Festa del Nome di Maria

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Dopo la festa della Natività di Maria Santissima, la Chiesa consacra un giorno a onorare il suo nome. La festa ha avuto alterne, antiche vicende, ma dal 12 settembre 1683 il papa Innocenzo XI estese la festa alla Chiesa universale e il Papa san Pio X la collocò nel calendario liturgico al 12 di settembre.

Il nome di Maria, già frequente nel mondo ebraico (Myriam), è senza dubbio il più diffuso tra i popoli cristiani.

Dopo il nome di Gesù non v'è nome più dolce, più potente, più consolante che quello di Maria.
 

Nella madre di Dio tutto è bello, a cominciare dal nome: come poteva Dio permettere che il nome di sua madre non fosse il più bello di tutti? “ Il santissimo nome di Maria non è stato inventato, dice sant'Alfonso Maria de Liguori, sulla terra, ma è disceso dal cielo per ordinazione divina. Dopo il santo nome di Gesù, il nome di Maria è tanto ricco di beni sovrani, che né in terra né in cielo ne risuona un altro con cui le anime pie sperimentano tante vie di grazia, di confidenza e di dolcezza. I nomi servono a definire cosa sono le cose e le persone: come potrebbe Dio non prendersi cura di questi dettagli?


È stato Luca a rivelarci il nome della persona scelta da Dio per essere la madre del Verbo incarnato. “E il suo nome - ci dice - era Maria” in aramaico “Miriam”.

 

Il culto del Nome di Maria, l'amore della Madre di Dio verso il suo Figlio propongono ai fedeli la figura della Madre del Redentore poiché sia invocata con profonda devozione.


Nella Raccolta di messe della beata Vergine Maria, il Padre viene glorificato per il “nome di Maria”, cioè per la persona della Madre di Gesù e per la sua missione nella storia della salvezza. Il nome della Vergine è riconosciuto glorioso e «il popolo cristiano guarda a lei come fulgida stella, la invoca come Madre e nei pericoli ricorre a lei come a sicuro rifugio».

 

I Santi di ogni tempo hanno venerato il Nome di Maria. È interessante sapere che sant'Alberto Magno disse che il nome di Maria ha quattro significati: illuminatrice, stella del mare, mare amaro, signora o padrona" (Commento su san Luca, I, 27).

 

Illuminatrice: È la donna vestita di sole; è colei, che ha dato al mondo la vera luce, la luce di vita.

 

Stella del mare: la liturgia la saluta così nell'inno dell’Ave maris stella e ancora e nell'Antifona dell'Avvento e del tempo di Natale: Alma Redemptoris Mater. La stella del mare è la stella polare che aiuta il navigante a dirigersi, quando non possiede la bussola. Così Maria illumina la nostra vita e ci insegna la via per uscire dalle tenebre e giungere a Dio, che è la vera luce.

 

Mare amaro: Maria lo è nel senso che, nella sua materna bontà, rende amari per noi i piaceri della terra, che tentano di ingannarci e di farci dimenticare il vero ed unico bene. È mare, perché, come il mare è inesauribile, è inesauribile la bontà e generosità di Maria per tutti i suoi figli.

 

Signora o padrona: Maria è veramente Nostra Signora. Signora vuol dire Regina, Sovrana. Regina è veramente Maria, perché la più santa di tutte le creature, la Madre di Colui, che è Re per titolo di Creazione, Incarnazione e Redenzione; perché, associata al Redentore in tutti i suoi misteri.

 

San Bernardo abate ha insegnato a pregare così:

 

O tu che nell’instabilità continua della vita presente

t’accorgi di essere sballottato tra le tempeste

senza punto sicuro dove appoggiarti,

tieni ben fisso lo sguardo

al fulgore di questa stella

se non vuoi essere travolto dalla bufera.

 

Se insorgono i venti delle tentazioni

e se vai a sbattere

 contro gli scogli delle tribolazioni,

guarda la stella, invoca Maria!

 

Se i flutti dell’orgoglio, dell’ambizione,

della calunnia e dell’invidia

ti spingono di qua e di là,

guarda la stella, invoca Maria!