Nessuno conosce il giorno, ma alla fine il Figlio dell’uomo verrà!

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In quei giorni, dopo quella tribolazione, il sole si oscurerà, la luna non darà più la sua luce, le stelle cadranno dal cielo e le potenze che sono nei cieli saranno sconvolte.
Allora vedranno il Figlio dell’uomo venire sulle nubi con grande potenza e gloria … Dalla pianta di fico imparate la parabola: quando ormai il suo ramo diventa tenero e spuntano le foglie, sapete che l’estate è vicina … Il cielo e la terra passeranno, ma le mie parole non passeranno. Quanto però a quel giorno o a quell’ora, nessuno lo sa, né gli angeli nel cielo né il Figlio, eccetto il Padre». <<< + >>>

A conclusione del suo Vangelo Marco ha voluto offrire ai suoi lettori la visione della «fine». Ma con l’intendo di infondere luce e speranza. Egli raccolse alcuni detti autentici di Gesù, fece riferimento anche a scritti apocalittici e ha ricordato loro il segreto ultimo della vita: alla fine, Gesù, «l'uomo nuovo», avrà l'ultima parola.
La scena è grande. Il «sole si oscurerà, la luna non darà più la sua luce, le stelle cadranno dal cielo e le potenze che sono nei cieli saranno sconvolte». Questo mondo che sembra così sicuro, stabile ed eterno, affonderà.
 
Una migliore comprensione del linguaggio apocalittico, costruito da immagini e risorse simboliche per parlare della fine del mondo, ci permette di ascoltare il messaggio di speranza di Gesù senza cadere nella tentazione di seminare ansia e terrore nelle menti.
Un giorno l'emozionante e appassionante storia dell'essere umano sulla terra giungerà al termine. Questa è la ferma convinzione di Gesù. Questa è anche la previsione della scienza attuale. Il mondo non è eterno. Questa vita finirà. Che ne sarà di noi? dei nostri sforzi? delle nostre aspirazioni? Una cosa è certa: facendo riferimento ai testi sacri che sono proclamati in questa domenica possiamo affermare che non siamo fatti per la corruzione, né tanto meno il nostro destino è la polvere.

Gesù parla con sobrietà. Non intende nutrire alcuna curiosità morbosa. Stronca sul nascere qualsiasi tentativo di speculare mediante calcoli, date o scadenze. «Quanto a quel giorno o a quell’ora, nessuno lo sa, né gli angeli nel cielo né il Figlio, eccetto il Padre». Nessuna psicosi dunque!. Il mondo è in buone mani. Noi non camminiamo nel caos. Noi confidiamo in Dio, nostro Creatore e Padre.

A partire da questa fiducia totale Gesù espone la sua speranza: il creato avrà fine, ma per far posto a una nuova creazione che avrà al centro il Cristo risorto. E' possibile credere in qualcosa di così grande? Possiamo parlare così prima ancora che tutto questa sia accaduto?
 
Gesù ricorre a immagini che tutti possono comprendere. Un giorno il sole e la luna che oggi illuminano la terra e rendono possibile la vita si spegneranno. Il mondo cadrà nelle tenebre. Terminerà anche la storia dell’umanità? Finiranno così amaramente le nostre speranze?
 
Secondo la versione di Marco, nel cuore di quella notte si vedrà il «Figlio dell'uomo», cioè il Cristo risorto che verrà «con grande potenza e gloria». Il sole, la luna e le stesse non brilleranno più, ma il mondo non rimarrà senza luce. Cristo Gesù, luce salvatrice del mondo, illuminerà tutto con la verità e la giustizia. Con la figura della maestà del Cristo è descritto il trionfo del Signore a cui saranno sottmessi il cielo e la terra. Egli sarà il centro di un mondo nuovo, l'inizio di una rinnovata umanità per sempre. Si vedrà il valore ultimo dell’amore. Dio «creerà cieli nuovi e terra nuova in cui abiterà la giustizia».
 
Gesù sa bene che non è facile credere nelle sue parole. Come si può dimostrare che le cose accadranno proprio così? Con sorprendente facilità egli invita a vivere questa vita come una primavera. L'esperienza è un bagaglio di tutti: tutti sanno che la vita che sembrava morta durante l'inverno comincia a svegliarsi; «il ramo del fico diventa tenero e spuntano le foglie» E così tutti sanno che l'estate è vicina.
 
Questa vita che ora conosciamo è come la primavera.
Non è ancora possibile raccogliere.
Non possiamo ottenere risultati precisi.
Ma ci sono piccoli segni che la vita è in divenire.
Non verranno persi i nostri sforzi in vista di un mondo migliore.
Nessuno conosce il giorno; ma Gesù verrà.
Con la sua venuta sarà rivelato il mistero ultimo della realtà che i credenti chiamano Dio. Saranno aperte le porte della Vita definitiva senza spazio né tempo. Vivremo nel Mistero di Dio.
E’ la promessa di Gesù: «Il cielo e la terra passeranno, ma le mie parole non passeranno».