Referendum: astenersi?

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Referendum: astenersi?

cap-astenersi dall’andare a votare per i quattro referendum abrogativi del 12-13 giugno p.v. non è “antidemocratico” o “diseducativo” ma un modo per permettere alla società italiana di non smarrire quel minimo etico che consente a una società di chiamarsi civile. In un tale contesto l’astensione si configura non come scelta di disimpegno, ma di opposizione forte ed efficace ai contenuti del referendum e alla stessa applicazione dello strumento referendario in materie di tale complessità e ambiguità.
Nella storia e nella vita dei popoli vi sono dei tornanti che, nel tempo, rivelano la loro decisività perché cambiano l’ethos collettivo, il modo di pensare della gente e, quindi, di organizzare la società.

La nostra gente consoce le regole e le risorse del sistema democratico. Sa che la legge italiana consente esplicitamente al cittadino in occasione di un referendum di recarsi al voto o di astenersi.

Nel sistema del referendum abrogativo italiano, infatti, l' elettore dispone di due strumenti per astenersi, i quali producono, tra l'altro, effetti molto diversi tra loro:

1.
Astensione nel merito. In questo caso il cittadino può recarsi ai seggi e non esprimere alcuna manifestazione di volontà dando luogo alla cosiddetta scheda bianca. L'effetto prodotto da un tal comportamento è semplicemente quello di delegare agli altri cittadini la scelta di merito da compiere. La partecipazione ai seggi infatti, ancorché solo per votare scheda bianca, viene computata ai fini del raggiungimento del quorum e, quindi, della validità della consultazione.

2.
Astensione nel metodo. L'elettore non si reca affatto alle urne, dichiarando così la propria volontà di contestare il metodo referendario rispetto alla specifica questione sottoposta al suo giudizio. Egli, infatti, può ritenere che quell’interrogativo sia nel contenuto, sia nella formulazione non meriti di essere oggetto di un ricorso allo strumento referendario.

La nostra gente sa che non basta essere chiamati alle urne. Sa che essi hanno un ruolo di grande responsabilità, soprattutto quando si tratta di questioni etiche.