Giubileo della Speranza MMXXV
Il significato del pellegrinaggio giubilare

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 Il pellegrinaggio, la porta santa, le indulgenze, sono i tre pilastri che connotano l’Anno Giubilare. 

Il fenomeno del pellegrinaggio è presente in tutte le culture e religioni fin dall'inizio della civiltà umana. Il bisogno del pellegrinare fonda le sue radici nel cuore dell’uomo. È un fenomeno indissolubilmente legato alla condizione itinerante dell'uomo. 


La nostra vita, come hanno sostenuto numerosi letterati e filosofi mediante il ricorso alla metafora della strada, altro non è che un lungo cammino pieno di colpi di scena e di incroci che intercorre tra la nascita e la morte. Andare è sempre stato importante soprattutto quando si è cercato e si è atteso un incontro con il mistero e con l’invisibile. 


Vi è pertanto una forte componente antropologica nel peregrinare dell’uomo sulla terra. Etimologicamente pellegrinaggio significa “ire per agros”: andare attraverso i campi. Infatti, il pellegrinaggio appartiene a quei gesti e segni cosiddetti naturali che sono patrimonio dell’uomo proteso nella sua insopprimibile inquietudine verso Dio, ad aprirsi all’Assoluto, ossia a quella suprema realtà invisibile e pur sentita che sola lo trascende e lo spiega. 

 

Il pellegrinaggio consiste nel recarsi individualmente o collettivamente a un santuario, o a un luogo particolarmente significativo per la fede per compiervi speciali atti di devozione, sia a scopo di pietà che a scopo votivo o penitenziale e per favorire un’esperienza di vita comunitaria, la crescita delle virtù cristiane e una più ampia conoscenza di Chiesa. 


Per i cristiani poi, il pellegrinare rappresenta un ritorno alle radici della propria fede e puntare in anticipo alla meta che attende ogni uomo alla fine del percorso della vita.


Il pellegrinaggio si configura nella storia come un fenomeno antichissimo e universale iscrivendosi in un filone che va al di la della esperienza di fede del popolo di Dio nell’Antico Testamento. 

Nel mondo biblico il pellegrinaggio era presso il tempio di Gerusalemme. Veniva compiuto in occasione di tre celebrazioni durante l'anno: la principale era la pasqua. 

Del camminare insieme per un obiettivo spirituale, ossia del pellegrinare, Dio nel suo piano di amore, ne ha fatto un gesto salvifico rivelandocene l’intimo significato e l’ultima finalità e facendone la nota caratteristica del suo popolo. 


Abramo padre della nostra fede è il pellegrino-tipo che, chiamato da Dio con tutta la famiglia e i suoi beni, lascia la patria verso una terra a lui ignota.  Sarà ancora un duro e lungo pellegrinaggio a confermare al popolo eletto, sotto la guida di Mosè, la conquista della libertà dopo l’esodo dall’Egitto.


Sarà un amaro e forzato pellegrinare a ricordare a Davide, l’eletto del Signore, la sua condizione di straniero nella sua stessa patria e a far meritare al profeta Elia, impaurito e sfiduciato, quell’incontro con Dio che lo rinnoverà nel coraggio della sua missione. Pellegrini alla ricerca di una patria furono i patriarchi, i giusti, i profeti, e, infine, l’intero popolo dell’antico Israele. 


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