La Domenica della Parola non deve finire!

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Mai prima d’ora la Bibbia è stata così accessibile a tutti i cristiani. La troviamo tradotta in centinaia di lingue, in edizioni divulgative e specializzate, disponibile su Internet e nelle applicazioni mobili. Nel Medioevo i Codici Biblici erano un tesoro alla portata di pochissimi.

 

Dopo la Riforma protestante, nonostante l’invenzione della stampa, per secoli tra i cattolici il libero accesso alla Bibbia fu ostacolato.
Come dovremmo essere lieti di avere la Parola di Dio così a portata di mano oggi!

 

Eppure, ci sono ancora cristiani tra noi che non conoscono la Bibbia, che non la aprono mai, che non si sforzano di comprendere e riflettere sulla Parola di Dio che viene proclamata durante la Messa. Spesse volte nel corso dell'omelia, perovocoi presenti domandando loro: "Di che cosa ha trattato lal prima lettura? O il Vangelo?". E mi capita di notare sempre un certo disagio tra i presenti!
 

Coloro che la considerano troppo complicata si sbagliano di grosso.

Non ci vuole molta preparazione, solo curiosità e un po' di fame di Dio.

Certamente Dio è oltre la nostra comprensione umana. Ma, come noi adulti facciamo mutiamo ed esageriamo l’intonazione della nostra voce quando ci rivolgiamo a un bambino che non conosce ancora il significato delle parole, così Dio infinito si è adattato al linguaggio umano per comunicarci la sua presenza e il suo amore.

Sì, nel profondo della Bibbia troviamo “le coccole” che Dio fa verso l'umanità perché noi possiamo conoscerlo secondo le nostre capacità.

 

Quando due persone si innamorano, trascorrono più tempo possibile insieme e dicendosi cose dolci e amorevoli. L'amore implica il desiderio di conoscersi profondamente e di comunicare sentimenti.

Allora, se ami davvero Gesù, come mai non vuoi conoscerlo? Non sei sedotto dalle sue parole e azioni come spiegate nel Vangelo?

 

Non lasciare che il tuo amore per Gesù sia platonico, non amarlo da lontano. Apri il Vangelo e lascia che ti parli direttamente.
La Bibbia è la lettera d’amore che Dio ha scritto per te!

La Sacra Scrittura è un bellissimo canto d'amore che Dio canta a ciascuno di noi.

Dobbiamo ascoltare bene per deliziarci con la sua melodia. Il ritornello di questa canzone dice quanto siamo fortunati, fortunati ad avere sempre Dio al nostro fianco. Quando leggiamo e ascoltiamo con attenzione questa canzone scopriamo testi meravigliosi che alimentano e mantengono viva la nostra speranza.

 

Quando confidiamo in Cristo, riceviamo incoraggiamento e amore che ci travolge, che spezza la nostra fragilità e ci rende forti per andare avanti di fronte alle avversità. Lasciamo che Dio trovi posto nei nostri cuori, illumini le nostre vite e le riempia di significato. Lasciamoci guidare dalla Sua Parola. 

 

Saremo sorpresi di trovare sempre una parola viva alla nostra portata, sia che siamo lettori principiante della Sacra Scrittura o un esperto. Il Vangelo è come una fontana che ci dà l'acqua di cui abbiamo bisogno adesso e continua a scorrere quando abbiamo di nuovo sete.

 

Certamente la Parola di Dio, quando è vicina e familiare, è fonte di gioia e di speranza, soprattutto nei momenti difficili e bui, nei quali sembriamo venir meno. Cristo è la nostra speranza (cfr 1 Tm 1,1).

Incoraggiamoci quindi, a leggere ogni giorno, a casa o in famiglia, un brano biblico.

 

Potremo seguire quattro tappe, quelle della cosiddetta "lectio divina": lettura, meditazione, preghiera e contemplazione.

 

-        La lettura del testo ci porta a chiederci:

cosa dice il testo biblico stesso?

-        Segue la meditazione in cui la domanda è:

cosa ci dice il testo biblico?

-        La preghiera che implica un'altra domanda:

cosa diciamo al Signore in risposta alla sua Parola?

-        La contemplazione, durante la quale ci chiediamo:

quale conversione di cuore e di vita ci chiede il Signore?

 

Oggi può essere un grande giorno per leggere, ascoltare e meditare la Parola di Dio. Ripetiamocelo ogni giorno.

Cari Amici, annunciamo con gioia il Vangelo ai nostri fratelli. Facciamolo con le parole e con la nostra testimonianza di vita.

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