Cammino di Quaresima

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Quaresima! Sono quaranta i giorni, durante i quali i cristiani si preparano alla celebrazione della Pasqua del Signore. 
I quaranta giorni di Quaresima ricordano i quarant'anni che il popolo d'Israele percorse il pellegrinaggio attraverso il deserto verso la terra promessa. 
Quaranta furono anche i giorni che Gesù trascorse nel deserto prima di iniziare la sua vita pubblica; lì fu tentato dal demonio che voleva separarlo dalla missione che Dio gli aveva affidato – l'arrivo del Regno di Dio – e dal suo fine – la sua morte e risurrezione affinché chiunque crede in Lui abbia la vita eterna. 
Così Gesù ha inaugurato il nostro esercizio quaresimale; e ci ha insegnato a combattere le tentazioni per camminare con Lui verso la meta: verso la Pasqua in quaranta giorni, che è anticipo della Pasqua definitiva, e della vita eterna, piena e felice.
Come Gesù, anche noi non siamo liberi dalle tentazioni nel nostro cammino verso la meta. La grande tentazione, radice di tutte le altre, è il desiderio di fare a meno di Dio nella nostra vita, di soppiantarlo e costruire la propria esistenza, il mondo e la storia al di fuori di Dio. 
È la tentazione di una libertà totalmente autonoma, che cerca di raggiungere la felicità e l'immortalità contando solo sulle proprie capacità e secondo i propri desideri. In una parola, è la pretesa di volersi salvare senza Dio. 
La storia e il presente ce ne offrono molti esempi: alla fine, nessuno di questi tentativi è riuscito a mantenere le loro promesse di un paradiso in terra. Spesso producono il contrario di quanto promesso: generano schiavitù, ingiustizia, male, spreco, peccato e morte.
Di fronte a ciò, Gesù proclama: “Il tempo è giunto e il regno di Dio è vicino. Convertitevi e credete al Vangelo” (Mc 1,15). In Gesù, Dio si avvicina all'uomo con amore e misericordia; Dio si incarna ed entra nel mondo per portare il peccato, vincere il male e la morte, e dare la vita eterna e la pienezza a tutti coloro che credono e vivono in Lui.
 
Di qui la chiamata di Gesù a credere nel Vangelo, per aprire e convertire le nostre menti e i nostri cuori a Dio, e per dirigere le nostre azioni, pensieri e desideri verso il bene. "Convertitevi e credete al Vangelo"(Mc 1, 15). 
 
Queste parole sono il filo conduttore del cammino quaresimale verso la Pasqua. La conversione chiede un cambiamento di mente, di cuore e di vita: chiede di volgere lo sguardo e il cuore a Dio, di lasciarsi trovare dal suo amore misericordioso e di vivere nell'adesione amorosa a Dio e al Vangelo, di amare Dio e prossimo e tutta la creazione. 
 
Cos'è, dunque, entrare in Quaresima, se non un ritorno alla nostra verità più profonda, tornare al cuore e vedere se è o meno in sintonia con il Dio che ci ama e ci chiama?  Entrare in Quaresima significa, quindi, rinnovare la decisione personale e comunitaria di incontrare Cristo e prepararci a vivere, alla luce della sua Risurrezione, una vita nuova e rinnovata. La luce della Pasqua è il nostro orizzonte. 
 
Questa è la Quaresima: un cammino spirituale di preparazione alla Pasqua in cui ci poniamo davanti a Dio, perché vogliamo rivolgerci a Lui, vogliamo convertirci, rivederlo faccia a faccia, recuperare la nostra verità più profonda di figli e di fratelli, allontanando da noi tutto ciò che lo impedisce.
 
Sì, amici: il cristiano è chiamato a ritornare a Dio con tutto il cuore, non ad accontentarsi di una vita mediocre e tiepida, ma a crescere nell'amicizia con Cristo vivo, nell'incontro personale con Lui.

 

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