Il battesimo del Signore
e il nostro battesimo

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Con la festa del Battesimo del Signore, si conclude il tempo del Natale e dell'Epifania. Lo stesso personaggio biblico che l'ha aperto con il tempo dell'Avvento lo chiude oggi. È la figura di San Giovanni Battista che afferma: «Dietro di me viene colui che è più forte di me e non merito di chinarmi per slacciare il cinturino dei suoi sandali. Ti ho battezzato con l'acqua, ma lui ti battezzerà con lo Spirito Santo». 

Oggi è necessario rendere grazie a Gesù di Nazaret per lo straordinario significato del nostro battesimo.
Il Figlio di Dio si è fatto uomo affinché noi potessimo diventare figli di Dio. 
È nato in modo che possiamo rinascere. 
Ha voluto essere battezzato con il battesimo di Giovanni per aprire per noi la sorgente dell'acqua viva e dello Spirito.

Il nostro battesimo costituisce una "seconda nascita". 
Il battesimo è l'ingresso nella vita cristiana, la vita che Cristo ci dona, ed è il primo passo del cammino dei discepoli del Signore. 
I battezzati vengono liberati dalle tenebre e condotti nello splendore della luce di Dio. 
Nelle acque del battesimo si passa dalla schiavitù del peccato a una nuova vita e a una nuova speranza. 
La nuova fede promuove un'esistenza diversa costruita sul fondamento della carità. 
Gesù Cristo prende il battezzato per mano e lo porta fuori dalla portata della forza di gravità della schiavitù del peccato.

Il giorno del nostro battesimo abbiamo ricevuto un immenso dono. Da quel momento è iniziato un processo di crescita, di grazia dopo grazia che ci permette di restare uniti a Cristo con gesti concreti e scelte coerenti con il Vangelo. Il battesimo segna l'inizio di un viaggio che dura tutta la vita. Il battezzato riceve l'acqua della vita, viene unto con olio segno di salvezza (unzione con il crisma), rivestito di una nuova condizione (veste candida), illuminato da una luce crescente (la candela accesa al Cero pasquale). L'azione del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo compie una profonda trasformazione (il sacramento del battesimo dona il carattere ossia un  sigillo spirituale garanzia della protezione divina. In forza di tale sigillo il cristiano è configurato a Cristo).

Il Catechismo della Chiesa Cattolica al n. 1216 ci presenta un bel testo di san Gregorio Nazianzeno su cosa significhi il sacramento del Battesimo: «è il più bello e magnifico dei doni di Dio […] lo chiamiamo dono, grazia, unzione, illuminazione, veste d'incorruttibilità, bagno di rigenerazione, sigillo e quanto di più prezioso ci sia. Dono, perché viene conferito a chi non contribuisce con nulla; grazia, perché è data anche ai colpevoli; il battesimo, perché il peccato è sepolto nell'acqua; unzione, perché è sacra e reale (tali sono coloro che sono unti); illuminazione, perché è luce splendente; vestiti, perché copre la nostra vergogna; bagno, perché lava; sigillo, perché ci custodisce ed è segno della sovranità di Dio ».

Il Papa emerito Benedetto XV introduce un concetto significativo per specificare il fatto che il battesimo determini un nuovo orientamento nella vita: la fede nel Dio trinitario. E scrive: «Nella Chiesa antica i battezzati erano rivolti a oriente, simbolo di luce, simbolo del nuovo sole della storia, del nuovo sole che sorge, simbolo di Cristo» (Omelia nella Veglia Pasquale , 3 aprile 2010).

In quest'anno, appena iniziato, dovremmo proprio vivere appieno la grazia che un giorno abbiamo ricevuto con il nostro battesimo. 

 

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