Imparare ad amare/4
L’importanza del dialogo

<< Torna indietro

 
 
Abbiamo fatto appena un cenno all’importanza della comunicazione nelle relazioni d’amore affermando, senza tema di smentita che “il vero amore si stabilizza solo se v’è dialogo”. Non è esagerato affermare che molti problemi a .livello interpersonale e nel contesto matrimoniale sono spesso dovuti a una comunicazione errata o pressoché assente.
 
Credo che questa riflessione sull' "Imparare l'amore" sarebbe imperdonabilmente lacunosa se non si indulgesse, brevemente, sulla singolarità della comunicazione.
 
Ogni essere umano ha bisogno di comunicare per capire e organizzarsi nella società. La comunicazione interpersonale è essenziale nella vita di tutti i giorni: è il fondamento di tutte le nostre relazioni.

U
na persona comunica non solo attraverso la parola — comunicazione verbale — ma anche attraverso la comunicazione non verbale — ossia il linguaggio del corpo —: il tono della voce, la postura del corpo, i gesti facciali. il modo di vestire. Per questo il dialogo è complesso in quanto copre sfumature diverse. 
L'essenza del dialogo si oppone a quella del monologo.
 
In verità noi comunichiamo costantemente in modo non verbale. È il modo principale in cui comunichiamo con le altre persone. Infatti, sebbene non inviamo messaggi verbali, inviamo continuamente messaggi non verbali. Pertanto, è molto importante capire i messaggi non verbali.
 
Il dialogo è essenziale per mantenere un rapporto stabile. Pertanto, oltre che cercare il più possibile il dialogo, quando si ha una conversazione è conveniente eliminare le distrazioni dell'ambiente. È fondamentale scegliere un posto tranquillo per chiacchierare, spegnere il cellulare e la televisione per concentrare l'attenzione sul dialogo. In caso contrario, la comunicazione tra emittente e destinatario produrrà rumore e interferenze che renderanno difficile il dialogo.
 
Attraverso il dialogo è possibile condividere sogni, emozioni ed esperienze. 
Inoltre, il dialogo  è anche un esercizio necessario per migliorare la fiducia e formare una squadra comune. Grazie, per favore, scusa sono messaggi che alimentano una relazione con il pensiero positivo.

Per praticare un buon dialogo è necessario praticare un ascolto attivo, rispettare i turni di parola, evitare rimproveri e lamentele personali. 
Nel dialogo anche il silenzio ha molto significato perché aiuta a riflettere e pensare.  Più forte è la comunicazione, più forte è il legame perché le due persone si conoscano.
 
La comunicazione interpersonale ha le sue regole:
 
·       L'ascolto attivo che implica il prestare attenzione alla persona che è responsabile della trasmissione delle informazioni per comprendere il messaggio che stiamo ricevendo.
·      L'empatia ci mette nei panni dell'altra persona per capire cosa l'altra persona vuole veramente trasmettere e le sensazioni che prova in quel momento.
·   Il linguaggio del corpo ci permette di mostrare aspetti che le parole stesse non esprimono. Le espressioni, i gesti e le posture sono responsabili della trasmissione del nostro linguaggio del corpo.

 
 
·     Emittente e destinatario (Emittente e Ricevente): sono così definiti i comunicatori, poiché in ogni momento si scambiano i ruoli. Si tratta di due elementi essenziali.

· Messaggio: è costituito dalle informazioni o dai dati che mittente e destinatario si scambiano. L'obiettivo, ovviamente, è che sia facilmente comprensibile per entrambi.

·  Codice: è un insieme di elementi (parola, gesto, immagine) che concretizzano la comunicazione e consentono lo scambio di informazioni.

·  Canale: è il percorso che consente di trasmettere il messaggio. Ovviamente implica una coerenza di comunicazione tra il trasmettitore e il ricevitore al fine della decodificazione dello stesso.

Contesto: è lo “spazio” in cui si svolge l'atto comunicativo. In altre parole, l'insieme delle circostanze che riguardano sia il mittente che il destinatario e condizionano anche l'interpretazione del messaggio.   sia una buona comprensione, che aiuta a capire il messaggio che

Omnia Vincit Amor - L'Amore vince tutto!
 
Avviandoci a conclusione devo lamentare un dispiacere: quello di aver posto l’amore sul tavolo di anatomia per un lavoro di dissezione. Non so se fosse l’unica, ma questa è stata la via che ho preferito per riflettere sull’amore, acquisirne gli elementi fontali, proporre una ipotesi di arte d’amare.
E nonostante ciò omnia vincit amor!  È il primo emistichio del verso 69 dell'Egloga X di Virgilio: Omnia vincit amor: et nos cedamus amori.
 
Il Caravaggio ha chiamato così un suo quadro molto famoso, oggi conservato allo Staatliche Museen di Berlino. Nel dipinto, realizzato fra il 1602 e il 1603, viene rappresentato Cupido sotto forma di un giovane alato a indicare quanto l’amore sia una forza superiore a tutto il resto.
 
Sì, l’amore vince tutto! Un vero e proprio motto sull’ineluttabile e indiscussa potenza dell’amore.
Per questo ritengo sia cosa preziosa imparare l’arte d’amare.
Nella consapevolezza che non è mai troppo tardi.

Sarà una strada difficoltosa, in salita, assai spesso stancante; ma chi saprà arrivare fino alla fine avrà guadagnato qualcosa di assolutamente insuperabile: la capacità di amarsi, di amare, di lasciarsi amare.
 
Nel Cantico dei cantici si trova scritto: «l’amore è più forte della morte» (Ct 8,6).
È ciò che in questo mondo – e al di fuori di esso – ha la forma di una promessa d’immortalità; è ciò che è destinato a vincere su ciò che invece incombe.
 
Per me personalmente, l'amore non smette mai di stupirmi, proprio come le persone.
E giorno per giorno, esperienza per esperienza, persona per persona, circostanza per circostanza, mi rendo conto che non saprò mai tutto dell'amore.
 
Ma mi fa piacere che sia così, perché vuol dire che c'è sempre qualcosa di nuovo da vivere, da sperimentare qualcosa di così meraviglioso e significativo nella vita come lo è l'arte d’amare.

FINE 

 © Riproduzione Riservata