La Madonna del Carmine

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I l mese di luglio è dedicato dalla pietà religiosa e popolare alla Madonna del Monte Carmelo, che si celebra il giorno 16.
Mi reco io pure con la mia memoria e il cuore di figlio a venerare l’effige della Madonna del Carmine che il mio antico parroco, il caro don Enrico, volle esporre nella chiesetta di Val Calamento, la Valle che mi ha ospitato fin dai primi mesi della mia vita e dove torno appena ne ho la possibilità per colmare quel profondo sentimento di nostalgia che porto con me.

Nella la mia assai scarna, personale raccolta fotografica conservo con grande gelosia alcune foto che mi ritraggono, praticamente neonato, in Val Calamento con la mia mamma. "Sei bello, o Calamento, o ridente Valle del Trentin"! (senza la  o: non è una omissione!). 
 
Ma torniamo alla Madonna del Carmine.
Oggi, purtroppo, come molte altre belle tradizioni, la festa liturgica della Vergine del Monte Carmelo si è appannata, travolta dal ritmo incalzante e frustrante del lavoro, oppure, per quelli che se lo possono permettere,
dal primo periodo di vacanza.

Quando la maggioranza delle nostre popolazioni era dedita al lavoro dei campi la Festa della Madonna del Carmine spezzava l’arsura della fatica e consentiva qualche ora di riposo; la gente si recava a Messa, riceveva la santa comunione e alla sera in molti borghi si faceva la processione per le vie del paese, dimostrando in tal modo la devozione e l’amore alla Madonna ponendosi sotto la sua materna protezione.


“Ti preghiamo, Signore: che ci aiuti l'ammirevole intercessione della gloriosa Vergine Maria, affinché, protetti dal suo aiuto, possiamo giungere al monte che è Cristo”. Queste parole della orazione iniziale della Commemorazione della Beata Vergine Maria del Monte Carmelo esprimono il senso di questa diffusa devozione mariana.

Il Carmelo è una montagna situata in Terra Santa, vicino ad Haifa e alla valle di Jezreel, ed è un luogo strettamente legato all'esperienza religiosa del popolo di Israele. Lì, secondo la cronaca, visse il profeta Elia, in fuga dalla persecuzione delle autorità politiche e vi fece un'intensa esperienza di Dio. Fu in quel luogo che combatté strenuamente contro i falsi profeti, dimostrando che il vero Dio è vicino al suo popolo ogni volta che lo invoca con sincerità di cuore. 
Pertanto Il monte Carmelo è la montagna sacra che il profeta Elia convertì nel segno della fedeltà a un solo Dio e il luogo dell’incontro tra Dio e il suo popolo Israele (1 Re 18,39). Come il profeta Elia, "ardente di zelo per Dio vivente", così gli eremiti cristiani si sono raccolti durante le Crociate nelle grotte di quella montagna e hanno costituito la famiglia religiosa del Carmelo. Ricordando Maria che "serbava tutte il suo cuore", l'Ordine del Carmelo è posto fin dalle origini sotto il suo patrocinio e fecero del Monte Carmelo il segno del cammino verso Dio.

 

Fu in quel luogo che combatté strenuamente contro i falsi profeti, dimostrando che il vero Dio è vicino al suo popolo ogni volta che lo invoca con sincerità di cuore. Lì, in seguito, gli eremiti si incontrarono dal XIII secolo e fondarono l'Ordine del Carmen. Dopo la conquista della Terra Santa da parte dei Saraceni, quei primi eremiti dovettero emigrare in Europa, diffondendo il culto del Carmelo e fondando monasteri e conventi carmelitani in tutto il continente.

 
L’origine di questa devozione si  torva nella apparizione della Vergine Santa nell’anno 1251 a San Simon Stock, generale dell’Ordine dei Carmelitani, al quale la Madonna consegnò lo scapolare dicendogli: “Ricevi, figlio dilettissimo, lo Scapolare segno della mia fraterna amicizia, privilegio per te e per tutti i carmelitani. Coloro che moriranno rivestiti di questo Scapolare non andranno nel fuoco dell'Inferno. Esso è un segno di salvezza, protezione e sostegno nei pericoli e di alleanza di pace per sempre".

Queste parole nel corso dei secoli, sono state per moltissime persone un punto d’appoggio cu aggrapparsi, confidando nelle parole della Vergine Madre, convinti e persuasi che portando lo scapolare, Lei non avrebbe lasciato cadere nessuno dalla sua e li avrebbe introdotti alla fine nella gloria del cielo.
 
Lo scapolare non è una tradizione antica e condannata a sparire; al contrario: è qualcosa di molto vivo e valido per i tempi d’oggi poiché è un veicolo di devozione mariana e un mezzo che conduce al Monte Santo che è Cristo Signore.
 
Lo scapolare è un segno della appartenenza a Maria; è segno  che siamo sua proprietà e come cosa a Lei appartenente, Lei stessa si fa carico di proteggerci in una maniera tutta speciale. Questo è molto grande! Giacché, vivendo sotto il manto di Maria rifugiamo il peccato e accresciamo la nostra unione intima con Dio.
Come sempre, Maria ci conduce a Gesù!  Questo è il suo desiderio, che viviamo completamente per Lui, con Lui e in Lui.
 
Inoltre la Vergine Santissima ha vincolato allo scapolare un grande numero di grazie tanto spirituali quanto materiali, che elargisce sulle persone che lo portano con fede. Ciò è stato constato nel corso di molti secoli da parte di numerosissimi testimoni che attestano come attraverso lo scapolare hanno avuto salva la propria vita da gravi pericoli. 
 
Essere “rivestiti” dello scapolare (simbolo del vestito di Maria) fa sì che anche noi siamo “rivestiti” delle stesse virtù della Vergine; è un richiamo costante della nostra appartenenza a Maria, e ciò fa sì che viviamo in verità come figli suoi, evitando il peccato e praticando ogni virtù.
 
La Chiesa ha raccomandato vivamente l’uso dello scapolare proprio in ragione dei frutti spirituali a esso associati. Paolo VI nel 1965 disse: "Abbiamo in grande stima le pratiche e gli esercizi di pietà verso la Beatissima Vergine, raccomandati lungo i secoli dal Magistero della Chiesa, tra i quali stimiamo di dover ricordare espressamente la religiosa prassi del Rosario e dello Scapolare del Carmelo".

E Giovanni Palo II dopo aver testimoniato: “Io, fin dalla mia giovinezza, porto al mio collo lo Scapolare della Vergine e mi rifugio con fiducia sotto il mantello della Beata Vergine Maria, Madre di Gesù", ha aggiunto: “Chi riveste lo Scapolare sperimenta la presenza dolce e materna di Maria, nell'impegno quotidiano di rivestirsi interiormente di Gesù Cristo e di manifestarlo vivente in sé per il bene della Chiesa e di tutta l'umanità
 
Sono stati molti i Santi che nel corso della storia hanno portato lo scapolare; gli agiografi ricordano: Sant’Antonio Maria Claret, San Giovanni Bosco, Sant’Alfonso Maria de Liguori o San Giovanni Maria Vianney, il santo curato d’Ars … 
 
Lo Scapolare è segno di 'alleanza' e di comunione reciproca tra Maria e i fedeli: esso infatti traduce in maniera concreta la consegna che Gesù sulla croce fece a Giovanni e in lui, a tutti noi, della Madre sua e l'affidamento dell'apostolo prediletto e di noi a Lei, costituita nostra Madre spirituale.

Sì, cari amici: non c'è frutto di grazia nella storia della salvezza che non abbia come strumento necessario la mediazione della Madonna.


SUPPLICA ALLA MADONNA DEL MONTE CARMELO


O Maria, Madre e Decoro del Carmelo, in questo giorno solenne innalziamo a te la nostra preghiera
e, con fiducia di figli, imploriamo la tua protezione.

Tu conosci, o Vergine santa, le difficoltà della nostra vita: volgi sopra di esse il tuo sguardo e donaci la forza di superarle.
Il titolo con il quale oggi ti celebriamo, richiama il luogo scelto da Dio per riconciliarsi con il suo popolo,
quando, pentito, volle ritornare a Lui.

È stato dal Carmelo, infatti, che il profeta Elia innalzò la preghiera
che ottenne la pioggia ristoratrice dopo una lunga siccità.

Fu un segno del perdono di Dio, che il santo Profeta annunciò con gioia
quando vide levarsi dal mare la piccola nube che in breve ricoprì il cielo.

In quella nuvoletta, o Vergine immacolata, i tuoi figli hanno visto Te,
che t’innalzi purissima dal mare dell’umanità peccatrice, e che ci hai dato con Cristo l’abbondanza di ogni bene.

In questo giorno sii per noi ancora una volta sorgente
di grazie e di benedizioni.

Ave, o Maria.

 

Tu riconosci, o Madre, come simbolo della nostra devozione filiale,
lo Scapolare che portiamo in tuo onore;
per dimostrarci il tuo affetto tu lo consideri come veste tua
e come segno della nostra consacrazione a te, nella particolare spiritualità del Carmelo.
Ti ringraziamo, o Maria, per questo Scapolare che ci hai dato
perché ci sia di difesa contro il nemico della nostra anima.
Nel momento della tentazione e del pericolo ci richiami il pensiero di Te e del tuo amore.
O Madre nostra in questo giorno, che ricorda la tua continua benevolenza verso di noi,
ripetiamo commossi e fiduciosi la preghiera che da secoli ti rivolge l’Ordine a te consacrato:
«Fior del Carmelo, o vite in fiore,
splendore del cielo,
tu solamente sei Vergine e Madre.
Madre mite  e intemerata,
sii propizia ai Carmelitani:
stella del mare».
Questo giorno che ci riunisce ai tuoi piedi, segni uno slancio nuovo di santità
per tutti noi, per la Chiesa e per il Carmelo.
Vogliamo rinnovare, con la tua protezione, l’antico impegno dei nostri padri,
perché anche noi siamo convinti che «ciascuno deve vivere nell’ossequio di Gesù Cristo
e servire fedelmente a Lui con cuore puro e buona coscienza».

Ave, o Maria

 

È grande, o Maria, il tuo amore per i devoti dello Scapolare del Carmelo.
Non contenta di aiutarli  a vivere la loro vocazione cristiana in terra,
ti prendi cura anche di abbreviare loro le pene del purgatorio,
per affrettarne l’ingresso in paradiso.
Davvero ti dimostri pienamente madre dei tuoi figli,
perché ti prendi cura di loro ogni volta che ne hanno bisogno.
Mostra dunque, o Regina del purgatorio, la tua potenza di Madre di Dio e degli uomini
e soccorri quelle anime che sentono la pena purificatrice della lontananza da quel Dio ormai conosciuto e amato.
Noi ti supplichiamo, o Vergine, per le anime dei nostri cari
e per quanti in vita furono rivestiti del tuo Scapolare,
cercando di portarlo con devozione e impegno.
Ma non vogliamo dimenticare tutte le altre anime che aspettano la pienezza della visione beatifica di Dio.
Per tutte ottieni che, purificate dal sangue redentore di Cristo, siano ammesse quanto prima alla felicità senza fine.
Ti preghiamo anche per noi, specialmente per gli ultimi  momenti della nostra vita,
quando si decide la scelta suprema del nostro destino eterno.
Prendici allora per mano, o Madre nostra, quale garanzia della grazia della salvezza.

Ave, o Maria.

 

Vorremmo domandarti tante altre grazie, o dolcissima Madre nostra!
In questo giorno che i nostri padri hanno consacrato alla gratitudine per i tuoi benefici,
ti chiediamo di continuare a mostrarti generosa.
Impetraci la grazia di vivere lontani dal peccato. Liberaci dai mali dello spirito e del corpo.
Ottienici le grazie che ti chiediamo per noi e per i nostri cari.
Tu puoi esaudire le nostre richieste, e abbiamo fiducia che le presenterai a Gesù, tuo Figlio e nostro fratello.
Ed ora benedici tutti, Madre della Chiesa e decoro del Carmelo.
Benedici il Papa, che, in nome di Gesù guida la sua Chiesa.
Benedici i Vescovi, i Sacerdoti, i Diaconi e quanti il Signore chiama a seguirlo nella vita religiosa.
Benedici coloro che soffrono nell’aridità dello spirito e nelle difficoltà della vita.
Illumina gli animi tristi e riscalda i cuori inariditi.
Sostieni quanti portano e insegnano a portare con frutto il tuo Scapolare quale richiamo all’imitazione delle tue virtù.
Benedici e libera le anime del purgatorio.
Benedici tutti i tuoi figli, o Madre nostra e nostra consolatrice.
Resta con noi sempre, nel pianto e nella gioia, nella tristezza e nella speranza,
ora e nel momento del nostro ingresso nell’eternità.
Questo nostro inno di ringraziamento e di lode diventi perenne nella felicità del cielo.
Amen.

Salve, Regina.

 

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