Con i Magi verso l'Epifania: adorare

<< Torna indietro

 

L'uomo contemporaneo è diventato in gran parte atrofizzato e incapace di scoprire Dio.
Non è che sia ateo. È che è diventato "incapace di Dio".

Quando un uomo o una donna cercano di conoscere l’amore sotto le forme degenerate e quando la loro vita è guidata esclusivamente da interessi egoistici di profitto o di guadagno qualcosa nel loro cuore diventa arido.

Molti oggi vivono uno stile di vita che li impoverisce e li travolge. Prematuramente invecchiati, induriti dentro, incapaci di aprirsi a Dio camminano attraverso la vita senza la compagnia di nessuno.
 
Il grande teologo A. Delp, giustiziato dai nazisti, vedeva in questo "indurimento interiore" la più grande minaccia per l'uomo contemporaneo. "Allora l’uomo lascerà di alzare le sue mani verso le stelle. L'incapacità dell'uomo contemporaneo di adorare, di amare, di venerare è causata dall'ambizione e dall'indurimento dell’esistenza".
 
Questa incapacità di adorare Dio si è impossessata di molti credenti che cercano solo un "Dio utile". Sono interessati solo a un Dio che serva il loro progetto privato o i loro programmi socio-politici. Dio è quindi diventato un "articolo di consumo" di cui poter disporre secondo le proprie convenienze e i propri personali interessi.

Ma Dio è un'altra cosa. Dio è Amore infinito e incarnato nella nostra esistenza. E di fronte a questo Dio la prima cosa è l'adorazione, la benedizione, l’azione di grazie.
 
Quando questo si dimentica il cristianesimo corre il pericolo di diventare un gigantesco sforzo di umanizzazione e la Chiesa si tramuta in un'istituzione sempre tesa, sempre sopraffatta, sempre con la consapevolezza di non raggiungere un risultato morale per colui che lotta.

Ma la fede cristiana, prima di tutto, è scoprire la bontà, la tenerezza e la misericordia di Dio, l'esperienza gioiosa che solo Dio salva.
Il gesto dei Magi al Bambino di Betlemme esprime l'atteggiamento primo di ogni credente davanti a Dio.

Dio esiste.
È lì, sullo sfondo della nostra vita.
Siamo accolti da Lui. Non sappiamo dove ci vuole guidare.
Ma possiamo vivere con fiducia davanti al mistero.
Davanti a un Dio che sappiamo che è Amore possiamo solo esprimere la nostra gioia, l'adorazione e il ringraziamento.

E’ stato scritto: quando un cristiano pensa di non essere nemmeno in grado di pregare, dovrebbe almeno esprimere la propria gioia e il proprio grazie a un Dio che è misericordia e amore.


 

© Riproduzione Riservata