Incontrare Gesù nell'ascolto della sua Parola

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Mentre il gruppo di discepoli era in cammino Gesù arrivò a Betania, un villaggio vicino a Gerusalemme, per sostare in casa di Marta e Maria a cui voleva bene e dalle quali era ricambiato. Lazzaro, il loro fratello, era assente.
Di questo fatto ne riferisce solo san Luca. Matteo e Marco non ne fanno alcun cenno. Mentre Giovanni narra di Lazzaro di Betania, fratello di Marta e Maria, con queste parole: “Era allora malato un certo Lazzaro di Betània, il villaggio di Maria e di Marta sua sorella..” (Gv 11,1). E annota: “Gesù voleva molto bene a Marta, a sua sorella e a Lazzaro”. (Gv 11,5)

Gli esegeti sono d’accordo nel sostenere che Gesù si fermava in casa di questi cari amici tutte le volte che transitava per quel villaggio.

Marta, che assai probabilmente era la sorella maggiore, accolse Gesù come padrona di casa e si pose totalmente al suo servizio. La presenza di Gesù, tuttavia, provocò nelle donne due reazioni molto differenti.

Maria lasciò tutto e si sedette ai piedi del Signore. La sua unica preoccupazione fu quella di ascoltare. L'evangelista ne descrive i tratti che caratterizzano il vero discepolo: ai piedi del Maestro, in ascolto della sua voce, nell’accoglienza della sua Parola, nutrendosi del suo insegnamento. La scena suggestiva e strana poiché la donna non era autorizzata ad ascoltare come discepola i maestri della legge.
 
La reazione di Marta fu radicalmente differente. Dal momento che Gesù era entrato nella sua casa la sua prima e maggior preoccupazione fu quella di porsi al servizio del Maestro. Non c'era da stupirsi. Era quello che aspettava alle donne in quella società. Questo era il loro compito: cuocere il pane, cucinare, servire l'uomo, asciugargli i piedi, essere al servizio di tutti i familiari e degli ospiti.
 
Luca descrive Marta «distolta per i molti servizi». Sopraffatta dalla situazione ed evidentemente risentita per l’atteggiamento della sorella non resistette più e criticò l’indifferenza di Gesù e reclamò il suo aiuto: «Signore, non t’importa nulla che mia sorella mi abbia lasciata sola a servire? Dille dunque che mi aiuti».
 
Gesù non si scompose. Ma la sua risposta fu di grande importanza.  Si rivolse a Marta con grande affetto ripetendo lentamente il suo nome; poi, le fece capire che anche lui era preoccupato per il disbrigo delle sue faccende domestiche, ma non avrebbe dovuto lasciarsi assorbire dal suo lavoro fino al punto di perdere la pace e avrebbe dovuto ricordare sempre che l'ascolto della sua Parola di Messia e Signore era così essenziale e necessaria che nessun discepolo avrebbe mai dovuto rimanere senza la sua Parola: «Marta, Marta, tu ti affanni e ti agiti per molte cose, ma di una cosa sola c’è bisogno. Maria ha scelto la parte migliore, che non le sarà tolta». Nessun uomo Ebreo aveva mai parlato così! Le donne non dovranno mai più essere ridotte al solo lavoro domestico. Anche loro hanno il diritto di "sedersi" come gli uomini per ascoltare la Parola di Dio.
 
Gesù non criticò il servizio Marta. E come avrebbe potuto farlo dal momento che lui stesso aveva insegnato a tutti con il suo esempio di vivere l’accoglienza, il servizio e l’aiuto verso il prossimo? Quello che bonariamente ha rimproverato a Marta è stato il suo modo di lavorare nervoso e sotto la pressione di troppe occupazioni.
 
Cari Amici: la Parola di Cristo è chiarissima: nessun disprezzo per la vita attiva, né tanto meno per la generosa ospitalità; ma un richiamo netto al fatto che l’unica cosa veramente necessaria è un’altra: ascoltare la Parola del Signore

Gesù non ha contrapposto la vita attiva a quella contemplativa, né il fedele ascolto della sua Parola e l'impegno di vivere il suo stile di dedizione totale agli altri. Il Maestro ha voluto evidenziare piuttosto il pericolo di vivere assorbiti da un eccesso di attività, presi da un tumulto interiore permanente, spegnendo in noi lo Spirito, diffondendo nervosismo e agitazione piuttosto che pace e amore.
 
Dobbiamo guardarci dal rischio dell’agitazione, del nervosismo, delle molte cose da fare, delle attività infinite. Occorre avere il coraggio del discernimento necessario per capire che ci sono assolutamente necessari e prioritari il tempo e lo spazio per incontrare Gesù nell'ascolto della sua Parola al fine di apprendere la vita buona del Vangelo.

Nulla è più importante!
Nulla è più necessario!
Dobbiamo apprendere e imparare che i testimoni di Gesù debbono irradiare il respiro e la vita del Maestro.