La Santa Famiglia
e le nostre famiglie

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Di solito, noi cristiani siamo portati a immaginare che Maria e Giuseppe abbiano goduto il loro figlio Gesù nella loro casa di Nazareth in un'atmosfera di pace e di felicità invidiabili. Questa non è l'immagine offerta dall'evangelista Matteo della Santa Famiglia. Il racconto dei primi anni della vita di Gesù infrange la poesia del Natale.

Secondo Matteo la famiglia di Gesù non è vissuta molto nella serenità e nella pace. Erode era intenzionato a «cercare il Bambino per ucciderlo» in modo che il potere non gli venisse sottratto. Giuseppe dovette agire rapidamente. Il pericolo era imminente. Prese il bambino e sua madre di notte e, senza aspettare una nuova alba, fuggì in Egitto.

 

Il percorso fu duro e periglioso. Maria e Giuseppe ricordarono i patimenti e le sofferenze del loro popolo che vagò per quarant’anni nello stesso deserto. Ora rivivevano quei disagi con il loro figlio Gesù. Cercarono asilo in un paese straniero, lontano dalla loro terra e dal loro parentado. Tutto era incertezza e insicurezza. Non sapevano neppure quando sarebbero potuti ritornare. A tempo debito avrebbero ricevuto un avviso!


Morto Erode la famiglia tirò un sospiro di sollievo e intraprese il viaggio verso casa. Ma in Giudea regnava Archelao, uomo conosciuto, secondo Flavio Giuseppe, per la sua crudeltà e tirannia. Giuseppe ebbe paura. Non era un posto sicuro per Gesù. Così si trasferiranno in Galilea e si stabilirono a Nazaret, un villaggio sperduto tra le montagne, che sembrò un posto meno pericoloso. Queste furono le vicende della Santa Famiglia.

 

Cari Amici,

 

La famiglia è cambiata così vertiginosamente in questi anni nelle società industrializzate dell'Occidente che molti hanno predetto la sua scomparsa entro un periodo non troppo lontano. Tuttavia, sono persuaso che la famiglia non scomparirà mai! Cambierà, come è già cambiata la tipologia di famiglia e, probabilmente, cambierà ancora, ma non scomparirà! Quel che è certo è che i vincoli coniugali e familiari, una volta così solidi, sembrano frantumarsi sempre più facilmente. Il divorzio, il divario tra generazioni, la fuga dei giovani da casa, l'affidamento degli anziani ai ricoveri e alle residenze socio sanitarie sono eventi frequenti che minano la vita familiare. Inoltre, molte funzioni sociali precedentemente esercitate dalla famiglia sono passate, in gran parte, ad altre agenzie educative. Tuttavia, in questo contesto frammentato e liquido, si parla oggi del "fenomeno inatteso della rivalutazione della famiglia". Perché? In una società dissociata e caotica come quella occidentale, la famiglia è oggi uno dei pochi luoghi di totale integrazione in cui le persone possono crescere e svilupparsi in modo sano.


Se il cristianesimo vuole rendere presente la forza umanizzante del Vangelo nella società occidentale, deve contribuire a rendere la famiglia un luogo caldo dell'esperienza umana e umanizzante. È un compito che i cristiani non dovrebbero dimenticare mentre si celebra la festa della Santa Famiglia. A partire dal deciso e improcrastinabile recupero di alcune variabili costitutive della famiglia stessa.


L’amore tra coniugi. La casa è viva quando i genitori sanno amarsi, sostenersi a vicenda, condividere dolori e gioie, perdonare, dialogare e fidarsi l'uno dell’altro. La famiglia inizia a disumanizzare quando crescono egoismo, discussioni e incomprensioni.


Il rapporto tra genitori e figli. Non è sufficiente l'amore tra i coniugi: non è abbastanza. Quando genitori e figli vivono in aperta contrapposizione e senza alcuna comunicazione, la vita familiare diventa impossibile, la gioia scompare, tutti soffrono. La famiglia ha bisogno di un clima di fiducia reciproca per pensare al bene di tutti.

 

Attenzione alle fragilità. Tutti devono trovare accoglienza, sostegno e comprensione nella propria casa. Ma la famiglia diventa soprattutto più umana, quando essa si prende cura dei più piccoli con amore e affetto, quando gli anziani sono amati con rispetto e pazienza, quando i malati o i disabili sono curati, quando non sono abbandonati coloro stanno attraversando un brutto momento per i motivi più diversi.

 

Apertura a chi è nel bisogno. Una famiglia lavora per un mondo più umano, quando non si chiude nei suoi problemi e interessi, ma vive aperta ai bisogni di altre famiglie: case in cui si vivono conflitti e situazioni dolorose e hanno bisogno di sostegno e comprensione; famiglie senza lavoro o reddito, che hanno bisogno di aiuto materiale; famiglie immigrate che chiedono accoglienza e amicizia.

 

Crescita della fede. E’ un argomento che coinvolge tutti ed è urgente. In famiglia si impara a vivere le cose più importanti. Pertanto, è il posto migliore per imparare a credere in quel Dio che è Padre di tutti; per conoscere lo stile di vita di Gesù; per scoprire la sua buona Novella; per pregare insieme; per prendere parte alla vita della comunità dei discepoli di Gesù. Il dramma è che in molte case non si parla più di Dio. I bambini non apprendono più a essere credenti dai loro genitori. Nessuno in casa li inizia alla fede. Ciò che viene trasmesso dai genitori ai figli non è la fede, ma l'indifferenza e il silenzio religioso.  Non è strano, quindi, che nelle nostre comunità vi sia un numero sempre maggiore di bambini senza fede. Infatti, come possono credere in Qualcuno di cui non hanno mai sentito parlare? Come si può risvegliare la fede in una famiglia indifferente alla fede?

E il dramma nel dramma è che i genitori non sono affatto preoccupati della fede dei loro figli! Anche perché loro stessi hanno abbandonato la pratica religiosa e sono entrati in una bolla di totale indifferentismo. In codesta situazione che cosa possono trasmettere ai figli?

E anche chi conserva ancora qualche tenue fiammella di fede si dichiarano incapaci di compiere un cammino di fede con i loro figli.

 

E d’altra parte non è possibile trasmettere ciò che non è vissuto.

Come può un genitore insegnare a pregare al proprio figlio quando in casa non si prega mai?

Come può un genitore spiegare al proprio figlio che la domenica è un giorno di festa dedicato a Dio, se a casa quel giorno non viene celebrato in modo cristiano?

Come può un genitore dare testimonianza di Gesù Cristo se il figlio non lo vede mai leggere il Vangelo?


Nessuno meglio dei genitori può ridestare l'esperienza religiosa nei propri figli. La fede o l'incredulità delle nuove generazioni si gioca in gran parte nella famiglia.  «Il futuro del mondo e della Chiesa passa attraverso la famiglia» (FC 75)

È bello ricordare oggi, in questa festa della Santa Famiglia di Nazaret un modello di vita per ogni casa cristiana.

 

 

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