Papa Francesco - Evangelii gaudium
Presentazione

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In questo perido dedicato alle vacanze, stimo opportuno riproporre i documenti del Magistero
del Santo Padre Francesco
perché la breve sintesi che qui intendo presentare sia di stimolo a prendere in mano i Documenti integrali
e conoscere in profondità il pensiero del Papa.
A tutti l'augurio di buone vacanze.

 

I cinque capitoli, preceduti da una lunga Introduzione, che intendo qui presentare, hanno solo lo scopo di suscitare il desiderio di prendere in mano il testo e di invogliare alla meditazione del documento del Papa. In questo testo c’è tutto Papa Francesco, la sua idea di Chiesa, del mondo, della prospettiva futura, del futuro della Chiesa, che se non sarà "in uscita" non sarà la Chiesa del Concilio!
 
Nella Presentazione del documento il Papa chiarisce quale sia l’anima tutta l'Esortazione. Si tratta non solo di incoraggiare un nuovo slancio missionario, alimentare il fervore e l'entusiasmo per il Vangelo; non c'è dubbio che il documento è finalizzato anche a questo. Ma ciò che vuole il Papa, soprattutto, è che uno spirito missionario, uno stile evangelizzatore sia assunto in ogni attività che da questo spirito sia impregnata, sia permeata, sia caratterizzata profondamente. Il Papa invita a «recuperare la freschezza originale del Vangelo», trovando «nuove strade» e «metodi creativi». Ma è Gesù stesso che rompe «gli schemi noiosi nei quali pretendiamo di imprigionarlo e ci sorprende con la sua costante creatività divina» (11). Occorre partire da un duplice principio: «Tutti hanno il diritto di ricevere il Vangelo. I cristiani hanno il dovere di annunciarlo senza escludere nessuno» (14). L'attività missionaria - dunque rappresenta, anche oggi, «la massima sfida per la Chiesa». "L’azione missionaria è il paradigma di ogni opera della Chiesa” (15).
 
Questo stile deve essere presente, sostenere e configurare la pastorale della Chiesa, quella che chiamiamo pastorale ordinaria, cioè, quella che viene effettuata con i fedeli che frequentano regolarmente la comunità parrocchiale e quella che si realizza “con fedeli che conservano una fede cattolica intensa e sincera, esprimendola in diversi modi, benché non partecipino frequentemente al culto”. (14) Lo stile missionario dovrebbe caratterizzare la pastorale missionaria con quelli che, pur avendo ricevuto il Battesimo, “non hanno un’appartenenza cordiale alla Chiesa e non sperimentano più la consolazione della” (14). Infine, anche la pastorale orientata a coloro che non conoscono Gesù Cristo o forse lo hanno rifiutato deve essere animata dallo stesso spirito missionario che porta ad annunciare il Vangelo "come chi condivide una gioia, segnala un orizzonte bello, offre un banchetto desiderabile. La Chiesa non cresce per proselitismo ma per attrazione”. (14)
 
Papa Francesco invita tutta la Chiesa a impegnarsi in questa pastorale sigillata dalla gioia di chi è consapevole di fornire un bene prezioso, capace di soddisfare le inquietudini del cuore umano e di liberare l’uomo dalle oppressioni alle quale frequentemente è sottoposto. La Buona Novella è un annuncio gioioso che deve essere fatto da evangelizzatori "non tristi e scoraggiati, impazienti e ansiosi, ma da ministri del Vangelo la cui vita irradi fervore e che abbiano per primi ricevuto in loro la gioia del Cristo" (Evangelii nuntiandi, 80). “Il bene tende sempre a comunicarsi. Ogni esperienza autentica di verità e di bellezza cerca per se stessa la sua espansione, e ogni persona che viva una profonda liberazione acquisisce maggiore sensibilità davanti alle necessità degli altri”. (9)
 
Da qui l' insistenza del Papa sulla necessità di incontrarci e ri-incontrare Cristo, per essere liberi dal peccato, dalla tristezza, dal vuoto, dal’isolamento ( 1 e 3). Solo allora potremo sperimentare " la dolce gioia del suo amore, e far palpitare nel cuore l’entusiasmo di fare il bene" (cf. 2). E’ doveroso prendere coscienza della decisiva importanza di questo incontro con Cristo per la nuova tappa della evangelizzazione; senza di essa il fervore e l'entusiasmo che richiede perderebbero ogni vibrazione e intensità. Solo dall'esperienza di Dio e solo mossi dallo Spirito di Gesù sarà efficace la nostra collaborazione nell'opera della Redenzione.

Da questo incontro o re-incontro con Cristo saranno possibili nuovi modi,nuovi metodi creativi, nuove forme di espressione, segni e le parole di rinnovato significato per il mondo di oggi, per passare da una pastorale di mera conservazione a una pastorale decisamente missionaria (cf. 15 ).   


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