La Pasqua nei prefazi
della Santa Messa

<< Torna indietro

 

Morendo distrusse la morte

e risorgendo ha ridato a noi la vita” 

 

Il Prefazio e il Santo sono i primi due elementi della preghiera eucaristica e formano un binomio strettamente collegato ma ben distinto, caratterizzato da un tono iniziale di festosità e di gioia con il coinvolgimento del sacerdote e dell’intera assemblea nella glorificazione celeste.
È una preghiera di carattere dossologico
, ovvero è un rendimento di grazie a Dio per le meraviglie che ha operato e continua ad operare nella Storia della salvezza.
 

È una preghiera in stile solenne, che il sacerdote che presiede l'Eucarestia recita o canta da solo. 

Il Prefazio ha una propria struttura che ne mette in rilievo il valore di preghiera solenne.
Sempre preceduto, nelle liturgie orientali e occidentali, dal dialogo tra sacerdote e popolo, il celebrante, a nome di tutto il popolo santo, glorifica Dio Padre e rende grazie per tutta l’opera della Salvezza o per qualche aspetto particolare a seconda delle varianti del giorno, della festa o del tempo liturgico. 
Si conclude con il canto del Santo.

È veramente cosa buona e giusta, nostro dovere e fonte di salvezza, 
proclamare sempre la tua gloria, o Signore, 
e soprattutto esaltarti in questo tempo
nel quale Cristo, nostra Pasqua, si è immolato. 
 


Il significato del termine “prefazio” equivale a «preghiera solenne proclamata davanti alla comunità».
Vi risuona il mistero della celebrazione e si precisa l’atteggiamento fondamentale di fronte a Dio.


La lettura e la meditazione dei 5 prefazi della Pasqua ci aiutano a comprendere la splendida identità di questo “tempo di pasqua”.
Sue sono i grandi insegnamenti: la vittoria di Cristo sulla morte e l’annuncio e il pegno di questa vittoria coinvolge e riguarda tutti noi.

Detto in altri termini: la Pasqua non è solo la Pasqua di Cristo Risorto, ma è anche la nostra Pasqua.


La lettura e la meditazione di questi cinque prefazi mostra la splendida e armoniosa identità della Pasqua che potremmo suddividere in tre tematiche che considereremo con le parole stesse dei prefazi.

 

1.- Chi è Gesù risorto?

 

     E’ Lui il vero agnello che ha tolto i peccati del mondo.

     E’ altare, Agnello e sacerdote.

     Egli continua a offrirsi per noi e intercede come nostro avvocato.

    Sacrificato sulla croce più non muore e con i segni della passione vive immortale.

 

2.- In che cosa è consistita la risurrezione?

 

     Morendo ha distrutto la morte e risorgendo ha ridato a noi la vita.

     In lui morto è redenta la nostra morte, in lui risorto tutta la vita risorge.

     Offrendo il suo corpo sulla croce diede compimento ai sacrifici antichi.

 

3.- Quali sono per noi gli effetti della risurrezione?

 

     Per mezzo di lui rinascono a vita nuova i figli della luce e si aprono ai credenti le porte del regno dei cieli.

     In lui vincitore del peccato e della morte l’universo risorge e si rinnova.

      L’uomo ritorna alle sorgenti della vita.


Per questo mistero, nella pienezza della gioia pasquale,
l’umanità esulta su tutta la terra
e le schiere degli angeli e dei santi 
cantano senza fine l’inno della tua gloria.

© Riproduzione Riservata