Pensieri sulla Quaresima

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1.  La Quaresima rinnova nella speranza in Colui-che-ci-ha-fatti-passare-dalla-morte-alla-vita … la Quaresima, tutta orientata al mistero della Redenzione, è definita "cammino di vera conversione".
 
2.  Il periodo quaresimale, proprio perché invita alla preghiera, alla penitenza e al digiuno, costituisce una occasione provvidenziale per rendere più viva e salda la nostra speranza.
 
3.   La preghiera alimenta la speranza, perché nulla più del pregare con fede esprime la realtà di Dio nella nostra vita. Anche nella solitudine della prova più dura, niente e nessuno possono impedirmi di rivolgermi al Padre, "nel segreto" del mio cuore, dove Lui solo "vede", come dice Gesù nel Vangelo (cfr Mt 6,4.6.18).
 
4.   La preghiera di supplica colma di speranza è il leit motiv della Quaresima, e ci fa sperimentare Dio quale unica àncora di salvezza. Pur quando è collettiva, la preghiera del popolo di Dio è voce di un cuore solo e di un’anima sola, è dialogo "a tu per tu",
 
5.   La vera preghiera non è mai egocentrica, ma sempre centrata sull’altro. Come tale essa esercita l’orante all’"estasi" della carità, alla capacità di uscire da sé per farsi prossimo all’altro nel servizio umile e disinteressato.
 
6.   La vera preghiera è il motore del mondo, perché lo tiene aperto a Dio. Per questo senza preghiera non c’è speranza, ma solo illusione.
  
7.   Non è infatti la presenza di Dio ad alienare l’uomo, ma la sua assenza: senza il vero Dio, Padre del Signore Gesù Cristo, le speranze diventano illusioni che inducono ad evadere dalla realtà. Parlare con Dio, rimanere alla sua presenza, lasciarsi illuminare e purificare dalla sua Parola, ci introduce invece nel cuore della realtà, nell’intimo Motore del divenire cosmico, ci introduce per così dire nel cuore pulsante dell’universo.
 
8.   Grazie all’azione congiunta della preghiera, del digiuno e dell’elemosina, la Quaresima nel suo insieme forma i cristiani a essere uomini e donne di speranza, sull’esempio dei santi.
 
9.  La Pasqua, verso cui la Quaresima è protesa, è il mistero che dà senso alla sofferenza umana, a partire dalla sovrabbondanza della com-passione di Dio, realizzata in Gesù Cristo. Il cammino quaresimale, pertanto, essendo tutto irradiato dalla luce pasquale, ci fa rivivere quanto avvenne nel cuore divino-umano di Cristo mentre saliva a Gerusalemme per l’ultima volta, per offrire se stesso in espiazione (cfr Is 53,10).
 
10. Ci aiuti in questo cammino di perfezione evangelica Maria, che, insieme con quello del Figlio, ebbe il suo Cuore immacolato trafitto dalla spada del dolore. Iniziamo pertanto la Quaresima in spirituale unione con Maria, che "ha avanzato nel cammino della fede" dietro il suo Figlio (cfr Lumen gentium, 58) e sempre precede i discepoli nell’itinerario verso la luce pasquale.
 

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