Maria Immacolata
Donna dell'Avvento

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Maria è il capolavoro di Dio e non possiamo immaginare come sia meravigliosa quella Donna cheil Padre ha voluto dare a noi come Madre dopo che lo fu del Dio incarnato.

I Padri della Chiesa definivano la Madonna “porta dell’Avvento” perché la sua totale disponibilità è modello insuperabile di risposta alla chiamata di Dio, che viene in questo tempo liturgico dell’attesa, in cui ciascuno di noi è chiamato a fare silenzio intorno a sé per udire la sua voce, ora che viene e bussa alla nostra porta. 

Maria è grande non solo perché Immacolata, ma soprattutto perché con il suo libero “Sì” alla chiamata di Dio ha consentito che si realizzasse l’incarnazione del Verbo e perciò senza il suo consenso non si sarebbe realizzata la nostra salvezza. Maria è colei nel cui grembo il Figlio di Dio si è fatto uomo, dandoci così la possibilità di entrare con Lui e in Lui nel dialogo d’amore della Trinità, e quindi divinizzandoci.


Maria è il capolavoro di Dio e non possiamo immaginare come sia meravigliosa quella Donna cheil Padre ha voluto dare a noi come Madre dopo che lo fu del Dio incarnato.
Una Donna non soggetta alle inclinazioni del male, che pronunciò quel fiat rispondendo così alla chiamata divina a lei giunta attraverso un angelo. "Eccomi sono la serva d
el Signore. Avvenga di me secondo la tu parola".


Per una propizia celebrazione del tempo dell’Avvento, la Chiesa offre in Maria Vergine Immacolata una guida sicura e un aiuto straordinario.
Nessuno meglio di Lei ha vissuto né vivrà il tempo di preparazione alla venuta del suo Figlio, al Natale del Salvatore.

Agli affetti e alle cure della migliore delle madri verso il proprio figlio, Maria ha unito la sua intima relazione spirituale con quel Bambino concepito nel suo grembo per opera dello Spirito Santo e del quale l’Angelo - nella Annunciazione - le disse che era il Figlio dell’Altissimo, il Santo, il Salvatore del mondo.

Possiamo immaginare la sublime congiunzione delle cure e delle attenzioni della madre con i sentimenti e le attitudini della Donna credente che adora il mistero che si cela in Lei, che prega, contempla, loda, rende grazie, che attende il suo Salvatore e ama nella stessa persona il Figlio di Dio e suo figlio.

Nel dialogo di Maria con l’arcangelo Gabriele nella scena dell’annunciazione, nel dialogo con la cugina Elisabetta nella visitazione, nel canto del Magnificat, nel silenzio contemplativo della Vergine Madre, nella sua assidua lettura e meditazione dei Profeti che annunciavano la venuta del Messia, possiamo ravvisare il modello perfetto per il nostro atteggiamento e per la manifestazione dei nostri sentimenti di fronte al mistero del Dio Incarnato, della sua nascita che ci prepariamo a celebrare, di fronte al Salvatore e Redentore che viene a liberarci e a renderci figli di Dio.

Gioia anticipata, azione di grazie, desiderio e supplica, attesa, speranza e preparazione spirituale per l’accoglienza, buone opere, abbandono di tutto ciò che rallenta e impedisce di andare incontro solleciti all’Emanuele, sono le attitudini e i sentimenti che ci ispira Maria, la Madre del Signore.

La solenne festa dell’Immacolata Concezione di Maria ci offre una magnifica opportunità per approfondire la nostra relazione con la Madre di Dio e Madre nostra e chiederle che ci accompagni e ci insegni a vivere e celebrare – come Lei – l’attesa della Nascita del suo Figlio, il nostro Salvatore.

Che la Madre di Dio sia per tutti vita, dolcezza e speranza.
 

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