L’Avvento nei prefazi della Messa

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Il Prefazio e il Santo sono i primi due elementi della preghiera eucaristica e formano un binomio strettamente collegato ma ben distinto, caratterizzato da un tono iniziale di festosità e di gioia con il coinvolgimento del sacerdote e dell’intera assemblea nella glorificazione celeste. È una preghiera di carattere dossologico, ovvero è un rendimento di grazie a Dio per le meraviglie che ha operato e continua ad operare nella Storia della salvezza. Si conclude con il canto del Santo.

È una preghiera in stile solenne, che il sacerdote che presiede l'Eucarestia recita o canta da solo.

Il Prefazio ha una propria struttura che ne mette in rilievo il valore di preghiera solenne. Sempre preceduto, nelle liturgie orientali e occidentali, dal dialogo tra sacerdote e popolo, il celebrante, a nome di tutto il popolo santo, glorifica Dio Padre e rende grazie per tutta l’opera della Salvezza o per qualche aspetto particolare a seconda delle varianti del giorno, della festa o del tempo liturgico.

Il significato del termine “prefazio” equivale a «preghiera solenne proclamata davanti alla comunità». Vi risuona il mistero della celebrazione e si precisa l’atteggiamento fondamentale di fronte a Dio.

La lettura e la meditazione dei 4 prefazi del tempo d’Avvento ci aiutano a comprendere la splendida identità di questo “tempo forte” dell’Anno liturgico, dei suoi segni, dei suoi simboli, la prassi e i principali protagonisti, come Maria, la Madre di Gesù. Il tutto in intima unità con la Natività alla quale i prefazi ci orientano. Come vedremo, il contenuto può essere generalmente suddiviso in due grandi temi.

I prefazi I e I/A si proclamano dalla prima domenica d’Avvento fino al 16 dicembre. Essi prediligono il carattere escatologico di questo tempo. Altri temi sono:
─      il compimento delle promesse realizzato da Cristo al suo primo avvento,
─      il giudizio finale e il manifestarsi della piena signoria di Cristo come «giudice e signore della storia»,
─      la nuova creazione e la testimonianza cristiana nel tempo come attestazione della «beata speranza del suo regno».

I prefazi II e II/A sottolineano l’immediata preparazione alla Natività e propongono, quali modelli, i profeti, la vergine Madre che «l’attese e lo portò in grembo con ineffabile amore». Giovanni Battista che «lo indicò presente nel mondo».
La Liturgia dell’Avvento dedica una particolare presenza della Vergine nella eucarestia dei giorni 17-24 dicembre.
Si può ben dire che il prefazio II/A è un rendimento di grazie a Dio per le meraviglie operate in Maria, nuova Eva.
Ma meditiamo i testi letterali.

 1. Memoria della prima venuta del Signore:
   “Al suo primo avvento nell’umiltà della nostra natura umana 
egli portò a compimento la promessa antica, e ci aprì la via dell’eterna salvezza.”. (I°)
─   “Egli fu annunziato da tutti i Profeti; la Vergine Madre l’attese e lo portò in grembo con ineffabile amore”. (II°)
 
 2. Il Signore viene incontro a ogni uomo:
 ─ "Ora egli viene incontro a noi in ogni uomo e in ogni tempo, perché lo accogliamo nella fede e testimoniamo nell’amore la beata speranza del suo regno(I°/A)
 
 3.- Attesa e preparazione della sua venuta ultima e definitiva
  Verrà di nuovo nello splendore della gloria,  e ci chiamerà a possedere il regno promesso  che ora osiamo sperare vigilanti nell’attesa. (I°)
   “Tu ci hai nascosto il girono e l’ora, in cui il Cristo tuo Figlio, Signore e giudice della storia, apparirà sulle nubi del cielo rivestito di potenza e splendore. In quel giorno tremendo e glorioso passerà il mondo presente e sorgeranno cieli nuovi e terra nuova (I°/A)
 
4. Atteggiamenti d’Avvento
      “Vigilante attesa”
─      “Prepararci nella gioia”
─      “Vigilanti nella preghiera ed esultanti nella lode”
─      “Ricevere il Signore nella fede, testimoniarlo nell’amore, sperare con fiducia nel suo regno”
 
 5. La Vergine Maria, modello e donna dell’Avvento
Egli fu annunziato da tutti i profeti, la Vergine Madre l’attese e lo portò in grembo con ineffabile amore, Giovanni proclamò la sua venuta e lo indicò presente nel mondo”. (II°)
─  “Dall’antico avversario venne la rovina, dal grembo verginale della figlia di Sion è germinato colui che ci nutre con il pane degli angeli ed è scaturita per tutto il genere umano la salvezza e la pace.
La grazia che Eva ci tolse ci è ridonata in Maria.
In lei, madre di tutti gli uomini, la maternità, redenta dal peccato e dalla morte, si apre al dono della vita nuova.
     Dove abbondò la colpa, sovrabbonda la tua misericordia in Cristo nostro salvatore”. (II°/A)

6. I doni che il Signore che viene ci donerà
      “Il pane degli angeli”
─      “La salvezza e la pace”
─      “La grazia ritrovata”
─      “Il dono della vita nuova”
─      “L’abbondanza della misericordia”
 
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