Il tempo ordinario
o "tempus per annum"

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Dopo le feste di Pasqua e la Pentecoste, dopo aver celebrato la solennità della Santissima Trinità e del Corpus Domini, il calendario liturgico ci riporta al tempo ordinario. Siamo ormai incamminati a vivere giorno per giorno svincolati dal supporto di eventi festivi straordinari.

Il Tempo Ordinario rappresenta il pellegrinaggio del cristiano verso la meta finale. Questo ci aiuta ad assimilare e meditare i misteri della vita di Gesù attraverso la lettura progressiva e quasi continua che ogni domenica si fa della sua Parola. È per questo che i vangeli del tempo ordinario riprendono volta per volta ciascuno degli Scritti Sinottici per meditare la vita di Cristo e il suo messaggio, alla luce di ciascuno degli evangelisti e nella loro propria prospettiva.

Nello scorrere della vita di ogni giorno il cristiano è invitato a verificare la sua esistenza sulla parola di Dio. Se nella prima parte del Tempo Ordinario ogni battezzato è chiamato a rispondere all'invito del Signore Gesù "Vieni e segui me!", nella seconda parte e a scoprire che cosa vuole Dio da lui.  A ben vedere il tempo per annum è il tempo per eccellenza della sequela e del discepolato, sulle orme di Gesù verso il compimento della storia.
 
Il Tempo Ordinario è così definito non nel senso che si tratti di un tempo di scarsa importanza, ma inteso come il tempo in cui si ricorda la missione ordinaria del Signore. Il Tempo Ordinario ha una sua personalità propria, una specifica valenza liturgica, riferita sempre – come del resto gli altri periodi dell’Anno liturgico – al mistero di Cristo e alla vita della Chiesa.
 
Saper vivere il Tempo Ordinario dimostra la coerenza della fede in quanto diventiamo più consapevoli della grazia della Pentecoste. È il tempo nel quale si dimostra la verità della appartenenza cristiana nel nostro agire di fronti agli eventi imprevisti quotidiani.
 
Il tempo ordinario dell’anno liturgico è favorevole al consolidamento della nostra appartenenza a Gesù. È come una gara sulla lunga distanza. Non si tratta di una maratona, né di un fine settimana, ma della vita stessa nella quale la battaglia e la meta si guadagnano minuto per minuto.
 
A questo scopo è doveroso saper fare costante riferimento agli strumenti che suggerisce la Parola di Dio: vivere la vita della comunità credente, non trascurare la preghiera, essere fedeli alla missione di diffondere il Vangelo come testimoni.
 
Si potrebbe dire che il tempo ordinario è una buona occasione per vivere in modo straordinario l'ordinario, e il modo di farlo è quello di mettere tanto amore in tutto ciò che siamo chiamati a fare ravvivando in modo consapevole la grazia ricevuta nel battesimo.
 
È cosa buona avere un chiaro progetto di vita cristiana per non soggiacere alla immediatezza di ciò che va e viene in ragione dell'impatto emotivo del momento, per non dare risposte estemporanee e attuarle con un po' di incoscienza. Per non perire nel cammino è consigliabile avere riferimenti spirituali di accompagnamento sia mediante l'assidua pratica dei Sacramenti sia mediante la lettura dei testi sacri.
 
Il tempo ordinario dell’anno liturgico è tempo di lavorare e pregare, di vivere la solidarietà concreta e di seguire il consiglio del Vangelo come discepoli di Gesù e far avanzare la presenza di Dio, consapevoli di essere abitati dal dolce Ospite dell'anima.
 
Il tempo ordinario dell’anno liturgico e buona occasione per esercitare la sensibilità solidale verso i bisogni dei più vicini e verso coloro che possono soffrire situazioni estreme.

 

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