Quaresima e le dinamiche della grazia

<< Torna indietro

 

È necessario comprendere e vivere la Quaresima strettamente collegata Triduo Pasquale e allo sviluppo della Pasqua. La sequenza temporale permette di assaporare gli aspetti concreti, gli accenti, il significato e l'esplosione di grazia che ci viene concessa in questo tempo dell'anno liturgico. 
Ma occorre, altresì,e percepirne la connessione, le sue dinamiche interne e il movimento che è generato nella nostra storia personale e comunitaria.
 
Non c'è Pasqua senza preparazione! 
Non è possibile vivere il Triduo Pasquale senza il suo preludio quaresimale. 
La Quaresima non è solo una sequenza temporale, ma una traiettoria di grazia, un lasciarsi condurre dallo Spirito che invita a prestare attenzione e "fare attenzione". 
Dobbiamo essere consapevoli degli eventi che stiamo vivendo e della loro logica interna, della loro natura procedurale, della loro intensità e della loro intenzionalità.
 
Gesù Cristo passa costantemente al nostro fianco facendo del bene. Percepisce le nostre mancanze e aspettative, ascolta i nostri lamenti, conosce le nostre insicurezze, ci accompagna sul nostro cammino, ci avverte dei pericoli, ci consola con la sua presenza, ci guida con la sua Parola. Viene a fare nuove tutte le cose e, alla sua luce, scopriamo l'inconsistenza del peso inutile che accumuliamo nel nostro zaino quotidiano.
 
La Quaresima non è solo un'opportunità per lasciar andare ciò che resta nella vita, nelle nostre opere, nelle nostre parole, nei nostri progetti, nei nostri sogni. È anche un'occasione propizia per caricare le nostre batterie con un'energia non effimera, ma permanente. Lo Spirito Santo sta già agendo nei nostri cuori, muovendo la nostra volontà, aprendo la nostra comprensione, superando le nostre resistenze, dirigendo i nostri passi, facendoci conoscere il vero cammino che conduce alla vita vera.
 
La Pasqua non è la festa della "grazia a buon mercato". Suppone disposizione della mente, capacità di accettazione, disponibilità interna, apertura di spirito. E questo non può essere improvvisato. 
 
Senza Cristo non c'è Pasqua! 
E non possiamo conoscere e amare Cristo se non ascoltiamo la sua Parola, se non facciamo nostri i suoi sentimenti, se non lo accompagniamo nel suo silenzio, se non sperimentiamo in noi stessi la sua vittoria sulla tentazione, se non percepiamo la sua capacità di trasfigurarsi e di trasfigurare noi stessi. 
 
L'obiettivo è pensare come Gesù Cristo, amare come Gesù Cristo, vivere come Gesù Cristo.
 
Attraversare il deserto quaresimale significa calpestare un terreno inospitale, conoscere le sue seducenti insidie ​​e – soprattutto - non sprecare le occasioni di crescita che ci vengono offerte attraverso la preghiera perseverante, il digiuno solidale  e l'elemosina generosa.

 

© Riproduzione Riservata