Verso l’Avvento

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Fra qualche giorno si concluderà l'anno liturgico; domenica prossima inizierà il tempo dell'Avvento.
L'anno liturgico è come un prezioso reportage che racconta una storia: la storia d'amore vissuta tra Dio e l'uomo. Un reportage per celebrare e vivere questa storia d'amore. Una storia che inizia con la creazione del mondo da parte di Dio e narra la bontà di Dio che si riversa nel corso del tempo attraverso relazioni continue tra l'umano e il divino, che si concluderà con la nuova creazione, quella dell'uomo nuovo, e che celebra due eventi particolarmente significativi: l'Incarnazione e la Resurrezione.
 
Vivere l’Anno Liturgico sembra quasi di leggere una lettera di Dio scritta lungo i secoli alle sue creature. Questa lettera di Dio, questo mistero divino è tanto vivo che fa scoprire il cuore vibrante di profondo amore di un Dio che invita tutti coloro che celebrano questo tempo liturgico a incorporarsi in un cammino di vita e di amore. È una storia che Dio vuole vivere con ciascuna delle sue creature e tutta l'umanità.

All'inizio di questo tempo di Avvento torniamo a celebrare il mistero stesso di un anno fa; ma tutti gli esseri umani stanno vivendo problemi differenti con nuove varianti. Per questo Dio si accosta a ogni sua creatura con uno sguardo nuovo. Dio vuole suscitare emozioni nuove nella nostra vita; sì, proprio in questa vita umana nella quale ha ancora troppa forza e violenza la notte: il dolore, la morte, la violenza, la mancanza di fede, di speranza, le difficoltà di vivere l’amore ...

In questo contesto la Parola di Dio, anche nel silenzio della notte, accende una luce vera che "non si spegne". E in effetti, questo tempo di Avvento, come ciascuno dei tempi dell'anno liturgico, è il momento di mettere la nostra notte sotto la luce purificatrice della Parola.
Ascoltare la Parola, celebrare l'Eucaristia almeno ogni domenica e feste comandate per essere incorporati nel mistero dell’amore divino. Così la nostra notte, la nostra oscurità, le nostre debolezze potranno trovare conforto e sollievo dalla luce della Parola, e dai suggerimenti e inviti del Mistero dell'amore di Dio.
 
Dalla Parola delle domeniche di Avvento avremo chiari orientami di buon cammino che indicheranno l’itinerario per una vita buona; ascolteremo una Parola che saprà offrire la sua saggezza incarnata in alcuni personaggi che hanno offerto un esempio unico e raro di fronte al mistero di Dio: Isaia, Giovanni Battista, la Madonna Santissima.

Sarà annunciata una Parola che assicura ogni uomo che Dio mantiene la sua promessa, una promessa, il cui adempimento è la presenza della giustizia e del diritto, e che si compirà oggi nella vita di tutti i suoi figli. Una Parola che assicura la grazia e la pace di Dio e che chiama ad ascoltarla per custodirla nel cuore, e manifestarla nella vita come luce che mai si spegne. Una Parola che interpella e sfida ogni coscienza perché sia accolta, difesa e diffusa la verità.

E, soprattutto, alle soglie del nuovo anno liturgico, già possiamo contemplare un Dio compassionevole e umano, che chiama ad ascoltarlo e a entrare nel suo mistero di amore.
 
Emozionante! Quale Dio è come il nostro Dio?
Auguriamoci reciprocamente una celebrazione felice e impegnata del tempo di Avvento e un felice Anno liturgico.
 
 

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