Sacro Cuore di Gesù: misericordia del Padre

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Il Cuore di Cristo è il Cuore della Misericordia del Padre. Un cuore di misericordia è il cuore di Cristo. Il cuore di Cristo è un cuore che palpita, un cuore paziente, un cuore che ama, che perdona, che conosce e accoglie sempre. È un cuore che piange, che accompagna, che guarda, che combatte, che salva, che mostra la sua ferita, un cuore sempre solidale con le ferite degli altri. Un cuore che guarisce e nelle cui cicatrici ci sono tutte le nostre cicatrici del corpo e dell’anima. È il cuore di Cristo, il cuore del Vangelo, il cuore della misericordia. "Venite a me, voi tutti che siete affaticati e oppressi, e io vi darò riposo … Imparate da me, che sono mite e umile di cuore, e troverete ristoro per le vostre anime” (Mt 11,28-29)
 
Ma cos'è questa devozione al Sacro Cuore? Quali sono le sue radici e il suo significato biblico e teologico?
 
Origini storiche di questo culto
 
La devozione al Sacro Cuore di Gesù si nasce in Francia, a Paray Le Monial, dopo una serie di visioni che ha avuto Santa Margherita Maria Alacoque, in cui Cristo le ha chiesto di attivarsi per l'istituzione di una festa in onore del Sacro Cuore. Queste apparizioni avvennero tra il 1673 e il 1675.
Nello stesso periodo della seconda metà del diciassettesimo secolo, il santo francese, San Giovanni Eudes, aveva scritto il primo ufficio liturgico di questa festa, che fu stabilita come peculiarità della Chiesa francese nel 1672.
Un secolo dopo, nel 1765, la Santa Sede autorizzò i vescovi polacchi e l'arciconfraternita romana del Sacro Cuore a celebrare questa festa. Ma non si dovette attendere il 1856, quando il Papa Pio IX stabilì il culto universale di questa festa, estendendola a tutta la Chiesa cattolica.
 
Il culto e la devozione al Sacro Cuore di Gesù sarebbero così diventati nella seconda parte del XIX secolo e all'inizio del XX secolo una delle caratteristiche più feconde di religiosità e pietà di tutti i membri della Chiesa, Pastori e fedeli. Se si esamini nano le biografie dei santi, dei beati e dei fondatori del tempo citato, dell'arte e della letteratura di quel tempo, si potranno ravvisare e ritrovare prove evidenti e belle di questa singolare devozione.
 
Senso e natura
 
Ma domandiamoci: qual è il significato e il senso di questa devozione? La devozione al Cuore di Gesù non è certamente il culto di una parte anatomica del suo copro; è il culto e la devozione a Gesù stesso, all'intera persona di Gesù Cristo. Infatti, nell'iconografia di questa devozione non si è mai permesso di mostrare solo il cuore. Deve sempre essere rappresentato Cristo nella sua completa umanità; lui è l'oggetto della nostra adorazione e a lui si rivolge la nostra preghiera: "Venite, adoriamo il cuore di Gesù, ferito per amor nostro".
 
Quindi, la devozione al Cuore di Gesù è il cuore stesso del culto a Gesù Cristo come espressione dell'amore di Dio e costituisce oggi e sempre uno splendido modo di vivere la pietà cristiana. La devozione al Sacro Cuore di Gesù è la quintessenza del Vangelo e del piano di salvezza di Dio. Parlare del cuore di Gesù è parlare della umanità di Colui che "ci ha amato con cuore d'uomo". Parlare del cuore del cuore di Gesù significa, dunque, parlare dell'amore di Dio per gli uomini. «Ti ho amato con amore eterno». «Dio ha tanto amato il mondo da dare il suo Figlio unigenito, perché chiunque crede in lui non muoia, ma abbia la vita eterna» (Gv 3,16).

 

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