Quaresima, tempo di grazia

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Alcune parole evangeliche stanno marcando il tempo liturgico della Quaresima: "Convertiti e credi nel Vangelo". In altre parole: fermati!, rivedi la tua vita alla luce del Vangelo, recupera l'essenziale e riprendi il cammino.

La Quaresima è il tempo che la Chiesa propone per rinnovare la nostra adesione e il nostro incontro personale con Gesù Cristo. La Parola di Dio e le pratiche penitenziali aiutano a riscoprire ciò che è veramente importante nella vita e a ridefinire il nostro schema di valori. È un momento meraviglioso per ricominciare, per lasciare tutto ciò che abbiamo incorporato nella nostra vita e che, non solo non ci aiuta, ma rende difficile il nostro itinerario di vita cristiana.
La Chiesa, soprattutto, in Quaresima propone tre atteggiamenti fondamentali affinché possiamo compiere questo esercizio di trasformazione interiore: la preghiera, il digiuno e l’elemosina.
 
I quaranta giorni della Quaresima, a partire dalla vivida esperienza di Gesù nel deserto, sono un invito a ricercare e trovare momenti di preghiera e di deserto pur in mezzo al rumore del nostro mondo, al fine di riservare spazi per assaporare la Parola di Dio e a essere aperti al dialogo con Lui.
 
Il digiuno aiuterà a riflettere e valutare bene tutto ciò che abbiamo e che ogni giorno usiamo come se fosse caduto dal cielo. Penso a esempio all’acqua che cade dal cielo. Usiamo l'acqua, ma senza sprecarla! E’ una buona forma di digiuno per questa Quaresima. Razionalizziamo questo bene tanto prezioso! Ognuno ritrovi i modi più convenienti: abbreviare il tempo della doccia; chiudere i rubinetti quando non serve; accendere la lavatrice solo a pieno carico, ecc...
E’ un forma di digiuno quella di contenere i conflitti tra fratelli. Che questa Quaresima sia una vera Quaresima di fraternità! Facciamo digiuno da antichi rancori, da divisioni inutili, da incomprensioni  che riempiono di tristezza e di rabbia e lasciano assolutamente svuotati.

Non eliminiamo dalla nostra vita l’elemosina come un atteggiamento di carità che ci avvicina a Gesù Cristo. Siamo generosi con i nostri fratelli più poveri. È positivo che siamo attenti alle persone che hanno bisogno di essere sostenuti materialmente e spiritualmente. Il Beato Antonio Rosmini offre una opportunità rara di elemosina ricordando che esistono tre forme di carità verso il prossimo:
-   la carità temporale, quando viene incontro a quei bisogni materiali del prossimo: soccorrere il povero, curare l’ammalato, proteggere il debole, ecc.
-   la carità intellettuale, quando il bene è luce per le intelligenze: comunicare la verità, insegnare, sciogliere un dubbio, smascherare l’errore, ecc.
-   la carità spirituale, quando accresce nell’anima la vita soprannaturale, amministrare i sacramenti, annunciare il Vangelo, pregare, ecc.
 
Il tempo della Quaresima è un cammino verso la Pasqua che passa attraverso la Passione e la Croce. In questo momento di preparazione siamo invitati a crescere nella vita cristiana. Che cosa significa? Fondamentalmente, significa rinunciare al proprio egoismo e aprirsi all'amore. Rinunciare a vivere per se stessi, donarsi per ritrovarsi, impoverirsi per arricchirsi ...
Anche se può sembrare un paradosso, questo è il cammino della vita cristiana, della gioia cristiana, della vera felicità che è Cristo.
 
Possa questa Quaresima essere un tempo di grazia speciale per tutti noi.
 
 
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