Il tempo dell'Avvento: origine e significato

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1.     Considerazioni previe 

 

  •         L'Avvento è il tempo dell'attesa e della conversione, che comprende le 4 settimane che precedono il Natale, preparandoci alla nascita del Bambino Gesù. È un tempo in cui la liturgia invita a crescere nella speranza e ad accogliere con fede la continua venuta del suo Signore, Cristo Gesù.
  •         L'Avvento è uno dei tempi “forti” della liturgia. Con esso inizia l'Anno Liturgico.
  •        L'Avvento è per eccellenza il tempo della speranza. L'intero popolo di Dio si mette in cammino, attratto da questo mistero: il nostro Dio è il Dio che arriva e ci chiama ad andare incontro a Lui».
  •     L'Avvento inizia con i Vespri della domenica più vicina al 30 novembre e termina prima della vigilia di Natale (24 dicembre). Le domeniche di questo tempo sono 4. I giorni dal 16 al 24 dicembre (la Novena di Natale) tendono a preparare in modo più specifico alle festività natalizie.
  •         L'Avvento ha due periodi ben scanditi: il primo dura fino al 16 dicembre (prima e seconda settimana), incentrato sulla dimensione escatologica, con letture che ci parlano della seconda venuta di Cristo e ci preparano all'incontro finale con Dio, invitandoci svegliarsi e convertirsi. Il secondo periodo va dal 17 al 24 dicembre (terza e quarta settimana),ed è incentrato sulla prima venuta di Gesù, ossia l'Incarnazione del Verbo nella storia dell'umanità. In questo secondo periodo appare chiaramente marcata la presenza della figura della Beata Vergine Maria.

 

2. Origine e significato

 

"Venire" in greco è parousia  e in latino  adventus. La parola latina adventus  (avvento) traduce il termine greco parousia, che in origine significava presenza, arrivo. In ambito religioso designava la potente manifestazione di un Dio ai suoi seguaci, attraverso un miracolo o una cerimonia religiosa.

 

Molto saggiamente la Chiesa ha cristianizzato alcune celebrazioni pagane, sostituendole con una cristiana. Il vero Avvento, la Parusia, la manifestazione di Dio nella nascita del Bambino Gesù avvenne a Betlemme.

Ecco perché la Chiesa primitiva riprende la parola Adventus (Avvento) per designare quel tempo di preparazione alla manifestazione del vero Dio, il Dio vicino agli uomini, che si è incarnato nella nostra storia con la nascita di Gesù nel Betlemme.

 

L'Avvento diventa tra noi il tempo in cui ri-cor-dare (= ri-dare-al-cuore) il Natale, con il quale facciamo memoria della nascita del Bambino Gesù, annunciata dai profeti, ma con lo sguardo rivolto alla sua seconda e definitiva venuta, annunciata da Gesù stesso.

«L'Avvento è un tempo di preparazione al Natale, in cui agli uomini viene ricordata la prima venuta del Figlio di Dio... È un tempo in cui si orientano le menti, attraverso questa memoria e questa attesa della seconda venuta di Cristo, che porterà luogo alla fine dei tempi» (Messale Romano, n. 39)

 

3. Evoluzione storica dell'Avvento.

 

Nell'antichità la Pasqua era l'unica festa annuale, con la quale si attendeva il ritorno glorioso di Nostro Signore, come Egli stesso aveva promesso. Fu solo nel IV secolo che si cominciò a intravedere la nascita di una nuova celebrazione, quella dell'Avvento. 

 

Anche se nel IV secolo non si parla di una celebrazione dell'Avvento propriamente detta, si inizia comunque la preparazione alla Nascita del Signore. Acquisterà progressivamente il significato con cui lo celebriamo nei nostri tempi.

 

Nel VI secolo, quando la liturgia romana assume l'Avvento, già aveva acquisito un parallelo con la Quaresima nella sua durata e nel suo contenuto. Sarà San Gregorio Magno a stabilire a 4 settimane le celebrazioni dell'Avvento a Roma, ma bisognerà attendere il XII secolo perché questo breve uso venga imposto definitivamente. E per differenziare il carattere penitenziale con la Quaresima si stabilì che in Avvento si canti l'Alleluia, pur mantenendo la soppressione del Gloria, come è consuetudine ancora oggi.

 

4. La grazia dell'Avvento

 

È un tempo fatto sacramento: segno efficace della grazia che Dio comunica alla sua Chiesa e della fede con cui la comunità ecclesiale accoglie questo dono sempre nuovo di Dio. La storia della salvezza è sacramentalmente aggiornata.

 

L'Avvento forma un'unità di movimento con il Natale e l'Epifania. Le tre parole significano la stessa cosa: venuta, nascita, manifestazione. Il Dio che ha voluto essere l’Emmanuele, il Dio-con-noi è entrato nella nostra storia duemila anni fa a Betlemme, ma la attualizza sacramentalmente ogni anno in questo tempo forte di sei o sette settimane: dalla prima domenica di Avvento fino alla festa del Battesimo del Signore.

 

Un tempo che è soprattutto di grazia, e allo stesso tempo costituisce una formazione permanente e un approfondimento della vita cristiana nei suoi atteggiamenti fondamentali di fede e di speranza.

 

5. Avvento: tempo mariano

 

Tra i personaggi principali dell'Avvento spicca la figura della Vergine Maria. Lei gli dà quel colore mariano, che continuerà anche durante il Natale e l'Epifania.


Maria di Nazareth, la Madre del Messia, ci insegna ad aspettare e contemplare Gesù fatto uomo per redimere l'umanità. Ella è il miglior simbolo della Chiesa che celebra la venuta di Cristo, il miglior Maestro dell'attesa dell'Avvento, della gioia accogliente del Natale e della manifestazione missionaria dell'Epifania.


Le grandi celebrazioni mariane dell'Avvento: l'Immacolata Concezione (8 dicembre), e la Sacra Famiglia, la Divina Maternità di Maria (1 gennaio), danno a queste settimane un maggiore contenuto mariano.

 

Maria è stata la prima cristiana ad accogliere la salvezza di Dio e con il suo "sì" ha reso possibile il compimento delle promesse dell'Antico Testamento. E l’amore ineffabile con cui la Vergine Madre ha atteso suo Figlio motiva tutti i cristiani a prenderla a modello e a prepararsi, vigilanti nella preghiera e gioiosi nella lode, ad andare incontro al Salvatore che viene.

 

La liturgia ci presenta, però, un felice equilibrio nell'espressione del culto, per evitare che tutto ciò tenda a separare, come avviene in alcune forme di pietà popolare, il culto della Vergine dal suo necessario centro di riferimento, Cristo.

L'Avvento è un tempo particolarmente adatto per venerare la Vergine Maria, Madre del Signore, senza perdere di vista Cristo come centro di riferimento.


6. Avvento: tempo di speranza

 

“Speranza” è la parola che sintetizza lo stato particolare in cui l'uomo attende qualcosa che deve manifestarsi, ma allo stesso tempo viene intravisto e assaporato in anticipo.

 

La Chiesa trasmette costantemente questa speranza ed è chiamata a diventare speranza per se stessa e per il mondo, risvegliando nel cuore dell'uomo l'attrazione per quel mistero in cui Dio arriva e ci chiama ad andare incontro a Lui.

 

La Chiesa è chiamata a donare speranza in mezzo a una storia deludente dell'uomo, immerso nella tristezza del mondo, che dà l'impressione di non sperare più in nulla, proprio perché soffre una crisi di fede e di amore.

 

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