Gesù Cristo Re dell’Universo

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La festa di Gesù Cristo Re dell’Universo, che si celebra nell’ultima domenica dell’anno liturgico e prima di riprendere il nuovo anno con la prima domenica di Avvento, costituisce il coronamento delle feste della Chiesa, orientando e centrando l’attenzione del cristiano su Gesù redentore e Salvatore dell’uomo, che siede nella gloria alla destra del Padre, Re dei re e Signore dei signori.

La solennità di Cristo Re venne istituita da Papa Pio XI nel 1925, in un tempo storico contrassegnato da dittature e tirannie. Scrisse il Papa nella Lettera Enciclica Quas Primas: “Perché più abbondanti siano i desiderati frutti e durino più stabilmente nella società umana, è necessario che venga divulgata la cognizione della regale dignità di nostro Signore quanto più è possibile. Al quale scopo Ci sembra che nessun'altra cosa possa maggiormente giovare quanto l'istituzione di una festa particolare e propria di Cristo Re …. Pertanto, con la Nostra apostolica autorità istituiamo la festa di nostro Signore Gesù Cristo Re, stabilendo che sia celebrata in tutte le parti della terra …”.
 
Cristo è il centro del cosmo e della storia (RH 1; cf. GS 10).
La storia si conta “prima” di Cristo e “dopo” Cristo, poiché l’evento della Incarnazione redentrice del Figlio di Dio ha marcato un prima e un dopo di questo eventi. E Cristo Gesù è il termine della storia umana poiché il Lui tutto sarà ricapitolato e a Lui confluiranno tutti i cammini della storia.

Per comprendere meglio questa festa occorrerebbe ripercorrere la pedagogia dell’anno liturgico, giacché il calendario cristiano presenta e propone i misteri centrali della nostra fede: dalla nascita di Gesù fino alla Sua risurrezione e ascensione al cielo, passando attraverso la predicazione durante la vita pubblica del Signore, i miracoli compiuti, gli insegnamenti che Egli ci ha lasciato.

La solennità di Cristo Re indica che Gesù  il Figlio di Dio é:
─   il Re e Signore della Storia;
─  un Re vicino a ognuno di noi;
─  un Re che si fa amico, fratello, padre, sposo di ogni anima che cerca consolazione, perdono, amicizia, amore.
 
Gesù Cristo è Re e Signore perché
─   come Figlio di Dio, in Lui e per Lui sono state create tutte le cose: quelle del cielo e quelle della terra;
─   in Lui si fonda l’Universo e tutto sarà ricapitolato in Lui: cioè, tutto sarà consumato e concluso in Cristo;
─   la creazione stessa geme e soffre fino ad oggi nelle doglie del parto attendendo la sua consumazione, quando tutto sarà posto ai piedi del suo Signore e anche l’ultimo nemico - la morte – sarà annientato, giacché è già stata vinta dalla morte e risurrezione del Signore.
 
Proprio la morte e risurrezione di Gesù Cristo costituiscono altro titolo della sua regalità e signoria, poiché ci ha riscattati, ci ha acquistati al prezzo del suo sangue dando inizio alla sua vittoria che un giorno sarà definitiva.

Per queste ragioni Cristo Gesù è re!
Egli stesso lo afferma davanti a Pilato anche se aggiunge che il suo regno non è di questo mondo. Non perché non è chiamato a regnare anche su questo mondo, ma poiché Egli fonda la sua regalità non dove la fondano i re della terra.

Questi sono re per dinastia familiare, per conquista o per usurpazione; Gesù Cristo è re perché è Figlio di Dio e poiché, offrendo la sua vita, ci ha riscattati per Lui. Siamo suoi e il Suo regno non è di questo mondo perché non fonda sul potere, sul danaro, sulla tirannia, ma è un regno di libertà, la libertà dei figli di Dio; regno eterno e universale: di verità e di vita, regno di santità e di grazia, regno di amore, di giustizia e di pace.

Dobbiamo rendere grazie a Dio poiché per la sua infinita bontà ci ha chiamati ad appartenere al Regno del Suo Figlio che noi proclamiamo nostro Re e Signore, che amiamo e obbediamo nella ferma speranza e nella gioia anticipata della eterna beatitudine.

L’appartenenza al Regno di Dio e il riconoscimento della sua sovranità su di noi e sull’Universo ci obbliga a lavorare per l’estensione di questo Regno, della sovranità di Dio e di Cristo poiché Egli sia conosciuto e riconosciuto come Re e Signore e l’umanità intera si costituisca come una sola famiglia che ha come Padre il Padre di Gesù Cristo e in solo corpo che ha come Capo Cristo Gesù nostro Dio e Signore e Re dell’universo.

 
Vi è un paragrafo nella Dichiarazione Dominus Iesus circa l'unicità e l'universalità salvifica di Gesù Cristo e della Chiesa che merita davvero essere riproposta in questa solennità di Cristo Re: “deve essere fermamente creduta, come dato perenne della fede della Chiesa, la verità di Gesù Cristo, Figlio di Dio, Signore e unico salvatore, che nel suo evento di incarnazione, morte e risurrezione ha portato a compimento la storia della salvezza, che ha in lui la sua pienezza e il suo centro”. (13)

 

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