Il mese di maggio e la Santa Madre di Dio

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È  il mese di maggio: un mese che il popolo cristiano, almeno nel nostro emisfero, dedica in particolare all'onore della Madre di Dio e "nel quale manifesta con particolare intensità il suo amore e la sua devozione alla Vergine Maria", come il Santo Padre Francesco ha ricordato nella sua lettera del 25 aprile scorso proprio per questa specifica occasione.
 
La tradizione cristiana chiama il mese di maggio "mese dei fiori", non solo perché la natura si veste dei colori di mille fiori differenti, ma soprattutto perché i cristiani  onorano "il mese mariano" con piccoli gesti d’amore: il linguaggio popolare li chiama "fioretti". Sono gesti d’amore semplici, accattivanti, dedicati a Maria, la Madre del Redentore.

Veleggiando ancora sulle ali della nostalgia, ricordo l’impegno serio e convinto dei fioretti mariani. La sera, prima di andare a dormire, scrivevo i fioretti su un foglietto che segretamente e riservatamente riponevo in un’urna che la mia mamma aveva predisposto sigillando con un nastro adesivo una scatola di scarpe. Vi aveva creato una  piccola apertura incidendo in orizzontale il coperchio, ed era diventato per me un rito infilarci i miei bigliettini che descrivevano i fioretti.

Ed era davvero esaltante l’attesa del 31 maggio. In quel giorno davanti a una bella e grande grotta della Madonna posta nel giardino delle Suore, tutti i fanciulli portavano le loro urne: venivano aperte e tutti i bigliettini dei fioretti erano posti su un braciere  per essere bruciati. E tutti noi, con il naso all’insù, scrutavamo dove si sarebbe diretto il fumo. Se fosse salito in verticale i nostri fioretti sarebbero stati graditi, se si fosse disperso in orizzontale  … ahi ahi! I fioretti non sarebbero stati graditi ... Favole pie? Forse! Quel che è certo, era il nostro impegno di offrire alla Madonna i nostri fioretti!


Maggio è, altresì, caratterizzato da feste popolari, pellegrinaggi, visite ai Santuari della Vergine ... Quest'anno, per ragioni ben note, dovremo rinunciare a celebrare il mese di Maria come di consueto.

Le circostanze attuali, tuttavia, non possono comportare un declino o una mitigazione del fervore e della devozione con cui dobbiamo vivere questo mese mariano. Cambierà il modo, ma non dovrà cambiare la sostanza della nostra devozione. Il Papa ricorda che in queste settimane è tradizione pregare il Rosario a casa, come famiglia.

Per il mese di maggio il Santo Padre Francesco ha indirizzato una sua Lettera a tutte le famiglie del mondo auspicando e raccomandando che sia ripresa questa antica tradizione familiare, e ha invitato espressamente a "riscoprire la bellezza di pregare il Rosario a casa durante questo mese di maggio". E ne ha suggerto il modo concreto per farlo: insieme o di persona.
 
Ma qualunque sia la modalità della preghiera, Papa Francesco ha rivelato il "segreto" per farlo: dovrà essere una preghiera fatta con "semplicità"; un'umile preghiera, perché è tipica dei più piccoli, come ha insegnato la stessa Vergine Maria quando apparve a Lourdes a una giovane donna, Bernardette Soubirous, e a Fatima ai tre pastorelli, Giacinta, Francesco e Lucia. La Madonna ha chiesto a tutti loro di pregare la Corona del Santo Rosario contemplando il volto di Cristo "con il cuore di Maria". In questo modo "ci unirà ancora di più come famiglia spirituale e ci aiuterà a superare questa prova".
 
Uniamoci tutti in una intensa preghiera a Maria, non tradizionale, non “disperata”, che acquisirà così tutta la sua forza intercessiva.
Imiteremo, così, la condotta della nascente Chiesa di Pentecoste, quando i discepoli «erano assidui e concordi nella preghiera, insieme con alcune donne e con Maria, la madre di Gesù e con i fratelli di lui» (At 1,14).
 
E lo faremo in comunione con il Papa Francesco il quale, alla fine del Rosario di ogni giorno, ha suggerito di recitare una delle due preghiere alla Vergine che lui stesso ha composto
 
 
Preghiera a Maria, Madre del Divino Amore


 
O Maria,
Tu risplendi sempre nel nostro cammino
come segno di salvezza e di speranza.
Noi ci affidiamo a Te, Salute dei malati,
che presso la croce sei stata associata al dolore di Gesù,
 mantenendo ferma la tua fede.
 
Tu, Salvezza del popolo romano,
 sai di che cosa abbiamo bisogno
e siamo certi che provvederai perché,
come a Cana di Galilea,
possa tornare la gioia e la festa
dopo questo momento di prova.
 
Aiutaci, Madre del Divino Amore,
a conformarci al volere del Padre
e a fare ciò che ci dirà Gesù,
che ha preso su di sé le nostre sofferenze
e si è caricato dei nostri dolori
per condurci, attraverso la croce,
alla gioia della risurrezione.
Amen.
 

Sotto la tua protezione cerchiamo rifugio,

Santa Madre di Dio. 

Non disprezzare le suppliche di noi che siamo nella prova, 

e liberaci da ogni pericolo,

o Vergine gloriosa e benedetta.


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Sotto la tua protezione

cerchiamo rifugio, Santa Madre di Dio

 

Nella presente situazione drammatica,

carica di sofferenze e di angosce che attanagliano il mondo intero,

ricorriamo a Te, Madre di Dio e Madre nostra,

e cerchiamo rifugio sotto la tua protezione.

 

O Vergine Maria, volgi a noi i tuoi occhi misericordiosi

in questa pandemia del coronavirus,

e conforta quanti sono smarriti e piangenti per i loro cari morti,

sepolti a volte in un modo che ferisce l’anima.

Sostieni quanti sono angosciati per le persone ammalate

alle quali, per impedire il contagio, non possono stare vicini.

 

Infondi fiducia in chi è in ansia per il futuro incerto

e per le conseguenze sull’economia e sul lavoro.

Madre di Dio e Madre nostra,

implora per noi da Dio, Padre di misericordia,

che questa dura prova finisca

e che ritorni un orizzonte di speranza e di pace.

 

Come a Cana, intervieni presso il tuo Figlio Divino,

chiedendogli di confortare le famiglie dei malati e delle vittime

e di aprire il loro cuore alla fiducia.

Proteggi i medici, gli infermieri, il personale sanitario,

i volontari che in questo periodo di emergenza

sono in prima linea e mettono la loro vita a rischio

per salvare altre vite.

Accompagna la loro eroica fatica

e dona loro forza, bontà e salute.

Sii accanto a coloro che notte e giorno assistono i malati

e ai sacerdoti che, con sollecitudine pastorale e impegno evangelico,

cercano di aiutare e sostenere tutti.

 

Vergine Santa,

illumina le menti degli uomini e delle donne di scienza,

perché trovino giuste soluzioni per vincere questo virus.

Assisti i Responsabili delle Nazioni,

perché operino con saggezza, sollecitudine e generosità,

soccorrendo quanti mancano del necessario per vivere,

programmando soluzioni sociali ed economiche

con lungimiranza e con spirito di solidarietà.

 

Maria Santissima, tocca le coscienze

perché le ingenti somme usate per accrescere

e perfezionare gli armamenti

siano invece destinate a promuovere adeguati studi

per prevenire simili catastrofi in futuro.

 

Madre amatissima, fa’ crescere nel mondo

 il senso di appartenenza ad un’unica grande famiglia,

nella consapevolezza del legame che tutti unisce,

perché con spirito fraterno e solidale

veniamo in aiuto alle tante povertà e situazioni di miseria.

Incoraggia la fermezza nella fede, la perseveranza nel servire,

la costanza nel pregare.

 

O Maria, Consolatrice degli afflitti,

abbraccia tutti i tuoi figli tribolati e ottieni che Dio

intervenga con la sua mano onnipotente

a liberarci da questa terribile epidemia,

cosicché la vita possa riprendere in serenità il suo corso normale.

 

Ci affidiamo a Te, che risplendi sul nostro cammino

come segno di salvezza e di speranza,

o clemente, o pia, o dolce Vergine Maria.

Amen.

 

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