Quaresima e ispirazione battesimale

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Il centro di tutta l'opera della redenzione compiuta da Gesù Cristo è il mistero pasquale, ossia la crocifissione, la morte e la risurrezione del Redentore. Ogni anno la liturgia celebra questo mistero a Pasqua, fondamento dell'anno liturgico, per cui ne prolunga il riverbero per tutto l'anno. La Quaresima, infatti, non è nata come tempo per fare penitenza, ma come spazio per celebrare il paschale mysterium.
La costituzione Sacrosanctum Concilium del Concilio Vaticano II ha richiamato la Chiesa a utilizzare “più abbondantemente gli elementi battesimali propri della liturgia quaresimale” (109).
 
Per preparare i fedeli a un evento così grande, che li coinvolgesse in profondità sì da trasformarne la vita, fu istituita la quaresima. Questa fu fissata nella forma attuale nei secoli IV e V, ma S. Leone Magno ne attesta l'origine apostolica. La Quaresima è caratterizzata dall’ispirazione battesimale che occorre ogni anno rivivere perché raggiunga il suo scopo. Proprio per questo non stupisce che quando i Padri del IV diedero alla Quaresima una struttura di carattere liturgico, pedagogico e catechistico, l’impostazione fu tipicamente battesimale.
 
Possiamo proprio dire che la Quaresima era il tempo più prossimo di preparazione dei catecumeni alla ricezione del battesimo e degli altri sacramenti della iniziazione cristiana (Cresima ed Eucarestia) nella santa notte di Pasqua.
Sono i Sacramenti che strutturano l’esistenza cristiana; sono i Sacramenti che ci «fanno» cristiani.
Essi stanno alla nostra vita spirituale, analogamente a come la nascita, la crescita e il nutrimento stanno alla nostra vita fisica. Lo ricorda il Catechismo della Chiesa Cattolica riprendendo un insegnamento tradizionale che risale a San Tommaso d’Aquino: «Con i sacramenti dell’iniziazione cristiana, il Battesimo, la Confermazione e l’Eucaristia, sono posti i fondamenti di ogni vita cristiana.
 
Tutta la Quaresima è stata un cammino verso il grande incontro con Cristo; un’autentica immersione in Cristo; un profondo rinnovamento della vita.
In verità un nesso particolare lega il Battesimo alla Quaresima come momento favorevole per sperimentare la Grazia che salva.

Il Battesimo, amministrato in antico a Pasqua, segna profondamente con la sua impronta lo spirito della Quaresima. La liturgia quaresimale chiama ad approfondire il senso della nostra condizione di battezzati e ci guida alla riscoperta del ‘dono’ divino e delle sue supreme esigenze.

In questo sacramento, infatti, si realizza quel grande mistero per cui l’uomo muore al peccato, è fatto partecipe della vita nuova in Cristo Risorto e riceve lo stesso Spirito di Dio che ha risuscitato Gesù dai morti. Questo dono gratuito deve essere sempre ravvivato in ciascuno di noi e la Quaresima ci offre un percorso analogo al catecumenato, che per i cristiani della Chiesa antica, come pure per i catecumeni d’oggi, è una scuola insostituibile di fede e di vita cristiana.
 
La preparazione al battesimo, che poi si amministrava durante la grande veglia pasquale, veniva intensificata nell'ultimo periodo.
Sorse così l'occasione per tutti i fedeli di ricordare e rafforzare quel sacramento che sta a fondamento della vita cristiana perché unisce a Cristo e alla Chiesa.
Perciò nella quaresima si intensifica l'istruzione religiosa attraverso un più frequente ascolto della Parola di Dio, e si dedica più tempo alla preghiera.
 
Noi siamo già battezzati, ma il Battesimo spesso non è molto efficace nella nostra vita quotidiana. Perciò anche per noi la Quaresima è un rinnovato "catecumenato" nel quale andiamo di nuovo incontro al nostro Battesimo per riscoprirlo e riviverlo in profondità, per divenire di nuovo realmente cristiani.

Quindi la Quaresima è un'occasione per "ridiventare" cristiani, mediante un costante processo di cambiamento interiore e di avanzamento nella conoscenza e nell'amore di Cristo. La conversione non è mai una volta per sempre, ma è un processo, un cammino interiore di tutta la nostra vita.
 
L'ispirazione battesimale di questo tempo richiama tutti i cristiani a rivivere con intensità la dimensione di un battesimo che mai deve finire, e con il quale il cristiano è sempre impegnato in una mai del tutto raggiunta conversione.

L'ispirazione battesimale nel tempo di Quaresima dovrebbe essere vissuto con un più frequente ascolto della Parola di Dio, alimento della nostra fede, e con più intensa preghiera, che rende efficace l'ascolto della Parola.

La vita del cristiano deve essere un continuo cammino di conversione e di purificazione, tendente all'ideale proclamato dal Signore Gesù:
"Siate perfetti come il Padre vostro Celeste". Perciò non deve sembrare troppo gravoso ciò che la quaresima ci invita a fare.

Poiché il battesimo ci ha resi membri del popolo di Dio, la Quaresima pone in luce anche l'aspetto ecclesiale del nostro vivere da cristiani: tutto il popolo è convocato a purificazione e a santificazione dal suo Signore.

Tutta la Quaresima è un cammino verso questo grande incontro con Cristo, questa immersione in Cristo e questo rinnovamento della vita.
Dunque, la Quaresima è il tempo più propizio per riflettere sul nostro essere battezzati in Cristo; ci conduce a riscoprire il Battesimo, che molti hanno dimenticato o escluso dalla propria memoria o dai propri pensieri. Invece quanto il Sacramento significa e realizza, siamo chiamati a viverlo ogni giorno in una sequela di Cristo sempre più generosa e autentica.

La Quaresima offre un percorso analogo al catecumenato, che per i cristiani della Chiesa antica, come pure per i catecumeni d’oggi, è una scuola insostituibile di fede e di vita cristiana: davvero essi vivono il Battesimo come un atto decisivo per tutta la loro esistenza.
 

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