Maria Assunta in cielo
«Madre di speranza»

<< Torna indietro


La solennità della Assunzione di Maria al Cielo che abbiamo celebrato altro non è stata che l'eco della proclamazione pasquale: Cristo è risorto. Anche Maria fu risuscitato da Dio. Per questo in alcuni luoghi la festa dell'Assunta è chiamata anche Pasqua di mezza estate.
Maria, la donna che ha saputo accettare come nessun altro la salvezza che le era offerta nel suo Figlio, ha raggiunto la vita definitiva.
Colei che seppe soffrire ai piedi della croce l’ingiustizia e il dolore di perdere suo Figlio, ora condivide la sua vita gloriosa della risurrezione e ci invita a camminare nella vita con fiduciosa speranza.

La festa dell'assunzione di Maria è prima di tutto una festa che conferma la nostra speranza cristiana: c'è salvezza per l'uomo. C'è una vita definita che è stato compiuta in Cristo e che è stata donata a Maria in pienezza. C’è resurrezione! Maria è la Madre della nostra speranza.
Karl Rahner ha definito Maria "la perfetta redenta". In Lei si è realizzato già in maniera eminente e piena ciò che anche noi speriamo un giorno di vivere.
 
Ma Maria è Madre di speranza soprattutto per i poveri e i più crocifissi di questo mondo. Se Maria è grande e benedetta nei secoli è perché Dio è il Dio dei poveri. Maria si rallegra che Dio sia così. Il Dio dei poveri e degli oppressi. Lui che ha saputo guardare l'umiltà della sua serva. Lui che ha messo gli occhi su una modesta fanciulla di Nazaret senza aurea, né cultura, né ricchezza.
 
Cantando il Magnificat ricordiamo chi è il Dio che ha glorificato Maria e il Dio che in Maria ha posto tutta la sua gioia e la sua speranza.
Dio non è neutrale e indifferente come spesso pensiamo. Egli è il Dio che "ha rovesciato i potenti dai troni, ha innalzato gli umili; che “ha ricolmato di beni gli affamati, ha rimandato i ricchi a mani vuote”.

Queste parole non sono parole di un profeta aggressivo, né di un guerrigliero violento ma sono sgorgate dalla tenerezza, dalla trasparenza, dalla gioia che erano conservate nel cuore di Maria; quel cuore che aveva custodito la memoria e la gioia di Gesù che aveva benedetto il Padre perché aveva tenuto nascosto il suo regno “ai sapienti e agli intelligenti e l’aveva rivelato ai piccoli".

© Riproduzione Riservata