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