Pentecoste - Spirito d’amore

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Con la domenica di Pentecoste termina il tempo di Pasqua. L’evento è descritto negli Atti degli Apostoli. Li apostoli spaventati erano chiusi nel cenacolo per paura dei giudei. Pregavano con Maria, la Madre del Signore e con alcune donne. Finché si verificò l’evento promesso: la venuta (letteralmente l’abbattimento) dello Spirito Santo.
 
E’ stata immediata l’uscita dei timorosi apostoli sulla piazza antistante il cenacolo ricolmi di nuovo ardimento e coraggio. E incominciarono a parlare; loro che a mala pena conoscevano l’aramaico erano compresi da tutte le lingue del mondo allora conosciuto.
 
Insomma uno spettacolo internazionale! Un miracolo di bontà e di libertà per le meraviglie che Dio aveva compiuto. Un prodigio di stupore.
 
Luca indugia con dovizia di particolari su quella mattina di Pentecoste, descrivendo finanche la nazionalità dei presenti che comprendevano e intendevano perfettamente parlare gli Apostoli.
 
Era lo Spirito Santo che agiva e che svelava agli astanti lo splendore della verità. Dove irrompe lo Spirito Santo scombina sempre i progetti degli uomini.
 
Così lo Spirito del Signore nel corso di 2000 anni continua nella Chiesa e nel mondo a rinnovare la faccia della terra.
 
Lo fa attraverso coraggiosi testimoni uomini e donne, consacrati e laici battezzati che con speranza e responsabilità permeano del buon profumo di Cristo le proprie famiglie, i propri paesi e città, i luoghi della professione e dello svago, della cultura e della politica.
 
Tutti, nella specificità dei propri carismi, ministeri e servizi dobbiamo sentirci impegnati a testimoniare la Risurrezione del Signore, l’amore di Dio per l’umanità, la speranza di cieli nuovi e terra nuova.
 
Ciascuno con il proprio stile, con distinti itinerari, con lo specifico del proprio carisma, ma in un profondo clima di comunione ecclesiale. E’ questo il primo impegno che esige da ciascuno di noi lo Spirito della Pentecoste.
 
Con questo specifico intento ciascuno deve sentirsi figlio di Dio, figlio della Chiesa, figlio di questo tempo stupendo e tremendo!
 
Sono le tre caratteristiche che concretizzano l’essere e il fare comunione:
      comunione con Dio che ci ha rivelato Gesù Cristo;
      comunione con la Chiesa nella fedeltà al magistero del Papa;
       comunione con la storia  con le sue luci e le sue ombre, fatta da uomini peccatori ma chiamati a essere santi.
 
Solo così la comunità cristiana, rinnovata dallo Spirito del Signore sarà capace di testimoniare - sulle strade degli uomini - l’antica e sempre nuova storia delle meraviglie che Dio a compiuto in favore degli uomini inviando nel mondo il Figlio suo perché tutti noi potessimo avere salvezza.
 
Cristo vive, e dal Padre invia lo Spirito Santo: questa è la gioiosa e vivificante speranza!