L’analfabetismo della fede delle giovani generazioni

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Un gruppo di giovani universitari - in un itinerario verso la Solennità di Tutti i Santi - mi ha chiesto di riflettere sull’analfabetismo della fede delle giovani generazioni. Lo faccio volentieri anche se, probabilmente, in maniera non compiuta. E procederò per punti per essere più schematico. Vorrà dire che se l’argomento non risulterà esaustivo, ritorneremo sul tema. 

In verità il rapporto dei giovani con la fede non è mai stato così debole. Stando alle ultime rilevazioni Demos Coop, tra gli interessi degli under 30 il trascendente è giudicato fondamentale solo dal 7% dei giovani, rendendo questa generazione la più laica di sempre in Italia. Per la prima volta i livelli di disinteresse sono uguali sia per i ragazzi che per le ragazze. I giovani non credono più in Dio, tanto che la percentuale di ragazzi atei si attesta al 28%, mentre i credenti attivi e convinti viaggiano sul 9,5%. 
 Il resto di difenisce agnostico o indifferente. Ma torniamo al tema.
 
Che cosa si intende per analfabetismo della fede? 

Si riferisce alla mancanza di conoscenza e comprensione degli insegnamenti e dei principi della propria religione. Questo fenomeno può avere diverse cause e implicazioni, e spesso è oggetto di preoccupazione da parte di genitori, educatori e responsabili religiosi.
 
Una domanda che corre spontanea è: quali possono essere alcune cause e conseguenze di questo fenomeno?
Non è certamente cosa facile individuare talune cause dell'analfabetismo della fede tra i giovani, tuttavia alcuni indicatori potrebbero essere di aiuto.
 
1.     Il declino della pratica religiosa.
Molti giovani non partecipano regolarmente alle attività religiose come la messa, il culto o gli approfondimenti di catechismo, riducendo le opportunità di apprendimento.
2.     L’influenza della società secolarizzata
In molte società moderne, i valori e le pratiche religiose sono sempre meno centrali nella vita quotidiana, portando a una vera evaporazione dell'esposizione alla religione.
3.     Una educazione religiosa inadeguata
I programmi di educazione religiosa possono essere insufficienti o non adattati alle esigenze e agli interessi dei giovani, rendendo difficile per loro apprezzare e comprendere la fede.
4.     L’influenza dei media e della tecnologia
L'esposizione costante ai media e alla tecnologia può distrarre i giovani e sostituire il tempo che potrebbero dedicare alla riflessione e alla pratica religiosa.
5.     Mancanza di modelli di ruolo
Se i genitori e gli adulti della comunità cristiana intorno ai giovani non danno importanza alla fede, è meno probabile che i giovani la considerino una parte significativa della loro vita.
 
A questo punto una domanda ancora sorge spontanea:

Quali posso essere le conseguenze dell'analfabetismo della fede nel mondo giovanile?
 
1.     Perdita di identità culturale e spirituale: La fede è spesso parte integrante dell'identità di una persona. La mancanza di conoscenza della propria religione può portare a una perdita di identità culturale e spirituale.
2.     Difficoltà nella gestione delle sfide della vita: La fede può fornire un quadro morale e spirituale per affrontare le sfide della vita. Senza questa guida, i giovani possono trovarsi senza punti di riferimento in momenti difficili.
3.     Riduzione della comunità: Le comunità religiose offrono supporto sociale e un senso di appartenenza. L'analfabetismo della fede può portare all'isolamento e alla perdita di queste reti di supporto.
4.     Superficialità spirituale: Una comprensione superficiale della fede può portare a pratiche religiose vuote e meccaniche, senza un vero significato o comprensione.
 
Strategie per affrontare l'analfabetismo della fede
 
1.     Educazione religiosa coinvolgente: Sviluppare programmi di educazione religiosa che siano rilevanti e coinvolgenti per i giovani, utilizzando metodi didattici innovativi.
2.     Coinvolgimento familiare: Incoraggiare le famiglie a partecipare attivamente alla formazione religiosa dei giovani, creando un ambiente domestico che valorizzi la fede.
3.     Uso positivo della tecnologia: Utilizzare la tecnologia per diffondere insegnamenti religiosi e creare comunità virtuali che possano sostenere e arricchire la fede dei giovani.
4.     Esempi di vita: I leader religiosi e gli adulti dovrebbero vivere la loro fede in modo autentico, fornendo modelli di ruolo positivi per i giovani.
5.     Dialogo intergenerazionale: Promuovere il dialogo tra le generazioni per trasmettere conoscenze, esperienze e valori religiosi, rafforzando il legame tra giovani e comunità di fede.
 
Affrontare l'analfabetismo della fede richiede un impegno congiunto da parte di famiglie, comunità religiose, delle agenzie educative e società nel suo complesso, per garantire che i giovani abbiano l'opportunità di scoprire, comprendere e vivere la loro fede in modo significativo.
 

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