Dalla prima domenica di Avvento
la nuova edizione del Messale
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La pubblicazione della nuova edizione italiana del Messale Romano rappresenta un momento importante per la vita della Chiesa italiana, in quanto se da una parte stimola ad una maggiore consapevolezza del valore cardine della celebrazione eucaristica, dall’altra costituisce l’occasione per il rilancio della pastorale liturgica che non si esaurisce solo nel momento celebrativo ma nel contesto di una visione più ampia, ovvero nell’orizzonte di una pastorale integrata,raccorda la celebrazione liturgica con l’evangelizzazione e con l’intera vita cristiana perché da questa consapevolezza consegue la necessità di rinnovare e approfondire l’impegno per un’azione pastorale che riconosca nell’Eucaristia domenicale il proprio punto di riferimento sorgivo e culminante. La liturgia, infatti, è scuola permanente di formazione attorno al Signore risorto, luogo educativo e rivelativo in cui la fede prende forma e viene trasmessa.
Dopo 36 anni è stato messa a punto una terza edizione del Messale romano che rappresenta il punto di arrivo di un cammino durato quasi 20 anni, un tempo particolarmente ampio per avviare un cammino ecclesiale che coinvolga non sono vescovi ed esperti, ma quanti si confrontano con la quotidiana vita liturgica delle nostre comunità cristiane e il reale rapporto dei credenti con la liturgia.
La struttura del messale e la successione delle sue parti è rimasta sostanzialmente invariata. La scelta compiuta dai nostri vescovi è stata quella di non apportare variazioni alle parti recitate dall’assemblea eccetto quelle davvero necessarie. E’ qui, infatti che si trovano quelle novità già anticipate dalla stampa e che hanno avuto una certa risonanza come la modifica del testo del Padre nostro e quella dell'inizio del Gloria.
Beati gli invitati alla cena dell'Agnello”.
Quello che mi preme sottolineare è che non si riduca tutto a qualche modifica di superficie. Meditandolo, soprattutto parte dei preti, dei diaconi e delle persone più vivine al mondo del mistero liturgico comprenderemo il grande lavoro per aggiustamenti che purificano, rinnovano e conservano l’arte della celebrazione liturgica.
Il libro del Messale non è soltanto uno strumento liturgico, ma un riferimento puntuale e normativo che custodisce la ricchezza della tradizione vivente della Chiesa, il suo desiderio di entrare nel mistero pasquale, di attuarlo nella celebrazione e di tradurlo nella vita. La riconsegna del Messale diventa così un’occasione preziosa di formazione per riscoprire la grazia e la forza del celebrare, il suo linguaggio - fatto di gesti e parole - e il suo essere nutrimento per una piena conversione del cuore.
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Scheda riassuntiva
delle modifiche nelle parole e nei gesti dei fedeli
Come sarà la nuova
PRECE EUCARISTICA II
(in evidenza le variazioni)
Veramente santo sei tu, o Padre, fonte di ogni santità.
Ti preghiamo: santifica questi doni
con la rugiada del tuo Spirito
perché diventino per noi
il Corpo e il Sangue del Signore nostro Gesù Cristo
Egli, consegnandosi volontariamente alla passione,
prese il pane, rese grazie, lo spezzò,
lo diede ai suoi discepoli e disse:
Prendete, e mangiatene tutti:
questo è il mio Corpo
offerto in sacrificio per voi.
Allo stesso modo, dopo aver cenato,
prese il calice, di nuovo ti rese grazie,
lo diede ai suoi discepoli e disse:
Prendete, e bevetene tutti:
questo è il calice del mio Sangue,
per la nuova ed eterna alleanza,
versato per voi e per tutti
in remissione dei peccati.
Fate questo in memoria di me.
Mistero della fede.
Annunciamo la tua morte, Signore,
proclamiamo la tua risurrezione,
nell’attesa della tua venuta.
Celebrando il memoriale della morte e risurrezione del tuo Figlio,
ti offriamo, Padre, il pane della vita e il calice della salvezza,
e ti rendiamo grazie perché ci hai resi degni di stare alla tua presenza
a compiere il servizio sacerdotale.
Ti preghiamo umilmente:
per la comunione al Corpo e al Sangue di Cristo,
lo Spirito Santo ci riunisca in un solo corpo.
Ricordati, Padre, della tua Chiesa diffusa su tutta la terra:
rendila perfetta nell’amore in unione con il nostro papa Francesco,
il nostro vescovo …
i presbiteri e i diaconi.
Ricordati anche dei nostri fratelli e sorelle
che si sono addormentati nella speranza della risurrezione
e, nella tua misericordia, di tutti i defunti:
ammettili alla luce del tuo volto.
Di noi tutti abbi misericordia,
donaci di aver parte alla vita eterna,
insieme con la beata Maria, Vergine e Madre di Dio,
san Giuseppe, suo sposo, gli apostoli,
e tutti i santi che in ogni tempo ti furono graditi,
e in Gesù Cristo tuo Figlio
canteremo la tua lode e la tua gloria.
Per Cristo, con Cristo e in Cristo,
a te, Dio Padre onnipotente,
nell’unità dello Spirito Santo,
ogni onore e gloria per tutti i secoli dei secoli
Amen
RITI DI COMUNIONE
Obbedienti alla parola del Salvatore
e formati al suo divino insegnamento, osiamo dire:
Padre nostro che sei nei cieli,
sia santificato il tuo nome, venga il tuo regno,
sia fatta la tua volontà, come in cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano,
e rimetti a noi i nostri debiti
come anche noi li rimettiamo ai nostri debitori,
e non abbandonarci alla tentazione,
ma liberaci dal male.
Liberaci, o Signore, da tutti i mali,
concedi la pace ai nostri giorni,
e con l’aiuto della tua misericordia
vivremo sempre liberi dal peccato
e sicuri da ogni turbamento,
nell’attesa che si compia la beata speranza
e venga il nostro salvatore Gesù Cristo.
Tuo è il regno, tua la potenza e la gloria nei secoli.
Signore Gesù Cristo,che hai detto ai tuoi apostoli:
«Vi lascio la pace, vi do la mia pace»,
non guardare ai nostri peccati, ma alla fede della tua Chiesa,
e donale unità e pace secondo la tua volontà.
Tu che vivi e regni nei secoli dei secoli.
Amen.
La pace del Signore sia sempre con voi.
E con il tuo spirito.
Scambiatevi il dono della pace.
Il Corpo e il Sangue del Signore nostro Gesù Cristo, uniti in questo calice, siano per noi cibo di vita eterna.
Agnello di Dio, che togli i peccati del mondo, abbi pietà di noi.
Agnello di Dio, che togli i peccati del mondo, abbi pietà di noi.
Agnello di Dio, che togli i peccati del mondo, dona a noi la pace.
Signore Gesù Cristo, Figlio del Dio vivo,
che per volontà del Padre e con l’opera dello Spirito Santo
morendo hai dato la vita al mondo,
per il santo mistero del tuo Corpo e del tuo Sangue
liberami da ogni colpa e da ogni male,
fa’ che sia sempre fedele alla tua legge e non sia mai separato da te.
Ecco l’Agnello di Dio, ecco colui che toglie i peccati del mondo.
Beati gli invitati alla cena dell’Agnello.
O Signore, non sono degno di partecipare alla tua mensa, ma di’ soltanto una parola e io sarò salvato.
(prosegue come sempre)