Maria Assunta in cielo
Anticipazione della risurrezione

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Celebriamo con gioia grande di tutta la Chiesa e l’esultanza dei cuori del popolo fedele la piena di grazia, la benedetta tra tutte le donne, la mediatrice di tutte le grazie, l’invocata da tutti i popoli, la speranza di tutti i pellegrini, la stella del mattino, la donna vestita di sole: Maria Assunta nella gloria del cielo.

Dio non ha voluto che conoscesse la corruzione del sepolcro  Colei che ha generato il Signore della vita.
Il Catechismo della Chiesa Cattolica si esprime così: “L'immacolata Vergine, preservata immune da ogni mac­chia di colpa originale, finito il corso della sua vita terrena, fu assunta alla celeste gloria col suo corpo e con la sua anima, e dal Signore esal­tata come la Regina dell'universo, perché fosse più pienamente confor­mata al Figlio suo, il Signore dei dominanti, il vincitore del peccato e della morte. L’assunzione della santa Vergine è una singolare parteci­pazione alla risurrezione del suo Figlio e un'anticipazione della risurre­zione degli altri cristiani” (CCC 966).
 
La Sacra Scrittura offre un insieme di figure bibliche che si relazionano in maniera profetica a Maria. L’arca dell’alleanza, la dona rivestita d’oro; la donna coronata di dodici stelle e la luna sotto i suoi piedi; la principessa bellissima adorna come una sposa. Queste figure sono riferite a Maria Santissima e ci sono utili in maniera eminente per rendere omaggio alla Madre di Dio, all’Immacolata, alla Corredentrice, alla Madre della Chiesa, alla Donna eucaristica, a Colei che fu assunta in cielo.
 
Di fronte a questa esplosione di immagini si comprende l’esultanza del cuore semplice di un altra donna che saluta Maria di Nazareth, incinta del Figlio di Dio, con le parole splendide: «Benedetta tu fra le donne e benedetto il frutto del tuo grembo! … E beata colei che ha creduto nell’adempimento di ciò che il Signore le ha detto».
 
Questa festa e verità di fede non è solo il trionfo di Maria, la Madre di Gesù. In Lei c’è la Chiesa; in Lei sono presenti  tutti i credenti. Il copro incorruttibile di Maria assunto in cielo, frutto della risurrezione del Figlio Gesù, è la nostra speranza. “Come infatti in Adamo tutti muoiono, così in Cristo tutti riceveranno la vita.”. Ogni uomo, perché persona umana è destinato alla morte. Ma quando questo corpo corruttibile e mortale si rivestirà di immortalità, allora si compirà la parola scritta: «L’ultimo nemico a essere annientato sarà la morte, perché ogni cosa ha posto sotto i suoi piedi».
 
Si comprende l’entusiasmo della comunità cristiana, la gioia suscitata dal vederci in Maria e al tempo stesso sapere che Lei ci precede e intercede per noi.
 
Maria, come la donna del deserto, di cui parla l’Apocalisse, mentre dura la scena di questo mondo ci accompagna e ci protegge fino a quando potremo vedere con i suoi occhi il volto di Dio e condividere la gloria dei santi; quella di cui già gode Maria che vive in cielo accanto al suo diletto Figlio.
 
Allora tutta la terrà canterà: Amen! «Ora si è compiuta la salvezza, la forza e il regno del nostro Dio e la potenza del suo Cristo».

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