Avvento: l'attesa e la speranza di Dio

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Per quattro settimane, la Chiesa ci nvita a prepararci spiritualmente, con una sincera e fruttuosa conversione a Dio, per celebrare con il cuore traboccante di gioia la festa della Natività, nella quale i cristiani commemorano la prima venuta del Signore nella carne. Allo stesso tempo, siamo anche invitati a restare in attesa della seconda venuta di Cristo alla fine dei tempi.

Dio, che ha parlato in passato al suo popolo per mezzo dei profeti, in questa fase finale della storia ha voluto parlare a tutti noi attraverso suo Figlio. Dio viene in persona per parlare con noi, per illuminare gli occhi del nostro cuore, per dirci che siamo figli di Dio, per mostrarci la via che conduce alla vita e stabilire un patto con tutti di fraternità e amicizia.

Di fronte a questa condiscendenza di Dio, che desidera condividere la nostra condizione umana per farci partecipi della sua divinità, dovremmo tutti aprire gli occhi della mente e del cuore per ascoltare e accogliere le sue parole d'amore.

Alla luce di questa notizia stupefacente dovremmo chiederci:
  • Crediamo davvero che Dio si  sia fatto uomo per salvarci?
  • Siamo disposti ad aprire le porte dei nostri cuori perché Egli entri nella nostra vita per guidare i nostri passi?
Spesso, corriamo il rischio che questa grande notizia passi inosservata o rimanga nell'ombra. Ci sono così tante e così diverse notizie che ascoltiamo ogni giorno attraverso i vari strumenti del comunicare, che corriamo il rischio di perdere la capacità di discernere l'importante dal secondario, il permanente dal transitorio, il vero dall’inattendibile ...

Talvolta viviamo distratti e con la mente obnubilata da molte cose secondarie che siamo incapaci di scoprire Dio, che nasce ogni giorno, che si fa realmente presente nel nostro mondo e ci parla attraverso i sacramenti, attraverso la sua Parola vita e attraverso molti fratelli hanno bisogno di conforto e di amore.

Inoltre, spesso pretendiamo di giustificare la nostra indifferenza religiosa o la nostra
routine spirituale dicendo che non abbiamo tempo per ascoltare Dio, che vuol parlarci d’amore e di perdono.

Quante scuse troviamo per non affrontare la nostra realtà e non porre la realtà di Dio come fondamento dell'esistenza umana e come pienezza di significato per ogni uomo!

E cosa succede se non ascoltiamo Dio?
Chi non ascolta Dio, non può rispondere al suo amore, rinuncia alla sua salvezza, vive senza la vera speranza e non può pronunciare il suo "sì come fece la Vergine Maria e tanti Santi nel corso della storia.
 
Il tempo liturgico dell'Avvento è stato la speranza amorosa di Dio che viene a noi per offrire la salvezza e la possibilità di partecipare alla vita divina, ma è attesa anche da parte di Dio della nostra offerta e della nostro disponibilità a Lui. Noi attendiamo Dio ed Egli attende noi. In questo modo Dio si dà a noi, e noi, mediante la fede, ci diamo a Lui; gli consegniamo tutto ciò che siamo e abbiamo.

Maria, la Donna dell’Avvento, la Vergine Immacolata ci aiuti a rispondere con generosità e disponibilità a suo Figlio: "
Si compia in me la tua parola".

Che Dio faccia splendere il suo volto su di noi per vivere il desiderio di andare incontro al Cristo che viene.
Così, illuminati dal bagliore della sua luce, cammineremo come figli della luce vincendo e superando le tenebre del peccato.

 

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