Pregare per l'unità dei cristiani

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Ogni anno dal 18 al 25 gennaio celebriamo l’ottavario di preghiere, chiedendo al Signore il dono dell'unità dei cristiani. Siamo invitati questa settimana a intensificare la nostra preghiera per realizzare il desiderio di Cristo che tutti coloro che credono in Lui vivano in comunione e unità. Preghiera per l'unità che dobbiamo estendere durante tutto l'anno.
 
Il tema di quest'anno ci invita a rimanere in Cristo, cioè a vivere uniti a Lui per portare frutto. Il cristiano è sempre consapevole che non possiamo portare frutto da soli. Non possiamo portare frutto senza la vite. Ciò che produce frutto è la linfa, ossia la vita di Gesù che scorre in noi. 
Rimanere nell'amore di Gesù, rimanere tralcio unito alla vite, è ciò che fa scorrere la sua vita in noi.
 
Nell'imponente preghiera del 27 marzo 2020, in una piazza San Pietro deserta e buia, Papa Francesco ci ha detto che, in quest'ora tempestosa, dobbiamo ricordare che siamo tutti sulla stessa barca. Se questa coscienza è valida per tutta l'umanità, è particolarmente impegnativa per la comunità di tutti i cristiani.
 
Successivamente, il 2 ottobre 2020, il Papa ha firmato la sua lettera enciclica  Fratelli tutti  presso la tomba di San Francesco d'Assisi. Al numero 280 della medesima Lettera il Santo Padre ci ha esortato a chiedere a Dio «di rafforzare l’unità nella Chiesa, unità arricchita da diversità che si riconciliano per l’azione dello Spirito Santo». Sia nei momenti di calma che in quelli di turbolenza, formiamo un corpo unico, in cui ognuno può dare il proprio contributo.
 
Il Papa si riferiva certamente ai fedeli della Chiesa cattolica. Ma subito dopo ha teso lo sguardo verso un orizzonte più ampio e ha ricordato che «È urgente inoltre continuare a dare testimonianza di un cammino di incontro tra le diverse confessioni cristiane» (280).  
 
Dopo aver evocato il desiderio espresso da Gesù Cristo nella preghiera elevata al Padre suo al termine dell’ultima cena che «tutti siano una sola cosa» (Gv 17,21), Papa Francesco ha sfidato tutte le comunità che fanno riferimento all'insegnamento e all'esempio del Maestro, e ha scritto: « Ascoltando il suo invito, riconosciamo con dolore che al processo di globalizzazione manca ancora il contributo profetico e spirituale dell’unità tra tutti i cristiani» (280).
 
Siamo, purtroppo, consapevoli di questa mancanza di unità. 
Sappiamo che l'obiettivo è difficile. 
Ma non possiamo abbandonare un'impresa che è una precisa consegna. 
Così, «pur essendo ancora in cammino verso la piena comunione, abbiamo sin d’ora il dovere di offrire una testimonianza comune all’amore di Dio verso tutti, collaborando nel servizio all’umanità».
 
È opportuno ricordare questo messaggio durante l'ottavario di preghiera per l'unione di tutti i cristiani. E considerare quali passi possiamo fare, come individui e come comunità, per incamminarci decisamente verso codesto obiettivo tanto agognato.
 
Facciamo nostra, in questi giorni, la preghiera che ci viene proposta per questa Settimana di preghiera per l'unità dei cristiani.
 
«Signore, sei il vignaiolo che ci cura con amore.
Ci chiami per vedere la bellezza che è in ogni tralcio attaccato alla vite
e la bellezza di ogni persona.
Ma spesso noi, Signore, temiamo la differenza,
ci concentriamo su noi stessi, la
nostra fiducia in te svanisce
e l'inimicizia aumenta tra di noi.
Vieni Signore e volgi i nostri cuori a te.
Donaci di vivere del tuo perdono
per camminare insieme lodando il tuo nome».
 
 

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