Il Testamento vitale o biologico

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Stavo finendo di scrivere questa riflessione, quando i mezzi della comunicazione sociale hanno fatto sapere che la Corte Costituzionale ha respinto l'ammissibilità a referendum del tema dell'eutanasia legale.
Dopo la raccolta di
un milione e 240mila firme e la validazione della Cassazione, vedremo quali degli altri 6 quesiti presentati per il referendum (cannabis e giustizia) saranno ammessi.

Ad ogni modo, desidero attirare l’attenzione su ciò che significherebbe la praticabilità dell’eutanasia e sue conseguenze.

Il referendum sull’eutanasia legale (che i giuristi per precisione definiscono "omicidio del consenziente”) intendeva proporre di abrogare una parte dell’articolo 579 del codice penale, che punisce l’omicidio di una persona consenziente. In caso di successo referendario sarebbe stata permessa l’eutanasia attiva, che avviene quando il medico somministra al paziente il farmaco necessario a morire. Al momento tale pratica è illegale in Italia.

Se approvato con successo referendario l’articolo 579 avrebbe recitato: chiunque cagiona la morte di un uomo, col consenso di lui, è punito con le disposizioni relative all’omicidio se il fatto è commesso: contro una persona minore degli anni diciotto; contro una persona inferma di mente, o che si trova in condizioni di deficienza psichica, per un’altra infermità o per l’abuso di sostanze alcoliche o stupefacenti; contro una persona il cui consenso sia stato dal colpevole estorto con violenza, minaccia o suggestione, ovvero carpito con inganno.

I termini recano con sé degli orientamenti specifici, precisi, filosofici e giuridici, etici e morali.
Ritengo di proporre in ogni caso, e a mero titolo orientativo, alcune considerazioni sul tema, presentando l'ipotesi di un testamento biologico o vitale a tutela personale. Il testamento biologico è una legge delo Stato. 
Il testamento biologico è un atto scritto con cui ogni persona maggiorenne, nel pieno delle facoltà mentali, può esprimere le proprie volontà in merito ai trattamenti che intende ricevere o rifiutare nell’eventualità in cui dovesse trovarsi nella condizione di incapacità ad esprimere il proprio consenso o dissenso alle cure proposte per malattie o lesioni traumatiche celebrali irreversibili e invalidanti. Compilando il testamento biologico, una persona può accettare di sottoporsi in futuro a qualsiasi cura, chiedere di essere assistita a oltranza, oppure rifiutare qualsiasi accertamento o terapia. Il testamento biologico o vitale potà essere rivedibile in qualsiasi momento.

Ma procediamo per ordine. Intanto vediamo di fare chiarezza sui concetti fondamentali:
 
 
   L'eutanasia si propone di porre fine a una situazione di sofferenza tanto fisica quanto psichica non più tollerabile da parte del malato; ovviamente questo presuppone che non esista trattamento terapeutico che possa, anche temporaneamente, offrire sollievo.
    L'eutanasia attiva consiste nel determinare o accelerare la morte mediante il diretto intervento del medico, utilizzando farmaci letali.
  L’eutanasia passiva determina la morte del malato attraverso la sospensione dei farmaci, o l'astensione del medico dal compiere degli interventi che potrebbero prolungare la vita stessa.
   Il suicidio assistito indica l'atto mediante il quale un malato si procura una rapida morte grazie all'assistenza del medico: questi prescrive i farmaci necessari al suicidio su esplicita richiesta del paziente, e lo consiglia riguardo alle modalità di assunzione. In tal caso viene a mancare l'atto diretto del medico che somministra in vena i farmaci al malato.
    L’accanimento terapeutico consiste nell'applicazione di tecniche mediche che prevedono l'uso di macchinari e farmaci al fine di sostenere artificialmente le funzioni vitali di individui affetti da patologie gravi e tali da determinare la loro morte in assenza dell'impiego di tali tecniche. Ancora si può dire che per accanimento terapeutico si deve intendere l’ostinazione “futile” a proseguire terapie, che si sono dimostrate inutili o sproporzionatamente gravose per il malato, per il fatto che non migliorano la sua condizione né impediscono la morte per un tempo ragionevole, ma solo prolungano di qualche tempo la vita, imponendo all’ammalato gravi sofferenze.
 
Due riferimenti da considerare. L’articolo 32 della Costituzione ricorda: “Nessuno può essere obbligato a un determinato trattamento sanitario se non per disposizione di legge. La legge non può in nessun caso violare i limiti imposti dal rispetto della persona umana”.
L’articolo 2 della medesima Carta Costituzionale sostiene: “La Repubblica riconosce e garantisce i diritti inviolabili dell'uomo, sia come singolo sia nelle formazioni sociali ove si svolge la sua personalità, e richiede l'adempimento dei doveri inderogabili di solidarietà politica, economica e sociale”.

In questo contesto non entro volutamente nel merito specifico e proprio della morale cattolica. Propongo solo l'opportunità di anticipare le proprie inequivocabili decisioni mediante un testamento vitale o testamento biologico.

Ma in che cosa consiste il Testamento vitale o Testamento biologico?

È l'espressione scritta della volontà di un paziente riguardo ai trattamenti medici che desidera ricevere, o non è disposto ad accettare, nella fase finale della sua vita.

Il testamento biologico specifica che vengano somministrati trattamenti appropriati per alleviare la sofferenza, ma che l'eutanasia non venga applicata.

Dato il progresso della medicina, è diventato necessario ed essenziale il Consenso informato, che consiste nel partecipare attivamente al processo decisionale con il medico sul trattamento da seguire.

Tuttavia, ci sono situazioni in cui il paziente non può decidere sulla propria salute a causa di disabilità e a causa della propria malattia, incidente o vecchiaia. Quando sorgono queste difficoltà, uno dei modi per aiutare il personale sanitario è considerare la volontà del paziente manifestata prima della perdita della capacità di ragionare.

È a questa volontà anticipata ciò che viene comunemente chiamato testamento biologico.

Come farlo?
La persona che firma questa dichiarazione deve essere in pieno possesso delle facoltà mentali. L’atto dovrà essere redatta alla presenza di tre testimoni o con l'eventuale intervento di un notaio. In ogni caso il testamento biologico potrà essere modificato o revocato in qualsiasi momento. Esso è, tuttavia, essenziale per registrare, in anticipo, la nostra disponibilità ad accettare o rifiutare determinati trattamenti medici. In questo modo, la famiglia sarà sollevata dall'onere di prendere decisioni per il paziente in situazioni così difficili.

Il testamento vitale o biologico prevede inoltre la nomina di un legale rappresentante per le cure mediche al fine di garantire il rispetto e di prendere decisioni in previsione di un'eventualità non contemplata nel testamento scritto. Specifica anche il diritto alla cura spirituale.

Il testamento biologico specifica che devono essere somministrati trattamenti appropriati per alleviare la sofferenza, ma che non deve essere applicata l'eutanasia , ossia nessun atto o omissione che per sua natura e intenzione provochi la morte.

Tutto ciò dovrà evitare la violazione della dignità e della libertà della persona e umanizzare il processo di morte con l'assistenza umana materiale e spirituale, stabilendo una linea che dia spazio a una vera alleanza terapeutica tra il medico competente, i parenti e / o eventuali rappresentanti da non trasgredire.

Il testamento biologico specifica che non si vogliono azioni terapeutiche senza speranza, inutili o ostinate, o eutanasia intesa come qualsiasi misura presa per accelerare direttamente o intenzionalmente la morte. In questo modo sarà garantita la minima cura del sostentamento vitale, così come il cibo e le bevande di qualsiasi persona, purché ritenuti ragionevolmente utili, evitando ogni forma di accanimento terapeutico.

Nello spirito della Carta costituzionale ma anche dei principi etici mi permetto di offrire il progetto del seguente:
 
 
TESTAMENTO VITALE
 
 
         Alla mia famiglia,
         Al mio medico di famiglia, dott. ....
        Al mio parroco, don .....
        Al notaio, dott ....

Se dovesse giungere per me il momento in cui non potrò esprimere la mia volontà in merito ai trattamenti sanitari che si dovessero rendere necessari, desidero e chiedo che questa Dichiarazione sia considerata come espressione formale della mia volontà, assunta in modo cosciente, libero e responsabile e che sia rispettata avendo essa valore di mio personale testamento.
 
Ho considerato e considero la vita come vero dono e benedizione di Dio pur ritenendo che essa non sia il valore supremo assoluto. So che morte è inevitabile e pone fine alla mia esistenza terrena; tuttavia, nella fede, credo che con la morte la vita non è tolta ma trasformata e mi è aperta la via della vita eterna, accanto alla Santa e Beata Trinità, alla Vergine Maria e a tutti i Santi.
 
Per questo, io sottoscritto ……………………................,
nato a .................................il ........................ dell'anno .............
Documento di identità N................... Rilasciato  da.................................. 
Tessera Sanitalia N................
Domiciliato in ............................................ Provincia di...................
Via ..............................................   N° .............   
Telefono ............................    

con la capacità giuridica necessaria e sufficiente per assumere liberamente ogni decisione, nel pieno possesso delle mie facoltà mentali specifiche per questo atto
 
DICHIARO

che se dovessi soffrire di una malattia grave e incurable, o soffrire di una malattia cronica grave e invalidante, o di qualsdiasi altra situazione critica, e se a causa di tali infermità dovessi giungere a una situazione clinica irrecuperabile e irreversibile

Chiedo che non mi venga applicato, in nessuna delle sue forme, l'aiuto alla morte, sia che si tratti di eutanasia sia che si tratti di "suicidio medicalmente assistito" .

Chiedo che il mio processo di morte non venga abusivamente e irrazionalemnte prolungato né che mi si mantenga in vita con trattamenti sproporzionati o straordinari .

Chiedo che mi si siano somministrati adeguati trattamenti al fine di alleviare il più possibile le sofferenze.
 
Chiedo ugualmente di essere aiutato ad andare incontro cristianamente e umanamente alla morte. Desidero potermi preparare per questo appuntamento finale della mia esistenza, in pace, assistito al conforto della fede cristiana mediante la presenza di un sacerdote cattolico che mi amministri i sacramenti pertinenti, e possibilmente dai miei cari .
 
Sottoscrivo questa dichiarazione dopo matura riflessione e chiedo a coloro che ne sono in possesso di rispettare ad litteram la mia volontà.
 
Sono cosciente di chiedere una grande e difficile responsabilità. E proprio per condividerla con chi ne porta il peso e anche al fine di attenuare un eventuale senso di colpa ho redatto questa dichiarazione che responsabilmente sottoscrivo.
 
Data e Firma
Firme dei testimoni
 
 
Evidentemente vi sono – come già esistono – altri modelli di testamento biologico o vitale. Essi conterranno valenze laiche o religiose. L’importante è il contenuto: l’esclusione di ogni forma di eutanasia e l’esclusione di ogni accanimento terapeutico e di trattamenti terapeutici sproporzionati.