«Il vocabolario di papa Francesco»

<< Torna indietro

 

E' nelle librerie del nostro Paese il volume di cui è possibile apprezzare la copertina. Quando ho pensato di comporre questo testo mi sono persuaso di un principio: per parlare di papa Francesco occorre conoscere papa Francesco. E una persona la si conosce per quello che dice, pronti a verificare se essa per prima si comporti nella vita coerentemente con ciò che afferma a parole.

L’intendo del  Vocabolario di papa Francesco ha proprio lo scopo di offrire alle persone che dicono di voler bene a questo Papa il preciso pensiero di papa Francesco perché possa essere messo in pratica. Non si può, infatti, dire di voler bene a qualcuno e poi disattendere quello che suggerisce, gli orientamenti che offre, gli insegnamenti che propone.

E’ bello sentir parlare papa Francesco di misericordia, (egli ha anche indetto un Anno Santo Giubilare sulla Misericordia) ma egli specifica che mentre Dio è Padre e ci attende per darci misericordia, perdono e pace, aggiunge che siamo noi che non cerchiamo di Dio nella vita di ogni giorno. Sono tante le persone che si dicono “ridestate” nel guardare nuovamente con simpatia alla Chiesa. Ma attenzione: papa Francesco offre quotidianamente degli orientamenti di buon cammino che spesso sono esigenti. Seguiamo il Papa anche nella quotidianità della nostra vita? E allora è doveroso essere coerenti. Papa Francesco deve piacere tutto! Sia quando parla del diavolo, sia quando parla della tenerezza e dell’amore di Dio. Sia quando parla dei nonni saggezza e sapienza di un popolo, sia quando ci sospinge ad andare a portare la nostra solidarietà alle periferie. Papa Francesco non si lascia racchiudere in schematismi obsoleti; nessuno potrà mai dire che il Papa sta dalla sua parte, la pensa come lui, la vede come lui … Noi dobbiamo conoscere bene il pensiero e il cuore di papa Francesco e camminare seguendo gli insegnamenti di buon cammino che egli con fascino suadente ma deciso ci sta proponendo.

 

Una massima dei maestri dello spirito affermava, in relazione ai comportamenti eroici dei cristiani: “Imitate colui che lodate!”. E', questa, una delle chiavi perché la "Primavera di Francesco" per "l’effetto Francesco" si traduca in un vero rinnovamento che il Santo Padre propone e predica con l’annuncio del Vangelo della gioia e che, personalmente mette in pratica con il suo esempio. Il Vangelo per essere comunicato nello stile del Vangelo ha bisogno di strumenti che lo facciano risonare nel mondo; e nel caso di papa Francesco il primo strumento è lui stesso.

 

Il volume nasce con il desiderio di avvicinare la gente al pensiero del Papa per conoscere il Papa e il suo pensiero e metterlo in pratica.

Talvolta ho come l’impressione che i mass media usino Papa Francesco, o quanto meno abbiano interesse a far conoscere quello apparentemente più "à la page", quello politicamente corretto. Lo pseudo idillio tra papa Francesco e i media è scattato la sera stessa della elezione quando il cardinale arcivescovo di Buenos Aires eletto Vescovo di Roma è apparso sulla loggia centrale della Basilica Vaticana salutando con uno stentoreo "buonasera". Ho percepito subito che assai probabilmente i media si sarebbero fermati piuttosto alla superficie non presentando, o non presentando sempre il Papa e il suo Magistero, ma privilegiando le frasi a effetto, i gesti popolari, i detti che suscitano più emozione che vero sentimento e partecipazione.

Ancor oggi sembra di assistere a una sorta di “Bergoglio-mania” che non fa piacere neppure al Papa. Nella intervista rilasciata qualche tempo fa a un prestigioso quotidiano italiano lo stesso papa Francesco ha detto: “Non mi piacciono le interpretazioni ideologiche, una certa mitologia di Papa Francesco…”.

 

Di fatto Papa Francesco è conosciuto poco o nulla. Per questo occorre “andare alla fonte” per capire il magistero del Papa e non dimenticarlo troppo in fretta. Ho sempre sostenuto e ho sempre insegnato ai miei studenti che il miglior commento di un testo è la lettura tranquilla e obiettiva dello stesso testo. Questo è il compito che spetta a ciascuno di noi. Solo così si è figli della Chiesa come ci vuole papa Francesco. Questa è la nostra sfida: "Imitate coloro che lodate!”