Una Chiesa che annunci
che Gesù è il Signore

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La ragion d’essere della Chiesa e la missione comune di tutti i battezzati è annunciare che Gesù è il Signore. Lo Spirito sospinge a questo enorme compito, anche se nel contesto attuale le sfide che ci troviamo a dover affrontare sono diventate enormi. 
 
Non  è difficile notare come con l'irruzione di differenti fenomeni sociali e culturali di vasta portata, come la globalizzazione, la secolarizzazione, la dittatura del relativismo e la quarta rivoluzione tecnologica sia aumentata l'indifferenza religiosa e sia emersa una religiosità individualista lontana dalle confessioni religiose tradizionali. Allo stesso tempo, nel quadro di una società liquida, molte catene di trasmissione naturale della fede sono state spezzate, soprattutto all'interno delle famiglie.
 
Di fronte a questo nuovo paradigma, sebbene il soggetto che comunica il Vangelo e affronta la missione sia il Popolo di Dio nel suo insieme, va ricordato che ogni battezzato è chiamato a realizzarlo nel proprio ambito. Nessun cristiano convinto può essere escluso. La nostra dignità di cristiani lo richiede.  Propagare il Vangelo e proporlo con fatti e parole, suscitare nuovi amici e discepoli di Gesù, non è proselitismo ma profezia.
 
Dire che Gesù è il Signore va oltre la presentazione della vita di Gesù di Nazareth. Significa confessare e proclamare che Gesù è il Figlio di Dio, autore e salvatore della vita. «Se confesserai con la tua bocca che Gesù è il Signore, e crederai con il tuo cuore che Dio lo ha risuscitato dai morti, sarai salvo». (Rm 10,9)
 
I cristiani devono comunicare questa fede tra l'indifferenza religiosa del mondo di oggi, essendo «pronti sempre a rispondere a chiunque vi domandi ragione della speranza che è in voi», come troviamo scritto nella prima lettera di san Pietro.  La stessa lettera indica che «questo sia fatto con dolcezza e rispetto, con una retta coscienza, perché nel momento stesso in cui si parla male di voi rimangano svergognati quelli che malignano sulla vostra buona condotta in Cristo» (1Pietro 3,15-16). 
 
Questa fede e speranza dovrebbero essere rinverdite e rafforzate. Allora anche la nostra umana convivenza diverrà una comunione di fede. I modi che abbiamo per annunciare che Gesù è il Signore, oltre all'annuncio esplicito sotto forma di proposta positiva, sono la testimonianza della vita stessa che è essenziale. Ma è, altresì, molto importante il dialogo con la società e il servizio generoso, gratuito e perseverante.
L'evangelizzazione non è un processo meccanico. È Dio che regala il dono della fede. Ma allo stesso tempo, chiede che tale dono sia accolto e fatto fruttificare al cento per cento.
 

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