Il rito e i simboli del Battesimo per comprendere il sacramento
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Come viene celebrato il sacramento del Battesimo? Dopo la Festa il battesimo di Gesù vale la pena ripensare anche al nostro Battesimo. Il Santo Padre Francesco ha ripetutamente invitato a conoscerere la data del nostro battesimo, e ha auspicato "che sia una data custodita nel cuore per festeggiarla ogni anno".
Ma è, altresì, opportuno conoscere il Rito del Battesimo e il significato degli elemtni che compono questo Rito.
Molti genitori, molti padrini e madrine o testimoni del battesimo giungono alla celebrazione del rito sacramentale senza conoscere il significato dei simboli cui la Chiesa fa ricorso nella amministrazione del sacramento.
E quando i genitori chiedono il battesimo per i figli, la Chiesa ricorda loro che questa richiesta li impegna a “educare i figli nella fede” e a insegnare ad “amare Dio e il prossimo”. Ma quanti genitori sono in grado di svolgere questo impegno educativo cristiano?
Il significato del sacramento del Battesimo appare chiaramente nei riti della sua celebrazione. Seguendo con attenta partecipazione i gesti e le parole di questa celebrazione, i genitori e i padrini posso meglio comprendere le ricchezze che tale sacramento significa e opera in ogni nuovo battezzato. Conoscere i simboli del battesimo vuol dire possedere una chiave per entrare nel mistero celebrato.
1. Il segno della croce. Il primo gesto che accoglie il bambino è proprio il segno di una croce sulla fronte: il sacerdote, i genitori e i padrini tracciano sulla fronte del loro bambino un segno di croce. Viene così impresso un ricordo indelebile, un'appartenenza eterna. «Nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo.» Il rito esprime il sigillo di Cristo su colui che sta per appartenergli e significa la grazia della redenzione che Cristo ci ha acquistato per mezzo della sua croce. La Croce è il segno distintivo dei cristiani.
2. L'annuncio della Parola di Dio illumina con la verità rivelata i genitori, il padrino e la madrina e tutta l'assemblea presente al fine di suscitare la risposta della fede. Infatti il Battesimo è in modo tutto particolare «il sacramento della fede», poiché segna l'ingresso sacramentale nella vita di fede.
3. Litanie dei santi: l’assemblea invoca i Santi affinché siano loro a proteggere il bambino nel cammino che sta cominciando a intraprendere in seno alla Chiesa. Cammino di impegno, di coerenza e di testimonianza di fede, di speranza e di amore.
4. L’ Unzione con l’olio dei catecumeni. L'olio dei catecumeni è essenzialmente l'olio dell'atleta di Cristo. S. Ambrogio dice: “Arrivato al fonte, tu sei stato unto ... come un atleta di Cristo, come se tu stessi per dedicarti a un combattimento in questo mondo”. Il Battesimo libera dal peccato e dal diavolo. Sul battezzando viene pronunciata la preghiera di esorcismo e successivamente viene unto con l'olio dei catecumeni. Quest'olio applicato sul petto è come uno scudo che respinge il demonio e difende la fede.
5. La professione della fede: poiché il bambino è piccolo, e quindi non ha la possibilità e la capacità di rinunciare al potere del male e di professare la propria fede personalmente, saranno i genitori, il padrino e la madrina a farsi garanti della sua fede fino a quando il bambino, divenuto adulto, potrà farlo da solo confermando la fede già professata da altri, mediante il Sacramento della Cresima.
6. L'acqua battesimale viene consacrata mediante una preghiera sia al momento stesso, sia nella Veglia pasquale. La Chiesa chiede a Dio che, per mezzo del suo Figlio, la potenza dello Spirito Santo discenda sull’acqua, in modo che quanti vi saranno battezzati nascano «dall'acqua e dallo Spirito» (Gv 3,5).
7. Il rito essenziale del sacramento: il Battesimo. Significa e opera la morte al peccato e l'ingresso nella vita della Santissima Trinità attraverso la configurazione al mistero pasquale di Cristo. Il Battesimo viene compiuto nel modo più espressivo per mezzo della triplice immersione nell'acqua battesimale. Ma fin dall'antichità può anche essere conferito versando per tre volte l'acqua sul capo del candidato.
8. La formula del battesimo: nella Chiesa latina questa triplice infusione è accompagnata dalle parole del ministro: «N., io ti battezzo nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo».
Nelle liturgie orientali, mentre il catecumeno è rivolto verso l'Oriente, il sacerdote dice: «Il servo di Dio, N., è battezzato nel nome del Padre, e del Figlio, e dello Spirito Santo». E, all'invocazione di ogni Persona della Santissima Trinità, lo immerge nell'acqua e lo risolleva.
9. L'unzione con il sacro crisma, olio profumato consacrato dal Vescovo, significa il dono dello Spirito Santo elargito al nuovo battezzato. L'unzione col crisma è segno del sacerdozio regale del battezzato e della sua aggregazione alla comunità del popolo di Dio. Così prega il sacerdote: "Egli stesso (Dio) ti consacra con il crisma di salvezza perché inserito in Cristo sacerdote, re e profeta sia sempre membro del suo corpo per la vita eterna". Il battezzato è divenuto un cristiano, incorporato a Cristo, che è unto Sacerdote, Profeta e Re. E i cristiani si chiamano «cristiani» perché sono gli unti con il crisma! Partecipano per sempre al sacerdozio profetico e regale di Cristo, proprio in virtù dell’unzione con il crisma.
10. La veste bianca significa che il battezzato è risorto con Cristo. Per esprimere il suo senso vero dovrebbe essere una piccola tunica bianca a ricordo delle tuniche bianche che ricevevano i battezzati a Pasqua nei primi tempi del cristianesimo. La veste battesimale e le parole che accompagnano la sua consegna illustrano il nuovo modo di essere del cristiano. Il ministro esorta: «Sei diventato nuova creatura e ti sei rivestito di Cristo. Questa veste bianca sia segno della tua nuova dignità: aiutato dalle parole e dall’esempio dei tuoi cari, portala senza macchia per la vita eterna».
11. La candela, accesa al cero pasquale che si consegna ai padrini ricorda e dà loro la capacità di far sì che Cristo, che è la luce del mondo, illumini con la fede il bambino attraverso le loro parole, il loro esempio e il loro aiuto. Dice il sacerdote: «Siete diventati luce di Cristo. Camminate sempre come figli della luce…». La fiamma della fede del bambino viene attinta al Cero Pasquale, che rappresenta Cristo. Tale fiamma deve essere continuamente alimentata e questo compito è affidato ai genitori che si devono preoccupare di educare cristianamente il loro bambino. L'impegno dei padrini è molto serio, perché devono fare le veci dei genitori, se è necessario, a livello materiale e spirituali perché i loro figliocci mantengano la fede.
12. Rito dell’Effatà: la parola Effatà, in lingua aramaico, significa "Apriti". «Effatà» è una parola antica che custodisce uno dei doni del battesimo: l'apertura al mistero di Dio. Il sacerdote tocca con il pollice le orecchie e le labbra del battezzato e prega: “Il Signore Gesù, che fece udire i sordi e parlare i muti, ti conceda di ascoltare presto la sua parola, e di professare la tua fede, a lode e gloria di Dio Padre.”
13. Il Padre nostro. Il nuovo battezzato è ora figlio di Dio nel Figlio unigenito. Per questo può pregare la preghiera dei figli di Dio: il Padre nostro.
14. La benedizione solenne conclude la celebrazione del Battesimo. Il sacerdote invoca la benedizione sulla mamma del battezzato, sul papà e su tutta l’assemblea ecclesiale.
Le parole che accompagnano la benedizione sono una consegna fondamentale per tutti:
― Alle mamme: come ora siete riconoscenti per il dono della maternità,
così con i vostri figli vivete sempre in rendimento di grazie.
così con i vostri figli vivete sempre in rendimento di grazie.
― Ai papà: insieme con le vostre spose siate per i figli i primi testimoni della fede, con la parola e con l'esempio.
― Ai fedeli presenti: sempre e dovunque, siate membra vive del popolo di Dio.
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