Il sorriso e il Bambino

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Sicuramente molti di noi ricordano la famosa egloga IV del poeta latino Virgilio: “Comincia, piccolo bambino, a riconoscere tua madre dal sorriso: “Incipe, parve puer, risu cognoscere matrem”. Alcuni preferiscono tradurre quel verso così: “Comincia piccolo bambino a dimostrare con il tuo sorriso di riconoscere tua madre”. Entrambe le versioni sono suggestive.

In una delle sue recenti catechesi del mercoledì (7 dicembre 2016), Papa Francesco ha fatto riferimento a questa immagine molto suggestiva e inquietante: il sorriso. “Quando noi siamo nel buio, nelle difficoltà non viene il sorriso, ed è proprio la speranza che ci insegna a sorridere per trovare quella strada che conduce a Dio. Una delle prime cose che accadano alle persone che si staccano da Dio è che sono persone senza sorriso. Forse sono capaci di fare una grande risata, ne fanno una dietro l’altra, una battuta, una risata … ma manca il sorriso! Il sorriso lo dà soltanto la speranza: è il sorriso della speranza di trovare Dio”.

Non è un caso il riferimento a Dio che deve essere la fonte della nostra gioia. Quindi il Papa invita a riflettere sul nostro rapporto personale con Dio: "Una delle prime cose che accadano alle persone che si staccano da Dio è che sono persone senza sorriso". Quando manca la fede non bastano le battute né le risate. Manca anche il sorriso della speranza di incontrare Dio.
 
Ma nel suo discorso Papa Francesco ha anche evocato anche un'altra immagine che non potrà mai essere dimenticata: quella del piccolo bambino che suscita sempre il nostro sorriso e che lentamente impara anche lui a sorridere. Chissà se la nostra difficoltà a sorridere non abbia la sua causa nella resistenza da parte della nostra società ad accettare il dono dei figli!
Secondo Papa Francesco "Quando noi ci troviamo davanti a un bambino, forse possiamo avere tanti problemi e tante difficoltà, ma ci viene da dentro il sorriso, perché ci troviamo davanti alla speranza: un bambino è una speranza! E così dobbiamo saper vedere nella vita il cammino della speranza che ci porta a trovare Dio, Dio che si è fatto Bambino per noi. E ci farà sorridere, ci darà tutto! "
 
Durante i giorni in cui ci avviciniamo al Natale le città di mezzo mondo sono decorate e illuminate come mai prima. Lo spettacolo è seducente, anche se in alcune parti si evita accuratamente ogni riferimento alla fede cristiana. Tuttavia, le persone sembrano disporsi a celebrare una grande festa. Tutto sembra straordinario.

Ebbene, la celebrazione del Natale ci invita a ritagliarci un momento di silenzio dentro di noi e attorno a noi per chiederci come viviamo questa esperienza fondamentale della vita cristiana. E soprattutto ci invita ad avvicinarci a Gesù Bambino che è nasce per noi e per la nostra salvezza.