Il nostro battesimo

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 La domenica seguente la festa dell’Epifania - prima del tempo ordinario – la Chiesa celebra il Battesimo del Signore, una festa che ci fa contemplare la missione di Cristo dagli inizi della sua vita pubblica al compimento dei suoi trent’anni di vita.

 

L’iconografia rappresenta la scena: Gesù è nelle acque del Giordano ed è battezzato da Giovanni, l’ultimo dei profeti, che dopo aver ammesso la sua indegnità (non sono degno di sciogliere il legaccio dei sandali ...) lo presenta come l’annunciatore del Regno.

Mentre Giovanni battezza il Signore, si aprono i cieli e si ode la voce del Padre che rende testimonianza al suo Figlio amato.

 

Benedetto XVI, che inizia il suo libro Gesù di Nazaret proprio con il capitolo dedicato al Battesimo di Gesù, sostiene che il Signore si è messo in fila con i peccatori sulle rive del Giordano per caricarsi sulle spalle il peccato del mondo, e per offrire la sua vita per la redenzione di tutti.

 

Quando Giovanni Paolo II con la Lettera apostolica Rosarium Virginis Mariae ha aggiunto ai misteri del Rosario i misteri della Luce ha proposto come primo proprio il Battesimo di Gesù nel Giordano, con il quale è iniziata la missione pubblica del Signore.

E, al riguardo, ne sottolinea il carattere trinitario: mentre Gesù entra nelle acque la voce del Padre lo proclama Figlio prediletto, e lo Spirito Santo scende su di Lui per investirlo della missione che Lo attende.

 

Anche per noi il battesimo è segno e simbolo di missione. I cristiani, per mezzo del battesimo, sono figli di Dio e sono chiamati all’apostolato, a recare la Buona Notizia di Cristo a tutte le genti, secondo il mandato del Signore risorto: “Andate in tutto il mondo fate miei discepoli tutti gli uomini battezzandoli nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo” (Mt 28,19).

 

Siamo fieri e felici del nostro battesimo!

Facciamo in  modo che si noti – audacemente – che abbiamo ricevuto il battesimo.

Auguriamoci che l’acqua del nostro battesimo “non si asciughi” nel nostro agire quotidiano.

Che le persone che ci conoscono possano dire: questo è un uomo o una donna di fede, una persona che ama Dio e il prossimo come Cristo ha insegnato, che segue le orme di Cristo sulla strada degli uomini.

 

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