Amoris lætitia - Capitolo 4°/2
L’amore appassionato frutto della fedeltà

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Il 19 marzo 2016 Papa Francesco ha pubblicato l’Esortazione apostolica “Amoris Laetitia” sulla bellezza e la gioia dell’amore familiare. 325 paragrafi, articolati in nove capitoli. Qui è esposta una sintesi di ogni capitolo del Documento Pontificio, non mancando di suggerire la lettura integrale dell'Esortazione apostolica, fatta con cuore libero e senza precondizioni.

 


Ci occuperemo della terza e quarta sezione del capo IV dell'Esortazione Apostolica post Sinodale di Papa Francesco Amoris Laetitia, che tratta del ruolo centrale dell’amore nel matrimonio. La terza sezione intitolata Amore appassionato ha una certa novità. Tradizionalmente si è parlato delle passioni in un tono negativo: la passione supporrebbe sempre un eccesso, arroganza, mancanza di controllo da parte della ragione. La passione ci farebbe entrare addirittura nel mondo dell'irrazionale, dell’animalesco, della disumanità giacché si tratterebbe di un affetto "disordinato" dell'anima. Qualcosa quindi privo di "logos", di ordine, di ragione poiché è propprio della ragione mettere ordine nelle cose.

Ma sarebbe andare troppo lontano se identificassimo passione con disordine. Con il termine passione si intende una "inclinazione o preferenza molto viva"; quindi diciamo che qualcuno ha una passione per un certo tipo di musica, per la storia, per gli animali, per il proprio paese, la propria famiglia, per Dio.

In questa linea, possiamo dire che il comandamento per eccellenza del cristiano è un amore appassionato: "amare Dio con tutto il cuore, con tutta la mente, con tutte le forze e il prossimo come se stesso". Un amore vivo, intenso, appassionato, caloroso, veemente! In linea di principio un amore che sia appassionato non disdice per nulla! Si parla solo di intensità. Tutto dipenderà dal suo scopo, dal fine e dall’oggetto.
 
Se ami ciò che è buono, allora non c'è nulla di sbagliato in questo amore passionale, purché - questo sì - si rispetti l’ordine degli amori. In ogni caso, ciò che non si adatta all'amore è piuttosto la tiepidezza, la pigrizia, la mancanza di intensità. Così l'amore infinito e senza misura di Dio per gli uomini potrebbe essere descritto come appassionato. Lo stesso amore che i santi hanno avuto e hanno per Dio e per il prossimo. Come ben evidenziato dal testo del profeta Isaia (49, 15)!

Sappiamo che l'amore di una madre per i suoi figli è un amore appassionato. Ebbene, lo Spirito Santo per mezzo del profeta, non esita a dire: "Può una madre dimenticare il bimbo che allatta e non aver compassione del figlio delle sue viscere? Perché anche se si dimenticasse, io (Dio) non mi dimenticherò ".
 
La presenza, poi, della passione, la sua intensità non parla contro il vero amore degli sposi. Per contro, i gesti del corpo, la stessa unione dei corpi richiedono la presenza di un vero, autentico, intenso amore. In caso contrario, è stato ben detto, a quei gesti mancherebbero l’anima e resterebbero privati ​​della loro bellezza interiore. Si comprende ora molto bene quello che dice il Papa nella sua esortazione: " Desideri, sentimenti, emozioni, quello che i classici chiamavano “passioni”, occupano un posto importante nel matrimonio" (143).

L'amore come tendenza e ricerca di unione delle anime che "si esprime" nell’unione dei corpi "presenta sempre segni affettivi basilari: il piacere o il dolore, la gioia o la pena, la tenerezza o il timore" (ibid). Il nemico dell'amore nei rapporti sessuali fra coniugi non è il piacere, ma "solo" il piacere, cioè la ricerca egoistica di sé che dimentica il bene della persona e termina spesso nelle manifestazioni di "violenza e la manipolazione" (153); nella imèosizione e nella mancanza di rispetto, nella sottomissione e umiliazione.

Nell'ultima sezione del capitolo IV dell'Esortazione il Santo Padre Francesco parla della trasformazione dell’amore frutto della fedeltà dei coniugi e della grazia di Dio che fanno sì che l'amore cambi in un "voler bene più profondo" che mantenga “viva ogni giorno la decisione di amare, di appartenersi, di condividere la vita intera e di continuare ad amarsi e perdonarsi” (163). L'intensità del sentimento non definisce, senza ulteriori precisazioni, l’amore appassionato; lo fa, piuttosto, una volontà sempre più forte e sempre più irrevocabile di consegna e di appartenenza all'altro: l'impegno indefettibile di amore fino alla morte.

 

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