Quaresima: ritornare a Dio

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Ancora una volta la Quaresima bussa alle nostre porte, invitandoci a ritornare a Dio. Questi quaranta giorni di preparazione alla Pasqua possono aiutarci a mettere il nostro cuore in sintonia con Dio e con gli altri.
 
Siamo chiamati alla conversione, a entrare in quel deserto figurato che ci aiuta a prendere le distanze e a considerare meglio la realtà della nostra vita alla luce del Signore e della sua Parola.
 
È un vero cammino spirituale, una nuova opportunità per vivere la straripante bellezza del Vangelo e la gioia di chi incontra Gesù.
 
Accogliamo la Quaresima come il tempo forte in cui la sua Parola si rivolge nuovamente a noi: «Io sono il Signore, tuo Dio, che ti ho fatto uscire dall'Egitto, dalla condizione di schiavitù» (Es 20,2).
 
È tempo di conversione, tempo di libertà. Il deserto è lo spazio in cui la nostra libertà può maturare nella decisione personale di non ricadere nelle tante schiavitù che ci intrappolano.
 
La Quaresima è un tempo favorevole per trovare nuovi criteri per giudicare le cose alla luce del Vangelo. Senza dubbio, questa Quaresima può essere per tutti un tempo di grazia e di rinnovamento, in cui il deserto può tornare ad essere il luogo del primo amore (cfr Os 2,16-17). 
 
La Quaresima, insomma, ci aiuta a ritornare al nostro cuore, al nostro centro più profondo, e a risintonizzare la nostra vita con il Vangelo. 
La Quaresima è un tempo liturgico forte; un tempo anche di prova, in cui viviamo – nell’intimità con Dio – un combattimento spirituale. Lottiamo ontro il peccato e il male, contro i suoi effetti su di noi e, soprattutto, contro le sue cause.
Lottiamo contro tutto ciò che ci opprime personalmente e come società. Liberiamoci da tutto ciò che non suona come la musica del Vangelo.
 
Le armi tradizionali – il digiuno, l’elemosina e la preghiera – insieme ad altre pratiche quaresimali, ci aiutano.
Con questo orientamento, ecco alcune proposte per il nostro itinerario quaresimale.
 
1.- Ascoltare la Parola di Dio ogni giorno. Come itinerario possono servire le letture della liturgia quotidiana della Quaresima. Ci sono molte risorse per questo. Anche su Internet. È un buon momento per ascoltare un po’ di più la Sua parola e un po’ meno la nostra.
 
2.- Un gesto di solidarietà. L’orientamento potrebbe essere tratto dalle opere di misericordia corporali: 1. Dar da mangiare agli affamati. 2. Dar da bere agli assetati. 3. Vestire gli ignudi. 4. Accogliere pellegrini. 5. Visitare gli infermi. 6. Visitare i carcerati. 7. Seppellire i morti.
Inoltre, le nostre Caritas parrocchiali potranno fornire le informazioni e gli orientamenti onorare questo impegno.
 
3.- Il sacramento della penitenza o della riconciliazione può essere una buona occasione per rinnovare la nostra vita cristiana e sperimentare la potenza del perdono e della misericordia di Dio. Riscopriamo in questa Quaresima  la gioia e la pace che questo Sacramento produce in noi. Non esitiamo ad avvicinarvi a un sacerdote per confessarci bene. Forse non lo facciamo da un po'.
 
4.- La Via Crucis: È consuetudine nelle comunità cristiane celebrare e pregare con la Via Crucis nel giorno di venerdì per ricordare la passione del Signore Gesù.
 
Il Signore ci dia la grazia di vivere una Quaresima che ci rinnovi e aiuti tutti noi a raggiungere quella terra promessa verso la quale ci incamminiamo quando usciamo dalla schiavitù.
 
È il sogno di Dio verso il quale ci orientiamo. La Quaresima è la luce della Risurrezione e annuncia una nuova nascita è sempre possibile.
 
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