«Non ho tempo!»
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È stato scritto che: «Gli uomini che non hanno mai tempo sono quelli che fanno pochissimo» (Georg Christoph Lichtenberg).
In effetti il tempo è il bene più prezioso che abbiamo e il suo utilizzo è una questione prioritaria nelle nostre vite. Siamo costantemente di corsa e il tempo è sempre troppo poco. Quante volte diciamo: «Non ho tempo!», oppure ci chiediamo come ottimizzarlo e utilizzarlo al meglio.
Gestire il tempo non solo si può, ma è un preciso dovere; diversamente si rischia di sprecarlo. Ci sono priorità e cose a cui non si può rinunciare, ma quello che non si può fare è smettere di utilizzare il tempo per ricaricarsi.
La frase “non ho tempo” assomiglia tanto a una scusa come se il tempo fosse gestito da qualcun altro; una scusa per scaricarci dalle responsabilità, o addirittura per evitare di fare ciò che non vogliamo fare.
Piuttosto che dire “non ho tempo” è molto meglio dire la verità: dire, cioè, che non piace quello che ci hanno proposto, oppure dire che abbiamo altre priorità. Saremmo più apprezzati e appariremmo più solidi e sicuri. Non dobbiamo dire neppure a noi stessi di non avere tempo.
Rendiamoci persuasi: dire «Non ho tempo!» è un modo per evitare, ritardare, allontanare qualcosa scaricare dalle responsabilità, evitare di fare una cosa che realmente non si vuole fare.
Al contrario chi apprezza il tempo, anche se la giornata è fatta di 24 ore:
· È più produttivo e più concentrato.
· Riesce a capire più facilmente quali siano le attività importanti e quali siano le perdite di tempo.
· Lavora meglio se c’è una scadenza all’orizzonte.
· Capisce quali sono propri miei confini e sa dire «no» con più serenità.
· Sa di non aver tempo da perdere ed è capace di ristabilire la gerarchia necessaria tra fine e mezzi.
Il fluire del tempo dipende esclusivamente da noi, dalle nostre scelte, dalle priorità che diamo alle cose da fare. Dobbiamo ricercare in noi il coraggio di avere più tempo. Noi di fatto “occupiamo” il tempo! Per questo occorre decidere le priorità della vita e trovare il tempo che serve.
Inoltre se ameremo ciò che facciamo, le emozioni che proveremo faranno espandere il tempo a nostra disposizione.
La Sacra Scrittura annovera un libro chiamato Ecclesiaste, che al 3,1-15 scrive:
Per ogni cosa c'è il suo momento, il suo tempo per ogni faccenda sotto il cielo.
C'è un tempo per nascere e un tempo per morire,
un tempo per piantare e un tempo per sradicare le piante.
Un tempo per uccidere e un tempo per guarire,
un tempo per demolire e un tempo per costruire.
Un tempo per piangere e un tempo per ridere,
un tempo per gemere e un tempo per ballare.
Un tempo per gettare sassi e un tempo per raccoglierli,
un tempo per abbracciare e un tempo per astenersi dagli abbracci.
Un tempo per cercare e un tempo per perdere,
un tempo per serbare e un tempo per buttar via.
Un tempo per stracciare e un tempo per cucire,
un tempo per tacere e un tempo per parlare.
Un tempo per amare e un tempo per odiare,
un tempo per la guerra e un tempo per la pace.
C'è un tempo per nascere e un tempo per morire,
un tempo per piantare e un tempo per sradicare le piante.
Un tempo per uccidere e un tempo per guarire,
un tempo per demolire e un tempo per costruire.
Un tempo per piangere e un tempo per ridere,
un tempo per gemere e un tempo per ballare.
Un tempo per gettare sassi e un tempo per raccoglierli,
un tempo per abbracciare e un tempo per astenersi dagli abbracci.
Un tempo per cercare e un tempo per perdere,
un tempo per serbare e un tempo per buttar via.
Un tempo per stracciare e un tempo per cucire,
un tempo per tacere e un tempo per parlare.
Un tempo per amare e un tempo per odiare,
un tempo per la guerra e un tempo per la pace.
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