Dio Trinità amico dell’uomo

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Nel nucleo della fede cristiana in un Dio trinitario è contenuta un'affermazione essenziale. Dio non è un essere tenebroso e impenetrabile, chiuso egoisticamente in se stesso. Dio è amore e solo l'amore. Infatti, i cristiani credono che nel mistero ultimo della realtà che da senso e coerenza a tutto, ci sia solo l'amore.
Gesù non ha scritto nessun trattato su Dio. In nessun momento lo troviamo intento a esporre ai pastori, ai lavoratori della terra e ai pescatori della Galilea un insegnamento su di lui. Per Gesù, Dio non è un concetto, una bella teoria, o una definizione sublime. Dio è il migliore amico dell'uomo.

Gli esegeti sono concordi nel ritenere un dato preciso riferito dai Vangeli: i discepoli che ascoltavano Gesù parlare di Dio e lo hanno visto agire nel suo nome, facevano esperienza di Dio come buona notizia. Ciò che Gesù diceva di Dio era per loro qualcosa di nuovo e di buono. L'esperienza che Gesù comunicava e contagiava era la miglior notizia che potevano ascoltare su Dio. Perché?
 
La prima cosa da comprendere è che Dio è per tutti e di tutti; non solo per quelli che si ritengono degni di presentarsi a lui nel tempio “stando in piedi” (Lc 18,11). Dio non è legato a un luogo sacro. Non appartiene a una religione. Non è di proprietà dei pii pellegrini che salivano a Gerusalemme. Secondo la parola di Gesù, Dio"egli fa sorgere il suo sole sui buoni e cattivi". Dio non esclude o discrimina nessuno. E Gesù invita tutti a fidarsi di lui: "Quando pregate, dite: Padre".
 
Da Gesù i discepoli hanno ha scoperto che Dio non è solo di quanti si avvicinano a lui pieni di meriti. Prima di costoro Dio ascolta coloro che chiedono misericordia perché si sentono peccatori senza speranza. Secondo Gesù, Dio è sempre alla ricerca di coloro che sono smarriti, affaticati e oppressi. Ecco perché si sente amico dei peccatori. Per questo egli dice: “sono venuto a cercare e a salvare ciò che era perduto"(Lc 19,10).
 
I discepoli si sono resi anche conto che Dio non è solo dei saggi e dei sapienti. Gesù ha reso grazie al Padre proprio perché gli piaciuto rivelare ai piccoli le cose che egli ha nascosto ai sapienti e agli intelligenti (cfr. Mt 11,25). Dio sembra avere meno problemi a farsi capire dalla gente semplice piuttosto che dai saccenti che credono di sapere tutto.
 
Ma è stata senza dubbio la vita di Gesù dedicata in nome di Dio ad alleviare le sofferenze dei malati, liberare i posseduti dagli spiriti maligni, riscattare i lebbrosi dalla emarginazione, di offrire il perdono ai peccatori e alle prostitute ... ciò che convinse i discepoli che Gesù ha sperimentato Dio come il miglior amico dell'uomo che cerca solo il bene e si oppone solo al male. I seguaci di Gesù non hanno mai messo in dubbio che il Dio incarnato e rivelato in Gesù Dio è amore e solo amore verso tutti.

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