Testimoni della Risurrezione
L'apostolo Tommaso

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Stiamo percorrendo i 50 giorni della Pasqua soffermando la nostra riflessione sui fatti della risurrezione per poter accreditare questo misterioso evento e poter esclamare: Cristo è veramente risorto!
Un riferimento importante è costituito dagli autori sacri che hanno dato conto dei fatti riguardanti Gesù di Nazaret morto e risorto; essi sono testimoni credibili di ciò che hanno visto e che hanno messo per iscritto.
Perché qualcosa possa essere dimostrato come veritiero deve essere suffragato e deve poter contare sulla dichiarazione di almeno alcuni testimoni.
 
La Parola di Dio
 
«Otto giorni dopo i discepoli erano di nuovo in casa e c'era con loro anche Tommaso. Venne Gesù, a porte chiuse, stette in mezzo e disse: "Pace a voi!".  Poi disse a Tommaso: "Metti qui il tuo dito e guarda le mie mani; tendi la tua mano e mettila nel mio fianco; e non essere incredulo, ma credente!".  Gli rispose Tommaso: "Mio Signore e mio Dio!".  Gesù gli disse: "Perché mi hai veduto, tu hai creduto; beati quelli che non hanno visto e hanno creduto!" ». (Gv 20, 26-29)
 
Tommaso non era uno di quelli che credono facilmente. Com'era possibile che Tommaso, che da tre anni era discepolo di Gesù con i suoi amici, ora dubitasse di ciò che gli dicevano?
E' pur vero che la storia degli altri dieci apostoli non fu migliore; Anch'essi si erano fatti beffe dei primi accenni della resurrezione, e non credettero alle Scritture che la predissero. No: Tommaso no era diverso per il fatto che il suo dubbio fosse più grande, ma che il suo dolore fosse più grande. 

Tommaso non volle accontentarsi della storia narrata da qualcun altro: voleva la sua. Sì, Tommaso volle inc ontrarsi personalmente e intimamente con Gesù:  sapere che Gesù era vivo, e voleva la sua esperienza. 

Si può immaginare il sorriso di Gesù quando mostrò a Tommaso che i suoi sogni più incredibili si erano effettivamente avverati e, naturalmente, non sorprende che l’apostolo abbia esclamato, pieno di emozione, la più alta e sublime espressione di fede contenuta nei 4 Vangeli: «Mio Signore e mio Dio! ».

Quale deve essere stata la gioia, il sollievo e lo stupore nel vedere che il suo Salvatore era risorto!

Una delle cose meravigliose che impariamo su Gesù in questa storia è che Egli ci incontra dove siamo. Ma non dobbiamo dimenticare che la sua è una delle prime espressioni di riconoscimento di Gesù glorioso, Signore della sua vita e unico Dio da servire. L’aveva incontrato: si era lasciato incontrare. Con enorme devozione compì l'atto di fede più intenso.

Cristo proprio a Tommaso, qualche tempo prima aveva donato la rivelazione più carica di certezza e di indicazioni: «Io sono la via, la verità e la vita» (Gv 14,6).
 
 
Mio Signore e mio Dio,
allontana da me tutto ciò che mi allontana da Te.
Mio Signore e mio Dio,
elargiscimi tutto ciò che mi porta più vicino a Te.
Mio Signore e mio Dio,
liberami da me stesso e concedimi di possedere soltanto Te”.
(San Nicola di Flüe).

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