Quaresima in clima di Anno Santo

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La Quaresima è uno dei tempi liturgici che maggiormente ha segnato la storia, la vita e la spiritualità della Chiesa nel corso dei secoli. Fin da quando la comunità cristiana ha iniziato a organizzare l'anno liturgico, la centralità della celebrazione della Pasqua è sempre stata considerata privilegiando il relativo tempo preparatorio. Pur nella modifica delle espressioni ed estensioni, alcune costanti fondamentali sono sempre rimaste.

Come è noto, la Quaresima si estende dal Mercoledì delle Ceneri fino alla mattina del Giovedì Santo.

 

Il Rito penitenziale delle Ceneri, lungi dal rappresentare un senso disperato dell'esistenza, trova il suo contrappunto al termine dei quaranta giorni, quando tutto si rinnova attraverso il principio essenziale della vita.

 

La Quaresima si presenta come reiterata opportunità di grazia offerta dalla Chiesa nella sua preparazione spirituale per celebrare fruttuosamente la Pasqua di Risurrezione del Signore.  Con ragione la grande Tradizione della Chiesa ha considerato la Quaresima come l’itinerario dell’anima dell’ “uomo nuovo”, nato dalle acque del Battesimo, pellegrino sulle strade della storia, in cammino verso la meta finale: la casa del Padre che è nei cieli.

L’inizio della Quaresima, con l’austero simbolo delle ceneri, ricorda sempre con vivo realismo quale sia il punto di partenza della nostra storia personale inserita, ovviamente, nella storia generale dell’umanità e soprattutto iscritta nella storia della salvezza che la coinvolge e la penetra fin dal principio.

Veniamo dalla polvere e in polvere torneremo. Non è certamente la polvere della morte e del sepolcro l’ultima realtà dell’uomo, poiché nel Vangelo ci è offerto il superamento e la vittoria gloriosa: superamento della nostra fragilità spirituale e corporale; vittoria sul potere del peccato e della morte.

Sì, amici: veniamo dalla polvere, ma il nostro destino finale per la grande misericordia di Dio è la gloria della vita risorta nella Santa e Beata Trinità. Questo destino era ab eterno il progetto d’amore di Dio “che è amore” per l’uomo creato a sua immagine prima che egli commettesse la colpa d’origine; e continua a esserlo nonostante il peccato commesso e la conseguenza inevitabile della morte dovuta proprio alla disobbedienza del peccato. Una sola condizione è imprescindibile per raggiungere questo destino glorioso: la conversione: il sì al Vangelo! Il sì all’amore misericordioso del Padre.

“Convertiti e credi al vangelo!” è una delle due formule assai significative con la quale il ministro della Chiesa pone sul nostro capo le ceneri benedette. La conversione è la risposta di una vita vissuta nella fede, nella speranza e nella carità che ogni Quaresima chiama a recuperare se mai l’avessimo dimenticata o smarrita.


Si tratta di un a risposta di mente, di cuore, di condotta in corrispondenza fedele alla misericordia infinita che ci viene offerta dalla Chiesa nei sacramenti della penitenza e della eucarestia che durante tutto il cammino quaresimale ci conduce spiritualmente fino alla Pasqua di risurrezione del Signore.

Una risposta che si fa concreta ed esigente anche attraverso la pratica assidua della preghiera, dell’ascolto della Parola di Dio, del digiuno e dell’elemosina.  Preghiera, Parola di Dio, digiuno, vita sacramentale e misericordia formano un tutto spiritualmente inseparabile.

 

Quaresima in clima di anno Santo

 

Il Giubileo viene comunemente detto "Anno santo", essenzialmente perché è destinato a promuovere la santità della vita nel popolo fedele. Nella tradizione cattolica il Giubileo è un grande evento religioso. L'anno giubilare è celebrazione di un tempo di grazia. Il punto di partenza è la conversione spirituale. E' l'anno della remissione dei peccati e delle pene per i peccati, è l'anno della conversione e della penitenza sacramentale.

 

L'anno giubilare è soprattutto l'anno di Cristo, portatore di vita e di grazia. Il Giubileo dell’Anno Santo vuole essere un risveglio interiore; una ricerca di sé stessi; un tempo di riflessione sulla propria vita spirituale obbligandola a fare un esame di coscienza su alcune sue espressioni che giudichiamo fondamentali nella vita cristiana.  L’Anno giubilare è innanzitutto l’anno di Cristo portatore della vita della grazia all’umanità.

 

La Quaresima in clima di Anno Santo è, allora, momento favorevole per un incontro con una Persona che dà alla vita un nuovo orizzonte e una direzione decisiva. È l’incontro con Gesù Cristo risorto attraverso il quale la fede potrà essere riscoperta nella sua integrità e in tutto il suo splendore.

 

La Quaresima in clima di ’Anno Santo per essere tale dovrà davvero contribuire a una rinnovata conversione al Signore Gesù per essere finalmente testimoni credibili e coraggiosi del Signore risorto nel mondo di oggi.

Perciò, perché la Quaresima in clima di Anno Santo non si tramuti in soli atti esteriori è necessario che esso sia caratterizzata da una forte orientamento della vita degli uomini e delle donne del nostro tempo a Cristo e a vedere nella prospettiva di Cristo i rapporti con la storia e con l’umanità. Da qui la conversione e la riconciliazione.

 

La Quaresima in clima di Anno Santo dovrà quindi favorire una forte coscienza del germe di rinnovamento messo in ogni uomo e donna dal Battesimo e che è necessario far rivivere.

A ben vedere la Quaresima in clima di Anno Santo nel suo significato religioso, è un vero mezzo pedagogico con cui la Chiesa educa e guida il popolo fedele e ogni buon credente a interrogarsi su questioni fondamentali e importanti: sono io uno che crede veramente alla religione? la professo, la pratico, e come? avverto il rapporto fra l’adesione al mio «credo» religioso e l’indirizzo ideale e pratico della mia vita? avverto cioè il collegamento fra vita religiosa e vita morale?

 

Sarà questa la strada più idonea per riscoprire anche oggi il senso cristiano del giubileo dell’Anno Santo.

 

Questo Anno Santo è il Giubileo della speranza

 

«Non è la scienza che redime l’uomo. L’uomo viene redento mediante l’amore» (Spe Salvi 26). La speranza, fondata nelle sole possibilità dell’uomo, prima o poi delude. Solo la speranza che ci viene donata, quella che viene a noi dall’Altro che ci ama, è la speranza cristiana. 

Il tema della speranza è il tema scelto da Papa Francesco come asse di preghiera, riflessione e pratica nella vita dei discepoli di Gesù Cristo in questo Anno Giubilare per motivato nella Bolla di indizione del Giubileo Spes non confundit

Ogni essere umano vive grazie alla speranza che muove e spinge nella ricerca di giorni migliori. Nelle speranze quotidiane di tempi migliori, i cristiani attendono la Speranza che dà pienezza a tutto, che non delude e che è Cristo stesso. 
Allora ogni uomo e ogni cristiano può definirsi essenzialmente e fondamentalmente un essere nella, della e per la speranza per realizzare la costruzione di un cielo nuovo in una terra nuova, cioè del regno di Dio, che è regno di giustizia, di pace, di verità e di fraternità, mediante il comandamento nuovo dell’amore.

Tutto ciò diventa una sfida permanente per il discepolo. Una sfida che ci spinge a vivere e costruire, nelle attese quotidiane, un mondo con speranza.

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