Pentecoste
e la missione della Chiesa

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La Pentecoste consente di fare riferimento alla missione dello Spirito Santo in relazione con la Parola di Dio e la vita della Chiesa.
Lo Spirito viene in aiuto alla nostra debolezza, ed è grazie a lui siamo in grado di comprendere le parole del Signore. Questo è stato promesso da Gesù Cristo alla sua Chiesa.
 
La solennità di Pentecoste è una buona occasione per ricordare che la missione di proclamare la Parola di Dio è un compito di tutti i discepoli di Gesù Cristo, come conseguenza del battesimo ricevuto. Nessun credente in Cristo può sentirsi estraneo a questa responsabilità. Questa coscienza missionaria deve essere ravvivata in ogni famiglia, in ogni parrocchia, in ogni comunità e gruppo ecclesiale. Sono tanti coloro che collaborano in vari modi per l'opera di evangelizzazione e missionaria della Chiesa. Ma il numero dei testimoni e degli annunciatori deve aumentare.
 
Oggi molti teologi pastoralisti e sociologi della religione sostengono che è in rapido, costante aumentato il numero di persone che si definiscono cristiani, ma che vivono al di fuori della fede. Questo aumento è dovuto alla secolarizzazione, al'indifferenza religiosa e alla superficialità della società. Quei battezzati che non si chiedono il significato di esistenza sono facile preda del relativismo e del soggettivismo, poiché dà loro "panico" avere criteri propri ed essere differenti altri.
 
Infatti si prostrano al culto degli idoli del denaro, del piacere e del potere allontanandosi dal vero Dio e dalla Chiesa che li ha generarti alla fede. Purtroppo sono molti i battezzati che si chiudono alla trascendenza e dimenticano il loro servizio e di dedizione al prossimo.
La secolarizzazione ha consentito, inoltre, che alcuni battezzati vivano la loro fede in Dio, senza rinunciare ai criteri del mondo e optino per un arido individualismo religioso, piuttosto che partecipare alle attività evangelizzatrice della comunità cristiana.
Di fronte a questa novità sociale, culturale e religiosa tutto il popolo di Dio è chiamato a lasciarsi invadere dal fuoco della Pentecoste al fine di intraprendere una nuova evangelizzazione e non aspettar a braccia conserte il superare degli ostacoli del secolarismo imperante. Non v’è dubbio:i battezzati corrono sempre più il rischio di abituarsi a vivere la fede e dimenticare che sono stati innestati nella vita di Cristo attraverso il sacramento del Battesimo.

Nessuno si accontenti di vivere una vita cristiana mediocre e di routine!
Si è veri e autentici credenti se ci si lascia evangelizzare e se si accetta di buon grado di essere rinnovati mediante l’incontro personale con Gesù Cristo nella preghiera, nella celebrazione liturgica dei sacramenti, soprattutto della eucarestia e della riconciliazione e nell’esercizio della carità.

Lo Spirito Santo conceda abbondanti frutti spirituali per la Chiesa e per il mondo. Che tutti con convinzione possiamo partecipare sempre più attivamente alla vita della Chiesa, celebrarne la sua fede e assumere quelle responsabilità che ci rendono corresponsabili, protagonisti e artefici della evangelizzazione e del rinnovamento della società.
 

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